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In un torneo di serie A2 che quest’anno deve adottare una formula diversa per far fronte alle problematiche legate alla diffusione del contagio da Covid-19 spicca nel girone Centro la piccola realtà dello Sporting Club Tuscolano. Al termine del primo ciclo di partite la formazione capitolina occupa il quarto posto in classifica con sei punti, frutto di due successi consecutivi, a tre lunghezze dalla Roma Vis Nova seconda ma soprattutto è titolare della difesa meno battuta con 32 reti al passivo, cinque in meno della capolista Anzio Waterpolis. Delle tematiche appena elencate e delle difficoltà legate alla programmazione del lavoro per le restrizioni a cui sono sottoposte le strutture sportive abbiamo parlato con il mister capitolino Marco Neroni (nella foto di copertina di Barbara Cultrera).

 

Avresti messo la firma se, ad inizio gennaio, ti avessero garantito che avresti ottenuto due vittorie nelle prime cinque uscite?
Più che la firma per le due vittorie avrei messo la firma per disputare cinque partite all'altezza delle nostre avversarie. Cosa che siamo riusciti a fare molto bene.
Poi per come sono andate le partite, se alcune cose fossero girate meglio avremmo potuto tranquillamente avere più di 6 punti ma alla stessa maniera se in alcune fossimo stati meno fortunati avremmo potuto avere anche meno punti. Vedi l'ultima con l'Ancona

 

Quali sono le difficoltà che avete dovuto affrontare in seguito alle restrizioni imposte per contenere il contagio?
Le difficoltà sono enormi. Dalla chiusura del 24 ottobre, ci alleniamo tre volte a settimana e senza fare palestra. A questo livello non puoi permetterti di allenarti la metà di quello che serve. Per questo i risultati ottenuti finora hanno una valenza doppia rispetto ad una stagione normale. Inoltre le difficoltà organizzative rubano molto tempo. Quindi lo spazio mentale per concentrarsi sugli allenamenti diventa decisamente minore.

 

Come possiamo spiegare il dato che vi vede come la difesa meno battuta del girone Centro?
Proprio per l'impossibilità di poter tenere l'intensità adeguata alla categoria, cercare di difendere nella miglior maniera possibile è l'unica arma che avevamo per poter affrontare i nostri avversari. Una buona difesa parte senza dubbio da un attacco ordinato. Non sprecare palloni ed esporci a controfughe scellerate è la base su cui lavoriamo da inizio anno. Chiaro che davanti non offriamo la pallanuoto migliore del mondo ma purtroppo la classifica non viene data dai voti ma dai risultati.

 

Quanto è importante poter contare su un portiere del calibro di Correggia per un sistema tattico di questo tipo?   
Diciamo che il nostro obiettivo è mettere Vincenzo in condizione di parare al suo meglio. Cosa che l'anno scorso per metà campionato non siamo riusciti a fare. Averlo tra i pali ti garantisce che anche quando la difesa commette qualche sbavatura, spesso c'è chi riesce a mettere una pezza. Quello dei portieri forse è il reparto in cui ci sentiamo più tranquilli perché anche Giannotti dietro di lui è una garanzia quando serve.

Quale dei nuovi acquisti ti ha maggiormente impressionato fino ad ora?
Se devo fare un nome solo tra i nuovi arrivati dico Iula. Dà tranquillità a tutti e non molla mai, anche quando tutto sembra andare a rotoli. Anche se con la sua faccia da killer, ogni tanto ho paura che mi sgozzi. (ride)

 

Domani vi attende il match interno contro la Roma 2007 Arvalia. Che tipo di partita possiamo aspettarci? 
Sarà una partita tesa. Probabilmente come umore generale noi arriviamo più sereni di loro ma di certo non siamo in condizione di poterci rilassare. Né loro possono permettersi di perdere. Quindi come detto inizialmente sarà una partita emotivamente sentita da entrambi. Vincerà chi sarà più cinico