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Posillipo primo, quello schiaffo all’arroganza della Pro Recco

  Pubblicato il 12 Nov 2018  12:40
DAL QUOTIDIANO "IL MATTINO" DI OGGI

Posillipo primo, quello schiaffo all’arroganza della Pro Recco
A SORPRESA I ROSSOVERDI A PUNTEGGIO PIENO
IL DT SILIPO: «VOGLIAMO CREARE UNA SQUADRA TUTTA NAPOLETANA»
 
Nell’anno del centenario del campionato di pallanuoto una clamorosa sorpresa: al primo posto, con 15 punti in 5 partite e in condominio con il Brescia, c’è il Posillipo. È una clamorosa sorpresa perché la squadra degli 11 scudetti - l’ultimo vinto nel 2004, cinque anni dopo vi fu l’ultima finale tricolore persa per 3-0 contro la Pro Recco - è stata costretta da tempo a vivere nelle retrovie. Un sussulto nel 2015 con la conquista della Euro Cup nella finale tutta napoletana contro l’Aquachiara, poi le luci non avevano più illuminato il team rossoverde, che aveva pagato non soltanto la politica del contenimento dei costi attuata dalla dirigenza ma soprattutto lo strapotere della Pro Recco, che
ha vinto gli ultimi tredici campionati con quei giocatori strappati ad altri club (Posillipo compreso) grazie ad arroganti mosse sul mercato.
Il Posilliposi trova davanti allo squadrone ligure, da quest’anno allenato dal mitico ex ct olimpico e mondiale Ratko Rudic, perché ha vinto a tavolino la partita non giocata a Sori, proprio contro questi fenomeni, per inagibilità di campo. Uno 0-5 che è stato uno schiaffo alla macchina organizzativa della Pro Recco, evidentemente non così perfetta come viene descritta. Ma non è questo il punto.
IL MODELLO. È difficile che il Posillipo possa realizzare il sogno di vincere il dodicesimo scudetto, ma intanto sta dando una lezione in un mondo piccolo come quello della pallanuoto che non ha saputo e voluto porre argini allo strapotere della Pro Recco. Vi sta riuscendo perché nell’estate del 2017 la nuova dirigenza (presidente Enzo Semeraro, vicepresidente sportivo Vincenzo Triunfo, consigliere settorista Gigi Massimo Esposito e dirigente accompagnatore Gianni Grieco) ha fatto una scelta di altissima qualità affidando il settore a Carlo Silipo, una delle istituzioni della pallanuoto italiana, fuoriclasse in vasca come in panchina. È diventato il direttore tecnico del club e il progetto ha
assunto connotati sempre più significativi. La guida della squadra è stata assegnata a un giovane allenatore, Roberto Brancaccio, cresciuto alla scuola di Paolo De Crescenzo, modello sportivo che manca tanto alla famiglia della pallanuoto, e nel primo campionato ha faticato per salvarsi: era previsto, considerando le difficoltà iniziali. Nella squadra che ha come punti di riferimento il portiere Tommaso Negri, i centrovasca Giuliano Mattiello e Paride Saccoia (il capitano commercialista) e il difensore Simone Rossi (figlio di Marco, ct della nazionale di calcio ungherese) sono stati inseriti l’attaccante Edoardo Manzi, ex Brescia, e i fratelli Gianpaolo e Massimo Di Martire, figli di Fulvio, già campione d’Italia con i rossoverdi, e autori di 4 reti nel derby vinto di misura sabato scorso contro la Canottieri Napoli, la loro ex squadra.
SOGNO NAPOLETANO. Compatibilmente con i problemi degli impianti - Posillipo e Canottieri giocheranno per l’intera stagione a Casoria perché alla Scandone è in corso il restyling per le Universiadi - si lavora per potenziare il settore giovanile tentando di riportarlo sui livelli degli anni 80. La squadra che vinse il primo scudetto con De Crescenzo coach aveva pallanotisti cresciuti nella vasca di Mergellina: i Fiorentino, i Fiorillo, i Porzio e i Postiglione. Senza avere alle spalle sponsor e imprenditori come il petroliere Gabriele Volpi, presidente della Pro Recco, ci si affida alla programmazione e alla competenza. «Abbiamo gettato le fondamenta di questo progetto nella scorsa stagione e tutti devono sentirsi coinvolti. Puntiamo sul settore giovanile perché il nostro obiettivo è formare una squadra composta da giocatori napoletani. Chi lotterà, arriverà a giocare in serie A»: questa la mission del dt Silipo, un vincente.
 
 
I VOSTRI COMMENTI
 
 
 
Battito......ma quale battito. Hai l'arroganza e la falsità del Recco. Vai a mischiare la serie A con le giovanili, visto che grazie alla sportività del Posillipo la partita si è ripetuta senza nessun secondo fine. Il POSILLIPO a subito il danno oltre la beffa. Ha ragione battito rossoverde. Rispettare i regolamenti. Mario per cortesia stendiamo un velo pietoso su questa sterile polemica.
Ercole
RISPONDE MARIO CORCIONE: Infatti chiudiamo qui, non sarà più pubblicato alcun commento.
 
