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Rizzo: Non abbiamo l’assillo del risultato. Dobbiamo essere pronti per la sfida con la Pro Recco

  Pubblicato il 11 Mag 2121  17:56
Riuscire a dare il meglio di sé anche al cospetto dei migliori per poter, al di là del risultato, continuare uno straordinario percorso di crescita. Questo lo spirito con cui la Rari Nantes Savona, dopo sette anni di attesa, si appresta a scendere in acqua per la gara 1 di semifinale scudetto. Arduo però il compito che attende la formazione allenata da Alberto Angelini che domani, fischio d'inizio previsto alle 15:00, affronterà alla Zanelli la Pro Recco. Il capitano Valerio Rizzo analizza il percorso fin qui compiuto dai liguri e presenta il match contro la corazzata allenata da Gabi Hernandez.
 
Quale eredità vi ha lasciato il match di venerdì contro la Rari Nantes Salerno?
Contro la Rari Nantes Salerno era una partita da prendere con le molle. Una partita difficile, il risultato lo attesta, è stata una partita sbloccata solo nel finale. A noi serviva un punto per essere matematicamente qualificati loro però che hanno espresso una buona pallanuoto e disputato un ottimo campionato non avevano nulla da perdere, sono venuti a giocare in scioltezza e ci hanno messo in difficoltà. Il nostro girone è stato molto bello ed equilibrato da giocare e da vivere. Ci lascia in eredità il discorso che dobbiamo fare sempre quanto siamo portati a fare per il nostro gioco perché abbiamo mollato di una briciola l’attenzione ogni partita può essere difficile.
 
Quanto è importante la crescita dei giovani per assicurare un futuro vincente ad uno dei club storici della nostra pallanuoto?
La crescita dei giovani è alla base di ogni discorso di società di pallanuoto. Il Savona fa da anni del vivaio il suo tesoro. Io sono cresciuto qui pallanuotisticamente e come me tanti giocatori che si sono affermati negli anni. Il Savona è uno dei vivai più promettenti del panorama italiano ed è il presente, è stato il passato ma sarà anche il futuro il settore giovanile di una società così importante.
 
Quali sono gli aspetti del gioco su cui la squadra può ancora migliorare?
Ci sono tante cose che si vedono come errori e tante come aspetti positivi. La squadra ha delle caratteristiche che sono quello del ritmo, dell’intensità. Bisogna lavorare su ogni singola attenzione, il nostro gioco è da migliorare il nostro gioco nella sua totalità e possiamo farlo allenandoci come fatto fino ad ora. Non c’è partita facile o difficile che debba interpretare nella tua maniera e se molli l’attenzione diventa difficile trovare le fila giuste per andare avanti in una partita ma soprattutto in una stagione così lunga,
 
Domani vi attende la gara uno di semifinale scudetto contro la Pro Recco. Che tipo di partita ci possiamo aspettare?
C’è voglia di fare bene, di mettere in acqua tutta l’intensità possibile e ci si aspetta di fare il nostro gioco, ciò che ci ha contraddistinto fino ad ora. Qualunque avversario abbiamo davanti noi proviamo ad esprimere il nostro gioco, i concetti di pallanuoto che sono i concetti del mister e della società. Noi interpreti in acqua dobbiamo andare avanti e fare forte tutto quanto necessario. Non abbiamo l’assillo del risultato per cui quello che succederà succederà però dobbiamo essere pronti ad affrontare partite del genere di altissimo livello perché anche nel caso in cui non dovessimo passare il turno ci serviranno per il futuro.
 
Da capitano che cosa senti di dire ai tuoi compagni che non hanno mai giocato una partita del genere?
Di partite del genere ne ho giocate tante. Ci siamo passati tutti, bisogna avere coraggio di continuare a credere nella filosofia della squadra e in quanto ci dice l’allenatore perché solo così si realizzano step di crescita importanti. Queste sono partite bellissime nelle quali anche se parti sfavorite sono tutte da giocare e da godersi. Il confronto con il massimo livello del tuo sport ti aiuta ad avere l’idea di ciò che stai facendo e per cui hai lavorato fino ad oggi.
 
 
Quali sono le risposte che dovete ricevere per sapere di essere pronti nel caso in cui affronterete la finale per il terzo posto?
Abbiamo bisogno di risposte sulla nostra filosofia di gioco. Ogni partita fornisce risposte e sta a noi riuscire a leggerle ed interpretarle nel migliore dei modi per prepararci a quella che sarà poi la battaglia per il terzo posto.
 
Fotografia: Giorgio Scarfì

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