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Chiude la sua annata con un prestigioso piazzamento continentale l’Olympiacos che nella finale per il terzo posto della Final Four di Champions League piega il Novi Beograd con il punteggio di 9-6 e conquista il terzo gradino del podio. Koljanin, vice di Vachos ai tempi della vittoria del titolo riporta così i greci tra le prime tre del panorama continentale dopo cinque anni. Il sette in calottina bianca indirizza l’andamento della sfida grazie ad un eccellente approccio al match, dettano costantemente i ritmi delle operazioni, costringono gli avversari ad una percentuale disastrosa nel fondamentale della superiorità numerica e si aggiudicano con pieno merito il successo finale. Gli ellenici aprono le ostilità con la rasoiata sulla lunga diagonale di Genidounias, raddoppiano in superiorità numerica con Dimou e, dopo Drasovic sblocca i suoi, chiudono il parziale inaugurale sul 4-1 a proprio favore. Il Novi prova a sfruttare la classe di Jaksic ai due metri e riesce ad accorciare le distanze grazie alla doppietta su rigore di quel Milos Cuk che, senza dubbio, risulta il migliore dei suoi in questi due giorni. Non appena percepiscono il pericolo i greci premono nuovamente il piede sull’acceleratore e trovano il nuovo break di 3-0, nel quale brillano i due siluri dalla distanza di un bomber del calibro di Fountoulis che conquista il titolo di top scorer del confronto con una tripletta. Il Novi ci prova ma l’Olympiacos trova sempre il modo per riallungare nel punteggio e mantenere i rivali a distanza di sicurezza. Sul successo della formazione del Pireo è impressa la firma di uno stratosferico Marko Bijac che erige un muro imperforabile sulle conclusioni avversarie e regala sicurezza ai suoi blindando la porta anche grazie all’aiuto dei suoi compagni che intercettano numerose conclusioni con le braccia ben protese.  

Credit: European Aquatics