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Petizione per la piscina di Nervi: mancano meno di 2.000 firme per raggiungere l'obiettivo
Pubblicato il 06 Nov 2018 18:59
Tutto il mondo dello sport si sta mobilitando per salvare la Piscina di Nervi o quantomeno restituire alla città ligure, che affaccia sul mare, un impianto natatorio fruibile.
Questo grazie alla passione ed all'amore, per la sua terra e per la sua piscina, di Matteo Ciappini, ex pallanuotista classe '78 che con ardore si sta battendo affinché i nerviesi possano tornare ad avere quella storica vasca, patrimonio dello sport italiano che ha visto protagonisti, nel corso degli anni, tanti e tanti campioni.
Parlando al telefono con Matteo ho percepito nella sua voce e nelle sue parole il forte senso di appartenenza alla sua città ed alla sua regione e quel senso civico che molti italiani dovrebbero prendere ad esempio; il tutto, tengo a sottolinearlo, senza alcun interesse personale.
"La cosa più bella - spiega Ciapini - è riscontrare la sensibilità di tanti e tanti sportivi, veri e propri eroi dei giorni nostri. Rappresentano dei modelli e degli esempi positivi per tutti. Stiamo avendo testimonianze di vicinanza dall'Italia e dall'estero e ringrazio davvero tutti per quello che stanno facendo per Nervi".
Matteo ha creato un gruppo facebook chiamato "La Piscina di Nervi" all'interno del quale campioni del calibro di Manel Estiarte, Eraldo Pizzo, Franco Porzio, Roberto Calcaterra, Massimiliano Rosolino, Sante Marsili e tanti altri, hanno inviato un personalissimo videomessaggio in favore dell'iniziativa. Non solo: tutti, ma proprio tutti, possono contribuire alla causa inviando videomessaggi di vicinanza a questo vero e proprio 'contest' che nei meandri digitali del web ottiene visibilità ed indicizzazione attraverso l'hastag #savenervipoolchallenge.
Invito ad iscrivervi al gruppo in questione, che tra poco raggiungerà le 5mila presenze, ed a firmare la petizione digitale cliccando sul link di seguito: https://goo.gl/KjTttW
Certo che le istituzioni locali sapranno valutare al meglio sulla questione e che le istituzioni sportive, in primis CONI e FIN, diranno la loro in favore dei tanti abitanti e/o apassionati che da troppo, ormai, aspettano risposte concrete.
Gianluca Leo
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