Archivio News

Da sempre è un accesissimo derby, una sfida nella quale nessuno accetta facilmente di perdere. Può tranquillamente valere una partita da podio ma questa volta serve solo ad indirizzare le sorti del gruppo più equilibrato della competizione e ad iniziare a delineare la strada nel tabellone della fase ad eliminazione diretta. Nell’incontro di cartello della seconda giornata del girone C dei campionati mondiali di Doha la Serbia, reduce dal 17-10 con cui ha superato il Giappone, sfida, fischio d’inizio previsto domani alle ore 15:30 il Montenegro. Ad aumentare ulteriormente il fascino della sfida e l’importanza della posta in palio la comune ricerca del pass olimpico. La sfida con i nipponici ha rimarcato le qualità di una squadra che non si è scomposta davanti alla buona partenza degli avversari, ha continuato a tessere la sua tela e ha incamerato l’intera posta in palio grazie ad un paio di devastanti fiammate che hanno definitivamente piegato la resistenza dei rivali. Appare, al momento, imprescindibile la presenza di Jaksic nello scacchiere tattico disegnato da Stevanovic perché l’universale del Novi Beograd si sdoppia, con risultati egregi, tra il ruolo sul perimetro e quello di centro aggiunto, sa essere devastante quando lavora sul palo nelle situazioni in superiorità numerica ma soprattutto si propone come il leader capace di prendere in mano la squadra nel momento del bisogno. Punta sulla qualità del gioco e sulla forza del collettivo il Montenegro anche se la battaglia vinta con gli Stati Uniti porta inciso a caratteri cubitali il nome di Petar Tesanovic, l’assoluto protagonista della contesa. Il titolare della calottina numero uno ha infatti respinto, tra i tempi regolamentari e la serie decisiva, ben cinque tiri dal dischetto. Il portiere dell’AN Brescia rappresenta certamente l’individualità di maggior spessore dell’orchestra allestita da Gojkovic e da una sua prova di alto livello dipende buona parte delle fortune montenegrine perché se Tesanovic chiude la porta la difesa ne guadagna esponenzialmente in termini di sicurezza e la squadra piò esprimere con maggior fluidità la propria pallanuoto.
Ci aiuta ad entrare nel vivo della contesa il capitano dell’Iren Genova Quinto Alessandro Di Somma:” Il mondiale entra subito nel vivo: Serbia e Montenegro si giocano molto, probabilmente una buona parte del pass olimpico. La vincitrice infatti sarebbe la principale candidata al primo posto del girone e, di fatto, potrebbe uscire dalla vasca con il pass in tasca.
La Serbia sembra ancora in cerca di un identità post Londra, non riesce a trovare nelle pur ottime nuove leve degni eredi dei mostri sacri della passata generazione. Sulla carta però li vedo superiori al Montenegro che avrà ancora una volta riposto le possibilità di vittoria nel suo numero uno. Tesanovic infatti è l’unico che può neutralizzare tiratori come Mandic e Rasovic che di certo non avranno particolari problemi nell’ 1 contro 1 in questa partita. Tenere il punteggio basso infatti è l’unico modo per metterla sul gioco e lì sì che i montenegrini potrebbero imporsi.
Questa partita è molto più importante di quello che si pensi, anche in ottica esclusione dubbie da una parte e rientri clamorosi pre olimpiade dall’altra”.

Credit: Marcel ter Bals-Waterpolo Serbia