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Posterivo: Tanta soddisfazione nel vedere dove siamo arrivati. La prossima stagione sarà molto più difficile”

  Pubblicato il 03 Giu 2124  09:33

Merita, per distacco, il premio di allenatore dell’anno. Stefano Posterivo è, senza la minima ombra di dubbio, l’artefice principale della straordinaria cavalcata dell’Antenore Plebiscito Padova, formazione che doveva vivere una serena stagione di transizione ma invece ha trionfato in Euro Cup e si è fermata solamente in finale sia in Coppa Italia che in campionato nell’anno che segnava la partenza di un nuovo ciclo tecnico. Il tecnico calabrese ripercorre le tappe di un percorso che fin dall’inizio ha lasciato intravedere le concrete possibilità di costruire qualcosa di molto importante e delinea le prospettive di crescita di un gruppo che dalla prossima stagione dovrà fare a meno di una delle sue colonne, Elisa Queirolo, ma saprà certamente trovare le soluzioni e le energie necessarie a continuare un progetto che punta a consolidare il presente e a costruire un futuro vincente partendo dalla consapevolezza che la stagione della riconferma ad alto livello sarà certamente molto più difficile.
 
Quali emozioni provi quando, a circa dieci giorni di distanza, ripensi a gara 3 di finale scudetto?
“Tante emozioni nel vedere un gruppo nuovo arrivare all’ultimo atto del campionato. Emozione nel vedere tante giovani esordienti giocare una finale scudetto in questo modo. Tanta soddisfazione nel vedere ragazze con tanta esperienza rinate e con tante motivazioni e tanta gratificazione nel vedere dove siamo arrivati in così poco tempo”
 
Che cosa vi è mancato per riuscire a portare a casa il titolo?
“In termini strettamente pallanuotistici troppi errori commessi e momenti black out decisivi ma non è mancato niente, se andiamo a pesare le due squadre credo che fosse nell’ordine delle cose. Arrivare a gara 3 vincendo una partita fuori casa credo sia già molto oltre ogni aspettativa della vigilia. Detto questo, come ho detto alle ragazze, le sconfitte devono bruciare e devono portare a riflettere. Bisogna sfruttarle per far venire ancora più voglia di lavorare e fare tutto il possibile per arrivare al massimo livello”
 
La vostra stagione assume, in ogni caso, i connotati di un percorso trionfale. Se devi definirla con tre aggettivi quali scegli e perché?
“Uso le parole e i concetti che più di tutti hanno portato a disputare questa bellissima stagione.
Mentalità, quella che cerco di  imprimere in ogni mia atleta.
Cultura del lavoro e della voglia di migliorarsi allenamento dopo allenamento, senza questo non si va da nessuna parte.
Stare bene in gruppo, fondamentale per tirare fuori il meglio dalle singole atlete e dalla squadra".
 
Quando hai capito che non avreste vissuto una semplice annata di transizione?
“Già dalle prime partite ho capito che i passi che stavamo facendo sarebbero potuti essere quelli giusti. Non potevo avere la certezza di dove ci avrebbero portato ma che fossero quelli giusti mi era chiaro”
 
Ti aspettavi un simile impatto dalle ragazze provenienti dal vivaio che affrontavano il primo campionato senior della loro carriera?
“Se abbiamo deciso di ricostruire la squadra e fare il cambio generazionale di sicuro c’era la fiducia verso un gruppo di ragazze promettenti ma sinceramente nessuno avrebbe pensato alla vigilia di fare questa stagione. Vedere la loro attitudine negli allenamenti e la loro crescita esponenziale nel corso dell’anno mi ha sempre fatto essere ottimista”
 
Quanto peserà all’interno di questo gruppo l’assenza di un elemento come Elisa Queirolo?
“Peserà molto senza dubbio. Elli è la giocatrice con uno dei migliori palmares del panorama italiano. Da 10 anni a questa parte è sempre stata un punto di forza della nostra squadra. Non è una giocatrice sostituibile”.
 
Quale step di crescita serve alle tue giocatrici per continuare il percorso intrapreso?
“Prima di tutto la consapevolezza che la prossima stagione sarà più difficile di quella appena conclusa e questo implica mantenere la stessa fame la stessa determinazione e la stessa mentalità e forse anche qualcosa in più di quella avuta finora. Non dare nulla per scontato perché basta poco per regredire. Continuare a vedere ogni singolo allenamento come un’occasione per crescere e migliorarsi come giocatrici come atlete e come persone”
 

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