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Sandro Campagna taglia il traguardo delle 400 partite alla guida del Settebello: il Ct tra passato, presente e futuro

  Pubblicato il 11 Feb 2121  19:37
Nell'incontro di domani sera contro gli Stati Uniti, match di esordio del Settebello nella Frecciarossa Cup, Sandro Campagna guiderà per la quattrocentesima volta il Settebello.Insieme al commissario tecnico abbiamo provato a ripercorrere i passaggi salienti di un percorso articolato in due fasi per poi analizzare l'attualità con il lavoro in vista del torneo di Tokyo e la proiezione sul medio termine iniziando a rivolgere lo sguardo verso Parigi 2024.
 
Ricorda la sua prima presenza ufficiale sulla panchina del Settebello?
Certo. Dicembre 2000, si giocava a Zagabria la semifinale di Europa Cup. Perdemmo 5-4 contro l'Ungheria.
 
Quali parole ha rivolto alla squadra al suo primo allenamento?
Con molti di loro ero stato anche compagno di squadra. Gli ho detto che erano cambiati i ruoli e che bisognava rispettare questa situazione ma il rapporto di amicizia sarebbe rimasto intatto. Gli ho comunicato che avrei gestito la squadra secondo la mia personalità e che avrei inserito poche regole che tutti avrebbero dovuto rispettare, a partire da chi aveva giocato con me.
 
Quali differenze possiamo cogliere tra le due vittorie dei titoli mondiali?
Il titolo di Shanghai è arrivato dopo sette anni di brutti piazzamenti. Nel 2010 abbiamo iniziato un nuovo percorso, era la prima volta che ci confrontavamo in un mondiale, competizione nella quale dovevamo avere un approccio diverso. Abbiamo compiuto un salto di qualità notevole per mentalità e gioco, frutto di una eccellente progettualità di staff. E' stata una vittoria di tutte le componenti del sistema pallanuoto. A Gwangju potevamo contare su tre giocatori che avevano già vinto nel 2011, gli altri si sono gradulamente inseriti nel tempo con un lavoro iniziato nel 2014. La loro esplosione è arrivata dopo un percorso di cinque anni nel quale abbiamo registrato una notevole crescita sia dal punto di vista individuale che collettivo. 
 
Quale significato assume il torneo Frecciarossa Cup nell’ottica della preparazione verso Tokyo?
Un torneo importante perché da un anno a questa parte si è giocato decisamente poco, sia in campo nazionale che internazionale. Stiamo dando continuità al nostro percorso di crescita iniziato a dicembre. Abbiamo apportato anche dei cambiamenti nel gioco che magari ci potranno tornare utili più avanti. Stiamo lavorando anche sulla condizione fisica generale degli atleti, lavoro che tornerà utile anche alla società visto che nei prossimi mesi si giocheranno numerose partite.
 
Il gruppo di lavoro è già definito o possiamo pensare al possibile arrivo di innesti che si mettono in particolare evidenza in campionato?
Esiste un gruppo che lavora da tanti anni e al cui interno verranno operate le scelte. La particolare situazione che viviamo, Covid ed infortuni sono purtroppo sempre pronti a palesarsi, impone di tenere in allarme tutti. La squadra è stata costruita nel tempo e può trovare le alternative al suo interno anche se non sono da escludere, in alcuni ruoli, chiamate di elementi che si mettono in evidenza in campionato. Basti pensare alla convocazione di Napolitano nella delicata posizione del centroboa, giocatore confermato dopo essersi distinto nella precedente chiamata.
 
Quali squadre vede come favorite nel torneo preolimpico di Rotterdam?
Montenegro, Croazia e Grecia sono sicuramente formazioni di categoria superiore che, una volta qualificate, possono ambire ad una medaglia. Si tratta indubbiamente di un notevole scoglio psicologico da superare ma tutte e tre hanno esperienza e qualità di gioco per poterci riuscire.
 
L’attenzione è sicuramente rivolta a Tokyo ma sta, eventualmente, iniziando a programmare anche in ottica Parigi 2024, olimpiade che bisognerà preparare in tre anni?
Se calcoli l'età media molti ragazzi nel 2024 avranno tra 29 e 30 anni, età nella quale è ancora possibile migliorare. Dobbiamo gradualmente integrare i giovani, sono sotto osservazione i ragazzi nati dal 2000 al 2002. RIceverò un report dettagliato dal selezionatore dell'Under 19 Carlo Silipo che li seguirà durante tutta l'estate. Stiamo svolgendo un lavoro d'equipé che porterà nella rosa della Nazionale gli elementi che saranno ritenuti più pronti.
 
Chi ha l’ha maggiormente impressionata nella recente World League?
Montenegro e Grecia. Gli ellenici hanno vinto il torneo, hanno giocato bene sfruttando anche il fatto che hanno potuto usufruire di un tempo di allenamento maggiore rispetto alle altre formazioni in virtù di una situazione sanitaria migliore. Hannno giocato bene e al momento sono decisamente in fiducia.
 

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