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Pro Recco, si cambia: Ivovic in campionato al posto di Mandic

  Pubblicato il 15 Gen 2118  13:05
COMUNICATO STAMPA PRO RECCO
Cambia il roster della Pro Recco per campionato e Coppa Italia: dalla prima partita del girone di ritorno, la trasferta a Savona, Aleksandar Ivovic sostituirà Dusan Mandic che, pertanto, giocherà solamente le gare di Champions League. "Abbiamo preso questa decisione per riequilibrare la rosa dal punto dei vista dei ruoli in seguito all'assenza per l'intera stagione di Sukno - spiega mister Vujasinovic -. Ringrazio Mandic per aver compreso la scelta dimostrando una maturità non comune nei ragazzi della sua età".
 
NOTA DELLA REDAZIONE: Evidentemente la netta vittoria sul Brescia, il successo sulla Sport Management, le dodici vittorie di fila ottenute in campionato ed una rosa già nettamente superiore alle altre candidate al titolo non costituivano per la Pro Recco garanzie sufficienti. Da un lato ci fa particolarmente piacere che la pallanuoto italiana possa godersi di più un giocatore come Ivovic (era davvero un peccato utilizzarlo solo per la Champions League), dall'altro questo ulteriore rinforzo in campionato (con Ivovic al posto di Mandic la Pro Recco sarà più equilibrata e molto più forte) toglierà ulteriore importanza all'eventuale vittoria dello scudetto. Sono anni che lo scriviamo e lo diciamo nelle trasmissioni televisive: che gusto c'è a vincere contro avversarie nettamente più deboli?
Mario Corcione
 
I VOSTRI COMMENTI
 
Leggendo qualche commento viene da ridere: nessuna società può permettersi i giocatori del Recco, per il semplice fatto che Volpi ha denari ILLIMITATI nel contesto pallanuoto, e attua una campagna acquisti "sleale" al rialzo (vedi Bodegas). Quale giocatore (considerando la carriera di un giocatore medio intorno ai 10anni al top) rifiuterebbe i suoi "petrol dollari" e soprattutto l'occasione di vincere trofei a ripetizione?! Nessuno. Ci vorrebbero un paio di Berlusconi, Ferrero, Rosso, ecc...imprenditori del calibro di Volpi che mettano sul piatto fior di quattrini "tanto per".. .e allora si ci sarebbero altre squadre "forti". Ma al momento altri "pazzi" che versano soldi (se scrivessi un altro termine Mario mi censurerebbe) in uno sport "minore" nun ce stanno.
Nicola Longhin
 
Sinceramente non condivido il commento del Sig. Corcione. Se il campionato è di basso livello non è per una Pro Recco fortissima, ma perchè le altre squadre sono molto scarse. Ogni anno troviamo una squadra materasso (quest'anno Acquachiara, l'anno scorso il Quinto, quello prima la Florentia, ancora prima Nervi e Camogli) e dietro le prime tre il salto qualitativo è nettissimo. Perchè il campionato torni davvero di alto livello occorre che chi rincorre si rinforzi: brutalmente, se la Canottieri avesse i fratelli Varga e Felipe Perrone probabilmente sarebbe già ora una squadra da Final Six di Eurolega. Per fare ciò, servirebbero ovviamente grossi introiti di marketing, pubblicità e media. Insomma, le società dovrebbero fare impresa e reperire fondi, cosa che non si fa/non si riesce a fare. Dunque, ben vengano le Pro Recco, le Brescia e le Sport Management che riescono a investire e ad avere 13 professionisti pagati per giocare a pallanuoto. Chi deve migliorare sono tutte le altre che devono ridurre il gap, così da permettere ai giovani che giocano di essere lì perchè sono forti e meritevoli e non perchè non c'era alternativa. Sono certo sappia cogliere che il mio è uno spunto di riflessione e un contributo alla discussione e non una semplice critica. Saluti.
Luca
RISPONDE MARIO CORCIONE: Sarà sempre molto difficile per le squadre dal quarto posto in giù colmare il gap con le prime tre forze del torneo fino a quando i regolamenti consentiranno di poter tesserare un numero così vasto di stranieri. E, per lo stesso motivo, sarà sempre arduo per il Brescia e la Sport Management colmare il divario con la Pro Recco perchè, grazie ai soldi di Volpi, sarà sempre la società biancoceleste ad assicurarsi i giocatori non italiani più forti in circolazione. Approfitto dell'occasione per ringraziare del loro contributo di idee tutti coloro che stanno partecipando a questo dibattito, anonimi o no.
 
