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Serbia e Stati Uniti si contendono il primato nel girone C: Di Somma e Guidaldi la giocano per noi

  Pubblicato il 08 Feb 2124  20:10
Si decidono la classifica finale ed il collocamento delle qualificate nel tabellone della fase ad eliminazione diretta. È giunto all’epilogo il girone C della fase ad eliminazione diretta del torneo maschile dei campionati del mondo che nell’incontro di cartello della terza giornata, fischio d’inizio previsto domani alle ore 15:30, propone la sfida tra la Serbia, reduce dall’inequivocabile 14-6 rifilato al Montenegro e prima in classifica a punteggio pieno, e gli Stati Uniti che, a loro volta, hanno riscattato il ko dell’esordio surclassando il Giappone. Ai serbi basta un punto per acquisire la certezza matematica del primato, il passaggio diretto ai quarti di finale e la certezza del pass olimpico. Gli statunitensi hanno invece bisogno del bottino pieno per confezionare il sorpasso sul filo di lana, evitare il crossover e avere tre giorni di lavoro per poter preparare la partita che apre le porte della zona medaglie. Il talento di una gran parte dei giocatori in acqua, la classe cristallina dei campioni presenti nelle due rose lascia una sfida a viso aperto nella quale ciascuna delle due contendenti darà il massimo per riuscire a superare l’avversaria. L’auspicio degli appassionati è quello di poter assistere ad una contesa spettacolare, ricca di gol ed emozioni: la giocano, in anteprima per noi, il capitano dell’Iren Genova Quinto Alessandro Di Somma, nei panni di Uros Stevanovic, ed il tecnico della Netafim Bogliasco 1951 Gianmarco Guidaldi, nei panni di Dejan Udovicic.
 
Alessandro Di Somma
Per vincere occorrerà limitare in primis il loro centroboa. Oltre ad essere forse il migliore al mondo in questo momento, Hallock è cercato continuamente dai suoi compagni di squadra: ecco, dovremo essere bravi a girare questa ricerca eccessiva del passaggio al centro a nostro favore. Partiamo pressing altissimo per tenere gli americani lontani dalla porta per poi, dopo 10/12 secondi tornare chiusi sul centro.  Jaksic comincerà come primo difensore per far sì che ci voglia un po’ di tempo prima che il centro americano prenda posizione. Subito prima di essere in difficoltà dobbiamo scendere da posizione 2,3 e 4. Se siamo bravi, gli americani si troveranno lontani dalla porta. Sul finale dell’azione lasceremo il tiro da mano sbagliata limitando le conclusioni dei loro miglior tiratori che ritengo siano dal lato opposto.
Il mancino americano non tira male ma è lento e prevedibile per cui abbiamo più tempo per posizionarci. Dovessimo subire espulsione dobbiamo avere un atteggiamento opposto: partiamo chiusi sui pali per poi alla fine uscire sui migliori tiratori lasciando il passaggio sul palo opposto ad Hallock o all’ esterno che ruota esterno alla porta.
Davanti dobbiamo essere bravi a sfruttare l 1 contro 1 in cui siamo superiori e dobbiamo assolutamente andarci a prendere il tiro da 6 metri, preferibilmente con Mandic. Gli americani subiscono tanti goal e dobbiamo minare le loro certezze soprattutto tirando da fuori. Anche l’uomo in più deve essere giocato rapidamente facendo girare la palla e andando a concludere prima che siano organizzati. Avranno paura dei nostri esterni: è probabile che i pali siano spesso soli.
Cerchiamo di abbassare infine il ritmo, da posizionati siamo superiori a loro e dobbiamo limitare il loro nuoto.  Sono certo che se facciamo quanto ci siamo detti, porteremo a casa agevolmente la gara.
 
Gianmarco Guidaldi  
Giochiamo senza l’assillo del pass olimpico, ma la vittoria (non ai rigori) potrebbe consentirci di raggiungere i quarti di finale senza passare dagli ottavi. La loro pressione sarà sicuramente superiore dovendo ancora centrare l’obiettivo. Evidentemente dovremo prestare attenzione in particolare al duo Mandic e Jaksic. Su quest’ultimo occorre essere molto attenti quando occupa la posizione sul “palo” in superiorità numerica e provare a caricarlo subito di falli servendo il nostro centro Hallock. E poi sfruttare il dinamismo dei nostri tiratori, provando a far cadere da subito le certezze del loro portiere. E se abbiamo un’ultima palla, non accontentiamoci dei rigori ma portiamo il portiere in attacco anche senza time-out
 
Credit: Marcel Ter Bals-Waterpolo Serbia
 

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