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Pubblicato il 15 Mar 2017 09:41
La vasca da 25 sarebbe un passo indietro per la pallanuoto maschile, ma sarebbe peggio la riduzione a 25 o 24 secondi del tempo di possesso palla, o peggio ancora la riduzione a sei giocatori in acqua.
Postiglione durante la telecronaca di Italia-Russia ha toccato perfettamente il problema principale del nostro sport. Ovvero la non oggettività delle valutazioni arbitrali che rende gli stessi praticamente inattaccabili (una sorta di decreto di infallibilità del tipo di quello che un pessimo Papa volle instaurare a pro di se stesso e dei suoi successori), ma soprattutto impedisce al pubblico (addetti ai lavori compresi) di capire cosa stia succedendo in vasca.
Ho chiesto ad un arbitro (non dirò mai chi, ma un arbitro di buon livello) come ci si deve comportare da arbitri in caso di trattenute a due mani sul perimetro: la risposta è stata "ma vuoi che ti dica cosa dice il regolamento o cosa devo fare io?". Ho apprezzato l'onestà, ma questa frase è lo specchio dei pessimi tempi che corrono.E speriamo che alla FINA non venga in mente di infilare magari un bel doppio misto nel sincro o che ne so i 150 a cagnolino nel nuoto, perchè altrimenti è a rischio anche l'onore di essere sport olimpico. Da grande ammiratore di Fabrizio De Andrè dovrei apprezzare chi naviga in direzione ostinata e contraria, il problema della pallanuoto è che la direzione è palesemente quella sbagliata.
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