La redazione vorrebbe un Recco scarso: è questa la medicina per risolvere i mali della pallanuoto o è Il solito pensiero "tanto peggio tanto meglio" che male fa a questo paese e che sta distruggendo la pallanuoto. Il compianto Pomilio si rivolterebbe nella tomba. Corcione va compreso: in un campionato di basso livello la sua Acquachiara riuscirebbe a fare un punto. Forse.
Martino
RISPONDE MARIO CORCIONE: Non solo la redazione (che poi sono io, il sito lo faccio da solo), ma tutti gli appassionati di pallanuoto vorrebbero vedere un campionato nel quale in partenza non si sappia il nome del vincitore, un campionato con molti più giocatori italiani di valore, con regole nella possibilità di acquisto degli stranieri come quelle di qualche anno fa, che impediscono a chi possiede più soldi di acquisire una superiorità sempre più schiacciante. E le dico una cosa: mi divertono di più le partite dell'Acquachiara, anche se le perde tutte, che quelle della Pro Recco.
 
Corcione non dice che la Pro Recco ha due posti per comunitari liberi e non li utilizza a differenza di Brescia e Sport Management, non dice che ha venduto 4 big, non dice che non ha fatto mercato, non ricorda che è talmente più forte da rischiare di perdere la Coppa Italia a Brescia l'anno scorso. Quante lacune in quell'analisi così superficiale...
Giovanni Brino
RISPONDE MARIO CORCIONE: e allora, per un'analisi meno superficiale, vada a confrontare attentamente i roster di Pro Recco (con Mandic e senza Ivovic), Brescia e Sport Management e mi dica in quali ruoli la Pro Recco è più debole delle altre due. Di sicuro  la squadra di Vujasiinovic ha il portiere più forte d'Italia e forse ancora il più forte al mondo (c'è Bijac, ma non gioca nè a Brescia nè nella Sport Management), i tre mancini più forti del globo (Filipovic, Mandic ed Echenique), il centro italiano più forte (Aicardi), il giocatore italiano più forte in assoluto (Di Fulvio), due giocatori il cui ruolo non è definibile perchè è straordinario tutto quello che fanno e in qualsiasi zona del campo lo fanno (Bodegas e Molina), i due migliori difensori italiani assieme a Bertoli (Figari e Gitto), il miglior secondo portiere del campionato (Volarevic), un secondo centro che sarebbe il primo in qualsiasi altra squadra italiana (Bruni), un giocatore destinato ad occupare un posto stabile in nazionale in futuro (Alesiani) e un giocatore di grande affidamento e utilità (Caliogna). Sia obiettivo, signor Brino: è una squadra talmente debole questa da richiedere l'innesto di Ivovic per assicurarsi la vittoria dello scudetto e in Coppa Italia. Senza contare un'altra cosa molto importante: tutti questi giocatori, indipendentemente dalla loro bravura, hanno acquisito una mentalità vincente che molti dei giocatori di Brescia e Sport Management non posseggono, cosa che chiaramente è emersa negli scontri diretti.
 
Speriamo che Mandic, alla fine del campionato, non abbandoni l'Italia per via del trattamento ricevuto, come hanno fatto Pijetlovic e Prlainovic prima di lui. Visto che anche Sukno non giocherà più, sarebbe una perdita per il movimento. Di stranieri super top rimarrebbero giusto Ivovic e Filipovic.
Nonno Nanni
 
Buongiorno. Vorrei solo togliermi un dubbio. Esiste una qualche motivazione regolamentare per cui non viene sostituito direttamente Sukno? Grazie.
Curioso
RISPONDE MARIO CORCIONE: no, la Pro Recco poteva farlo, ma non ha voluto per rispetto nei confronti dell'atleta.
 
***
 

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