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Portiere-attaccante: con le nuove regole si può (l'opinione di Capanna, Carrella, Gorlero, Lignano e Piccardo)

  Pubblicato il 06 Set 2018  10:41
Ricordate il gol di Brignoli, portiere del Benevento, contro il Milan? Eccolo https://www.youtube.com/watch?v=CcrFjCMaQaY
Ebbene, realizzazioni del genere potremo vederle anche nella pallanuoto nel 2019 se la Fina approverà la regola che è stata sperimentata nei Mondiali Under 18: il portiere può sorpassare la metà campo, con tutte le conseguenze che ne derivano. Ad esempio, può partecipare alle ultimissime azioni d'attacco così come è avvenuto in Italia-Spagna, finale iridata Under 18 di domenica scorsa, nella quale il portiere azzurro Caterina Banchelli ha preso parte alle due ultime azioni offensive dell'Italia contribuendo con un passaggio vincente alla rete del 7-8 realizzata da Colletta.
Si viene a creare, cioè, per la squadra che deve segnare ad ogni costo l'opportunità di giocare 8 contro 7. Chiaramente lasciando la propria porta scoperta. Un rischio giustificato: se perdi con due gol di scarto anzichè di stretta misura è perfettamente la stessa cosa se quella partita devi pareggiarla per forza.
Personalmente siamo favorevoli all'approvazione di questa regola, anche perchè potrà indurre gli arbitri nell'ultima azione a concedere alla squadra sotto di un gol l'uomo in più soltanto quando esistono gli estremi, cosa che non avviene sempre. Infatti, se il portiere va in attacco, la superiorità diventa doppia.
Ma il nostro parere, come sempre, conta relativamente. Pertanto abbiamo voluto ascoltare l'opinione degli addetti ai lavori.

FRANCO CARRELLA (giornalista de La Gazzetta dello Sport): "Questa regola, più che dare un vantaggio alla squadra in vantaggio numerico, porterà un certo disorientamento in quella avversaria. E' con questo fine, infatti, che vengono utilizzate certe regole, così come quella che consente ad una squadra di alternare i portieri durante l'esecuzione dei tiri di rigore. In ogni caso, se fossi un allenatore, non manderei mai il mio portiere in attacco: troppo rischioso. Non credo, infatti, che - se approvata - questa regola sarà utilizzata frequentemente. Anche per questo motivo sono favorevole alla sua approvazione: a conti fatti, non inciderà più di tanto".
 
MARCO CAPANNA (allenatore della Sis Roma): "E' un'ulteriore soluzione da sfruttare nei finali di gara, soprattutto dopo aver chiamato time out. Ed è sicuramente una novità interessante sul piano dello spettacolo. Tuttavia, anche se sarà approvata, inizialmente io non preparerò i miei portieri affinchè diventino dei bomber: lo farò soltanto se - statistiche alla mano - questa soluzione del portiere-attaccante risulterà vantaggiosa".
 
ANTRACITE LIGNANO (ex allenatore dei portieri della nazionale olandese): "Si creerà un'inedita situazione 7 contro 6, con un maggiore affollamento in area e ulteriore confusione. Il vantaggio che indubbiamente questa regola porterà alla squadra che attacca non dipende tanto dal fatto che il portiere, in particolare nella pallanuoto femminile, è tra i giocatori più forti fisicamente, ma soprattutto da una superiorità che durerà 30 secondi anzichè 20.
 
GIULIA GORLERO (portiere del Settebello e dell'Orizzonte): "Io sto bene tra i pali, noi portieri siamo fatti per rimanere là. E tra l'altro è una regola molto rischiosa. Quindi sono contraria, almeno per il momento. Se poi provandola, mi renderò conto che porterà importanti vantaggi...".
 
STEFANO PICCARDO (allenatore dell'Ortigia maschile): "E' una regola accattivante. Non so quanto possa incidere sul piano del risultato, ma di sicuro - se sarà approvata - influirà positivamente sul piano dello spettacolo".
 
GIACOMO GRASSI (tecnico federale): "Quando a Belgrado Caterina Banchelli è andata avanti per cercare di segnare il gol del pareggio nella finale del Mondiale Under 18 contro la Spagna, tutto il pubblico ha comincito a fare il tifo per lei: non perchè era una giocatrice italiana, ma perchè stava cercando di fare qualcosa di straordinario. E' una regola che fa bene allo spettacolo e che, senza stravolgere il gioco, dà la possibilità ad una squadra di riaprire una partita che sembra persa, così come è avvenuto quando Colletta ha segnato il gol del -1 contro la Spagna proprio su passaggio di Banchelli. Sono favorevole".
 
BARBARA DAMIANI (allenatore dell'Acquachiara femminile): "Si tratta di un'opportunità in più concessa alla squadra che per forza di cose deve fare un gol: per ottenere il pareggio, per vincere la gara oppure anche per raggiungere il numero di gol indispensabile in caso di differenza reti. E' chiaro che una situazione del genere devi saperla gestire. Paolo Zizza, ad esempio, lo ha fatto molto bene: i fattti hanno dato ragione alla sua scelta. Sono favorevole.
 
FABRIZIO NAPOLI (redattore capo del sito Waterpolo Development World): "Non piace solo a me questa regola, penso che piaccia un po' a tutti e sono certo che verrà approvata. Perchè? Perchè aggiunge spettacolarità al gioco e regala grandi emozioni agli spettatori".
 
MARIO SINATRA (allenatore del Bogliasco femminile): "Ben venga, è una regola molto carina. Ma quella di sfruttare le capacità balistiche del portiere non è, in un certo senso, una novità: ricordo che van der Meijden, portiere del Varese Olona di qualche anno fa, allo scadere del tempo arrivava fino a metà campo e lasciava partire delle bordate pazzesche. Chiaramente l'approvazione di questa regola comporterà una variazione sostanziale nell'allenamento dei portieri: chi non lo sa già fare, dovrà imparare a tirare in porta".
 
STEFANO POSTERIVO (allenatore del Plebiscito femminile): "Prima di esprimere un giudizio, ho bisogno di valutare attentamente questa eventuale nuova situazione di gioco, che in teoria potrebbe proporsi non solo nei finali di gara, ma anche nel finale di ogni tempo. Ecco, in questo caso sono assolutamente contrario: il rischio non vale la candela".
 
 
I VOSTRI COMMENTI
 
La nuova regola sembra aumentare la spettacolarità, ma personalmente sono contrario, perché avvicina il nostro sport al calcio a 5 e perde un po’ della sua identità. Finisco con una riflessione. Immaginiamo le potenzialità di questa regola se nell’ultima azione con un time out, l’allenatore cambia il proprio portiere con un attaccante, in pratica sfrutterebbe un 7 vs 6, con 7 giocatori di movimento, capaci di tirare, perché anche se restassero secondi da giocare con un NON portiere, in porta, il vantaggio di pareggiare varrebbe “la candela”
Kasas
 
Regola che sembra avere solo aspetti positivi e che ricorda il portiere di movimento del calcio a 5. Può essere decisamente un miglioramento in termini di spettacolarità e suspense per la partita, soprattutto nei momenti finali della gara.
Luca
 
Una squadra che "meritatamente" è sotto di un gol può giocare gli ultimi trenta secondi con una superiorità che non ha conquistato sul campo, non rischiando niente perché comunque ha già perso se non fa gol in quella occasione. Può perciò pareggiare sfruttando un'opportunità che gli altri non avranno mai.
vigile
 

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