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È una delle sfide di maggior fascino del panorama internazionale, un duello che ha regalato pagine memorabili della storia di questo sport. Nella prima semifinale del torneo maschile dei campionati mondiali l’Italia fronteggia all’Aspire Dome di Doha, fischio d’inizio previsto domani alle ore 14:00 con diretta tv su RaiSport + HD, la Spagna che nei quarti ha regolato 15-12 il Montenegro. Le due contendenti si trovano nuovamente faccia a faccia dopo la recente semifinale europea che lo scorso 14 gennaio è terminata con la vittoria per 7-4 delle furie rosse. Non siamo, probabilmente, lontani da un’istantanea che si avvicina al reale se inquadriamo la partita come il confronto tra la formazione che, al momento, gioca la miglior pallanuoto e quella che nel torneo sta crescendo esponenzialmente di prova in prova. La vittoria allo sprint con gli ellenici ha rimarcato, una volta di più, lo spessore umano di un gruppo che negli ultimi due minuti e mezzo ha recuperato il doppio svantaggio ad una rivale ostica che ha offerto un’ottima prestazione e ha firmato il sorpasso in volata con l’assolo del suo fuoriclasse. Sembra lecito attendersi che, così come a Zagabria, gli iberici possano francobollare a uomo sia Francesco Di Fulvio che Edo Di Somma per inaridire le principali bocche da fuoco avversarie. Sarà fondamentale in attacco che gli altri giocatori siano subito incisivi per costringere la difesa rivale a concedere loro attenzione e alleggerire così la pressione sui compagni. Martin dispone di un tandem di portieri di assoluto valore all’interno del quale, in questa competizione, sta spesso preferendo Lorrio ad Aguirre ma nel caso in cui dovesse partire titolare l’estremo del Barceloneta potrebbe rivelarsi determinante riuscire a pizzicarlo fin dalle prime battute per minarne le certezze ed evitare che prenda fiducia trasformandosi in un muro invalicabile. In difesa la consueta prestazione di un Del Lungo versione muro e la straordinaria intensità delle ultime due uscite sono i pilastri da cui partire per limitare la straordinaria potenza di fuoco di una compagine che ha nella classe dell’eterno Perrone e nel braccio sempre caldo di un cannoniere di razza come Granados i principali terminali offensivi. La partita è certamente difficilissima, l’avversario è il peggiore che potesse capitare ma l’Italia ha tutte le carte in regola per giocarsela, conscia di avere un cuore enorme e di aver trovato rinnovata forza dagli ostacoli superati nel corso della manifestazione. Alla vigilia Gu Baldineti, tecnico del Telimar, presenta così il match.

 

Gu Baldineti
La partita di ieri mi ha emozionato. È stata una prova magari non perfetta dal punto di vista tattico però l’Italia ha vinto con grandissimo cuore, ha meritato la vittoria, complimenti a tutti, il gruppo ha saputo gettare il cuore oltre l’ostacolo. Non era facile perché la Grecia ha giocato un’ottima gara e ad un certo punto la gara si era messa veramente male.  La Spagna è una brutta “bestia”, è la squadra che gioca meglio, che ha più soluzioni dal perimetro con giocatori del calibro di Sanahuja, Munarriz, Granados e Perrone, sono tanti i giocatori forti. Non mi sembrano in grandissima forma i due centri, sicuramente Tahull meglio di De Toro. E’ una partita difficilissima però l’Italia ha le qualità, il cuore per potersela giocare e provare a vincere, ne sono convinto. Certo, incontriamo la squadra più forte del mondo.

Credit: Andrea Staccioli, Andrea Masini, Giorgio Scala e Giorgio Perottino DBM