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Stangata a Wp Catania e S.Mauro: 2 giornate e 2 punti di penalizzazione

  Pubblicato il 13 Apr 2116  16:21
Queste le decisioni prese dai Giudici Sportivi Nazionali FIN, Avvocati Andrea Pascerini e Luca De Gregori, relativamente agli incontri dei campionati maschili di serie "B" di sabato scorso.

In riferimento all'incontro Etna Hitech Catania-Portofiori San Mauro, gara che è stata sospesa per ragioni di sicurezza e di ordine pubblico, i giudici sportivi dispongono:

1) che non venga omologato il risultato dell'incontro così come fissato al momento della sospensione.
2) che vengano comminati due punti di penalizzazioni ad entrambe le squadre.
3) la squalifica del campo per due giornate ad entrambe le squadre.

Squalifica due giornate all'atleta Pagano (Como Nuoto) per brutalità e conseguente ammenda € 250 alla società.
Squalifica una ulteriore giornata di campionato al sig. Ferri (allenatore Acquasport Firenze) il quale, benchè squalificato, con comportamento insubordinato, continuava ad impartire direttive tecniche alla propria squadra.
Squalifica una giornata al sig. Longhin (allenatore Aquaria) per comportamento ingiurioso verso gli arbitri, agli atleti Sabatini (Vela N Ancona) e Crivelli (Pallanuoto Como) per reciproco gioco violento, Capurso (Lerici Sport) e Pedrini (Aragno Rivarolesi) per comportamento ingiurioso verso l'arbitro, Bellino (GP Modugno) e Carnevale (WP Bari) per reciproco gioco aggressivo, Ambrosio (Giocoliera Basilicata N 2000) per comportamento minaccioso verso un avversario, Palermo (Giocoliera Basilicata N 2000) e Permesseur (Ossidiana Marbi Messina) per reciproco comportamento scorretto e ingiurioso.
Ammonizione con diffida agli atleti Rotondo (RN Napoli) e Morelli (Aquaria) per mancanza di rispetto verso gli arbitri, Masoni (Firenze Pallanuoto) per gioco scorretto e Trocciola (Cus Unime Joma) per comportamento insubordinato.
Ammonizione al sigg. Platania (allenatore Acicastello), Guida (dirigente Nuoto 2000 Napoli), Fiori (vice allenatore Cosenza Nuoto) e all'atleta Ficarelli (GP Modugno) per proteste, al sig. Scotti Galletta (dirigente Nuoto 2000 Napoli) per comportamento insubordinato.
Ammenda € 60 alla soc. Acquasport Firenze per assenza del tecnico.
 
