Setterosa al cardiopalma: brucia gli Stati Uniti 13-12 allo sprint e vede le Super Finals
Pubblicato il 17 Gen 2125 17:48
Italia-Usa 13-12(parziali 3-5, 1-4, 3-3, 6-0)
Italia: Condorelli, Leone 2, Di Maria, Cordovani, Gant, Cergol 1, Giustini 2, Colletta, Bettini 5 (1 rig.), Ranalli 1 (rig.), Cocchiere 1, Sesena, Rosta, Cassarà 1. All. Silipo.
Usa: Longan, Cohen, Prentice, Allen 1, Flynn 1 (1 rig.), Haaland-Ford, Dempsey 6 (2 rig.), Raisin 1, Sekulic 2, Ryan 1, Hofley, Williams, Szczerba, Robinson. All. Cahill.
Arbitri: Johnson (Aus) e Ohme (Ger).
Note: . Uscite per limite di falli: Ranalli (I) nel secondo tempo, Ryan (U) nel terzo tempo, Gant (I) e Sekulic (U) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Italia 6/15 + 2 rigori e Usa 4/15 + 3 rigori. Condorelli subentra a Sesena nel terzo tempo. Ammonito il tecnico Silipo nel terzo tempo.
Si torna in vasca per lottare per le posizioni di consolazione ma con in testa un obiettivo ben chiaro: centrare una delle due posizioni che garantiscono l’accesso alla Super Final. Nell’incontro valevole per la prima giornata del Classification Round della Division I di World Cup l’Italia, sconfitta ieri dall’Australia 12-8, affronta ad Alessandropoli gli Stati Uniti che hanno chiuso in ultima posizione il girone A. Carlo Silipo continua la rotazione delle risorse a propria disposizione e rispetto alla sfida con le oceaniche rilancia nella mischia Cordovani mentre ad accomodarsi in tribuna è Lavinia Papi. Una squadra che conferma di avere bisogno di tempo per lavorare e di giocare il maggior numero possibile di partite ad alto livello per accelerare il proprio cammino di crescita compie però un passo importante perché dimostra di avere il carattere necessario per poter lottare nei momenti di peggiore difficoltà, requisito essenziale per poter andare lontano. Grazie ad una prepotente rimonta finale confezionata con l’impressionante 6-0 del quarto parziale il Setterosa piega 13-12 le statunitensi e si avvicina così alla qualificazione per l’evento che assegnerà la vittoria della manifestazione. A decidere le sorti del confronto la rasoiata sul palo lontano con cui Giustini, a diciassette secondi dal suono della sirena conclusiva, spedisce la palla in rete per il definitivo sorpasso ma l’acuto dell’attaccante del Sabadell è solo la punta dell’iceberg di un collettivo che negli otto minuti finali getta il cuore oltre l’ostacolo, prende d’assalto la porta avversaria e porta a casa una partita che sul 6-11 siglato dal secondo rigore consecutivo trasformato dalla scatenata Dempsey poteva sembrare persa. L’incontenibile Bettini, miglior marcatrice delle sue con una cinquina, apre le danze trasformando il rigore del -4, Cassarà e Cergol sono implacabili nel concretizzare due opportunità in superiorità numerica, la numero nove è ancora protagonista quando elude la diretta marcatrice per sganciare dalla distanza il proiettile del -1 mentre a rimettere in equilibrio la contesa è capitan Cocchiere che, a poco più di tre minuti dal termine, riceve l’assist della compagna e gira la palla in porta con una giocata delle sue. La vittoria finale contro le giovanissime americane non deve però far dimenticare una prestazione che per due tempi e mezzo ha visto la rappresentativa tricolore in palese difficoltà contro le frizzanti avversarie.
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