allora io cero e il Recco aveva messo disposizione tutto aveva o trovato accordo con arbitri i quali hanno chiesto al Posillipo che da gran educato a rifiutato adducendo giustifichi che avevano impegni sportivi indomani i tecnici ...... se vogliamo dire tutta ... per quanto riguarda i 17 anche li la solita arroganza per regolamento vanno ritirati solo i rigori da regolamento Len ma giustamente essendo volponi i possilipini ahi detto nooo i rigori solo no ( tiravano i panchinari avendo avuto una carta di espulsioni onestamente anche eccessiva ) hanno ripetuto la partita e hanno vinto facilmente e dimenticavo il giovane silvestri espulso per proteste quindi rosso diretto nella semifinale annullata ha potuto giocare anche la finale essendo non valida la partita in questione . ma questo non conta in quanto ha vinto una squadra che meritava ossia il Savona e non una squadra che ha nelle sue corde i sotterfugi e piccoli mezzucci che sapeva della magagna infatti in giovane Iodice ha comunicato al dirigente di avere 3 falli ma sullo schermo ne riportava 2 ..... assolutamente avete bisogno di educazione sportiva e contro il Recco portatevi il famoso contatore di gol perché rischiate di perdere il conto ...
battito
 
Caro amico (battito de che?) Tu non eri sul bordo vasca, il Recco non aveva neanche il campo di riserva, il suggerito Camogli non era disponibile e poi hanno bleffato i bus non c'erano. Gli arbitri per chiudere la partita significa che non c'era sicurezza. Per quanto riguarda il famoso rigore U17 forse non sai come sono andate le cose Il Posillipo è stato estremamente sportivo, avendo sbagliato, insieme con i giudici, ha accettato di ripetere la partita, E HA BUTTATO VIA UN TITOLO solo per essere sportivo, giocando due partite (semifinale e finale) in tre ore, arrivando stanco alla finale. Prima di parlare a vanvera documentati altrimenti non sei credibile ed hai la stessa arroganza del Recco. A NOI NON CI DEVONO INSEGNARE NIENTE, SIAMO IL POSILLIPO.
Battito rossoverde
 
Innanzitutto il recco si è proposto di trasferire tutti a proprie spese di farli dormire a Genova e l’indomani accompagnare a prendere aereo che avrebbe pagato ...detto ciò silenzio ...quindi quando si è prospettato il possibile sogno di battere il recco la sua famosa blasonata 90 enne ha pensato bene di fare bagagli e bagattelle e scappare alll eroporto ....tale vittoria ha portato al blasonato tre punti che peseranno sul campionato ...assurdo ...secondo me alla gara di ritorno il povero neolaureato deve portare la calcolatrice ...e se lo meritano perché hanno fatto i soliti Posillipini ( nessuno si è dimenticato che hanno fatto tirare un rigore nella semifinale indet 17 ad uno che aveva 3 falli ) iniziano da piccoli ad educare a fare magagne
Battito!!!
 
Non capisco tutta questa acredine nei nostri confronti. Siamo una società che ha sempre onorato i campionati da oltre 90 anni con grande sportività, e non solo di pallanuoto. Non accetto critiche su una fantomatica antisportivita. I regolamenti valgono sia per le piccole società che per le più blasonate. Il Recco avrebbe dovuto fornire un campo di riserva, trasferire a proprie spese arbitri e squadre e iniziare entro i regolamentari NOVANTA MINUTI dall'ora prefissata in calendario. Se i dirigenti del Recco non sono all'altezza, non è colpa del Posillipo. Poi non era regolamentare iniziare dopo 90 minuti sul campo non pronto, anche perché gli arbitri avevano chiuso la partita ben oltre i canonici 30 minuti (48). Poi oggi noi giochiamo, come altre squadre ITALIANE, con 11/13 di atleti italiani in gran parte provenienti dal nostro vivaio. Non accettiamo insegnamenti da nessuno.
Battito rossoverde
 
ci vuole coraggio a dire schiaffo all'arroganza del Recco,questi dirigenti e purtroppo anche il sig Silipo(complimenti alla federazione...) dopo aver pianto ed essere(purtroppo) stati accontentati dal Recco di anticipare la partita x risparmiare sui costi dell'aereo,e con ESTREMA sportivita' poi hanno rifiutato di riprendere la partita,vincendo cosi a tavolino(ottimo risultato...) e ora hanno la faccia tosta di dire che si trovano davanti in classifica....dovrebbero vergognarsi ma questo e' il loro livello sportivo,alla faccia dell?obbiettivita',ma si sa' la mediocrita' fa' male
marco
 
Scusate ma il Silipo del Posillipo che nelle scorse settimane ha attaccato pesantemente il Recco è lo stesso che ha un incarico della Federnuoto per allenare le under 18-19 della Nazionale? La Federnuoto non ha detto nulla, va bene così?
Luca M.
 
Arroganti mosse sul mercato? Il giornalista del Mattino pretendeva che la Pro Recco comprasse giocatori dalla A2? Perché Posillipo non ha comprato Pijetlovic, Figlioli, Prlainovic? Perché si è rifiutato di giocare a Sori quando tutto era stato risolto? Poteva dimostrare di avere valori diversi e invece....Chissà come brucia non vincere nulla!
Giacomo
 
Complimenti al Posillipo: é un programma ambizioso ma mi auguro che riescano a realizzarlo diventando d’esempio per tutte le Società che hanno a cuore questo sport.
Oreste
 
Lo "schiaffo" ci sarebbe stato solo in caso di vittoria REGOLARE da parte del Posillipo, così è stato solo un furto. Da notare che la partita era stata anticipata solo per favorirli. E non hanno accettato alcuna soluzione alternativa. Mi stupisco che la Federazione non abbia tenuto conto di tutto ciò. Ma già la ProRecco è malvista.
Maria Teresa
 
 

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