COMUNICATO DELLA SAN MAURO PRECEDENTE ALLA SQUALIFICA
NELL'ALLEGATO AL TERMINE DELL'ARTICOLO
 
LA REPLICA DELLA WATERPOLO CATANIA
L’associazione pallanuotistica Waterpolo Etna Hitech Catania esprime contrizione e sgomento per i fatti accaduti il 09.04.2016 in vasca “Francesco Scuderi” a seguito del match pallanotistico disputato in gara n. 2, nel girone 4° del Campionato di serie B maschile contro la società Portofiori San Mauro. Lascia attoniti la condotta della squadra campana che ha portato all’interruzione dell’evento sportivo. Non consentiamo, in nessun caso, che lo sterile vociare di pochi possa distogliere dalla verità dei fatti. E’ per questo che prenderemo ogni provvedimento del caso, nelle opportune sedi, di fronte a tante infamanti illazioni che provengono da chi ha trasformato lo sport in una sceneggiata. I fatti di gara si commentano in poche righe: le due squadre affrontavano un impegno reciproco rilevante. Porto Fiori San Mauro era in cerca della vittoria per restare ancorata alla testa del girone e la Water Polo Catania, altrettanto, ambiva alla vittoria per garantirsi la salvezza. La partita, giocata alla pari, ha visto i padroni di casa in testa sino all’inizio del quarto ed ultimo parziale, ove gli ospiti superavano gli etnei per 7 reti, a 6 a 4:01 dalla fine.
Durante questo ultimo tempo di gioco, purtroppo, il Sig. Selcia, accompagnatore della squadra ospite, esagitato, continuava a manifestare il proprio dissenso avverso le scelte dell’arbitro di gara, distogliendo ripetutamente l’interesse dal gioco. Giungeva persino l’insulto nei confronti del pubblico di casa, creando una condizione di immotivata tensione. Pur di proseguire serenamente, il Sig. Selcia veniva invitato a recarsi nell’apposito box dedicato alla realizzazione video; tale spazio è sovrastante la giuria ed il Sig. Selcia vi fu accompagnato dai gestori dell’impianto, ove lo stesso si è ritrovato solo e, di sicuro, indisturbato. Tali attività si svolgevano, ovviamente, a gioco fermo e sotto la direzione dell’arbitro di gara. E’ sempre a gioco fermo ed in tali frangenti, che è accaduto l’inverosimile. L’evento è stato di spunto per gran parte dei giocatori della squadra ospite, sia in panchina che in vasca, i quali hanno dato inizio al caos. Questi hanno raggiunto le tribune, scavalcando le transenne fisse, cercando la rissa ed insultando il pubblico. Non un giocatore della Waterpolo Catania ha partecipato all’evento antisportivo, non un astante del pubblico ha osato agire o reagire, sia fisicamente che verbalmente, alle innumerevoli provocazioni. A seguire, tanto il caos, l’allenatore della squadra campana, Sig. Andrè, è stato colto da uno svenimento, e lo stesso è stato subito soccorso, dopo essere stato disteso sulle tribune del Catania; da lì, dagli spalti ospitanti, è giunto il primo soccorso, sino al rinvenimento. Solo successivamente ma sempre a gioco fermo, il Sig. Selcia, in totale autonomia e non di certo per cause esterne alla propria persona, ha avvertito un malore nella sede che aveva raggiunto da solo e dove da solo si è ritrovato, sino al tempestivo intervento del medico in vasca.
A seguire, come da copione, la gara è stata definitivamente interrotta e lo stesso allenatore della Waterpolo Catania ha contattato l’ambulanza prima e le forze dell’ordine poi, vedendo che i giocatori del Portofiori (non tutti per carità) erano ancora riversi nelle tribune. Giunte le autorità, tanta ferocia si è dissolta in breve; il che, per fortuna, non dispiace. Sarebbe stato più gradito, tuttavia, un comportamento più consono, sin dall’inizio. Ciò non è accaduto. Anzi, ove possibile, Portofiori San Mauro ha peggiorato una condotta già controversa. Apprendiamo da comunicato stampa ufficiale che il Sig. Selcia sarebbe stato vittima di un episodio grave, deplorevole ed incivile. Se esagitarsi sino a procurarsi un malore significa essere vittima, il Sig. Selcia è vittima di se stesso, non di certo per cause ad egli estranee. Quantomeno, ci rallegriamo della sua pronta guarigione. E pensare che dichiarare di avere subito un trauma cranico non è cosa da poco; subire una TAC, non è cosa da poco. Non possiamo che gioire del fatto che il Sig. Selcia non si sia autoprodotto lesioni tali da impedirgli un sereno rientro.
Circa l’esigenza della società ospite di: “reprimere sul nascere eventuali pretestuose e calunniose versioni riportate in modo strumentale”, che dire, excusatio non petita, accusatio manifesta. Si parla, ancora, di “inaudito episodio di violenza”. E’ vero, lo confermiamo. E’ inaudito e violento che dei giocatori di pallanuoto in calottina blu si disinteressino del gioco per trovare il pretesto verso la rissa. E’ inaudito che gli stessi scavalchino gli spalti di uno stadio, ove il pubblico è lì per vederli giocare. E’, inoltre, inaudito che si riferisca che la squadra catanese abbia lasciato il Sig. Selcia e l’allenatore del Portofiori da soli, dopo avere accusato autonomamente dei malori. E’ l’allenatore della squadra etnea ad avere contattato i soccorsi, è il medico di squadra ad avere prestato le prime cure; sono i dirigenti ed i giocatori della squadra catanese ad avere tirato a sé e tranquillizzato i più piccoli a rivestire la calottina, sia bianchi che blu. E’ sempre lo scrivente Presidente ad avere tentato più volte ed invano di contattare la dirigenza della squadra ospite per mettersi a completa disposizione. Nessuna vile aggressione. Nessuna persona a terra accerchiata sulle tribune. E’, ancor più ridicolo parlare di branco di tifosi. Fortunatamente, l’impianto sportivo era dotato di video sorveglianza, per cui non sarà necessario troppo tempo affinché si confermi, in luoghi più opportuni, quanto sinora lamentato. Speriamo e ci impegniamo continuamente affinché valori e sani principi siano il perno su cui fare ruotare le fatiche di tanti giovani promettenti. Non può darsi spazio, quindi, a coloro i quali intendono strumentalizzare l’evento sportivo, cercando in modo maldestro consensi ed attestati di stima, pur di nascondere le proprie responsabilità.
Ufficio stampa Waterpolo Etna Hitech Catania

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