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Sale sensibilmente il livello dell’impegno per l’Italia, reduce dal successo di misura sulla Cina, che nella seconda giornata del girone B della prima fase preliminare di World Cup affronta a Rotterdam la Spagna, capace di piegare gli Stati Uniti ai rigori nella sfida d’esordio. Carlo Silipo continua a ruotare le giocatrici a sua disposizione ed inserisce nelle tredici iscritte a referto Galardi e De March mentre restano in tribuna, oltre a Citino, sia Cergol che Di Claudio. Prova maiuscola del Setterosa che, nonostante il poco tempo intercorso tra il raduno e l’ingresso in acqua per la prima partita, supera le iberiche con il punteggio di 13-9, si porta così in testa alla classifica a punteggio pieno ma soprattutto, stacca il pass per la Super Final di Long Beach.  A decidere le sorti di un confronto che si regge sugli strappi con cui ciascuna delle due contendenti cerca di sgretolare la resistenza della rivale il break di 3-0 che le azzurre piazzano tra la fine del terzo e l’inizio del quarto parziale per passare dall’8-8 all’11-8, margine che viene poi ulteriormente dilatato nel finale. Il sette in calottina scusa mostra evidenti segnali di miglioramento rispetto alla prova di esordio, alza notevolmente il livello della prestazione difensiva e riesce ad imbrigliare i principali terminali offensivi della formazione campione d’Europa in carica. Chi pensava che la squadra, in fase di sviluppo e finalizzazione della manovra offensiva, potesse risentire delle assenze di Bianconi e Giustini, viene smentito da una prestazione collettiva nella quale ogni atleta apporta un tassello determinante per la causa della squadra. Caterina Banchelli mette a referto una serie di parate decisive con la ciliegina del rigore respinto a Bea Ortiz sul 3-3; Claudia Marletta si conferma bomber di razza, conquista il titolo di top scorer di giornata con un poker ed è una minaccia costante per la retroguardia iberica. Dafne Bettini e Domitilla Picozzi si rendono prezioso in fase di costruzione del gioco e timbrano gol importanti, splendida la parabola del 7-7 confezionata dalla titolare della calottina numero 6 mentre è Giuditta Galardi a trovare la girata che consente all’Italia di tornare avanti sul 9-8 e di non voltarsi più indietro.

Credits: Deepbluemedia.eu