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Sono per distacco la favorita principale del torneo. Il quarto oro olimpico consecutivo le proietterebbe nella leggenda e al momento nulla sembra poterle ostacolare lasciando addirittura presagire che possano essere autrici di una cavalcata solitaria verso il titolo.

 

Nel common training svolto in California hanno superato in maniera, netta nelle due amichevoli disputate, un’Italia certamente appesantita dai carichi atletici della prima fase di preparazione.  La recente sconfitta in amichevole contro l’Ungheria non desta eccessive preoccupazioni ma rappresenta un monito prezioso: mai abbassare la soglia di concentrazione per mantenersi al riparo da brutta soprese nella piena consapevolezza che a Parigi non ci saranno regali.

 

Adam Krikorian può contare su un’autentica corazzata che, almeno sulla carta, non presenta punti deboli e si allena tutti i giorni alla massima intensità per alimentare la straordinaria serie di successi che la sta proiettando nel gotha dello sport mondiale.

 

L’icona Maggie Steffens è, senza alcun dubbio, il leader carismatico di un gruppo nel quale sovrabbondano tecnica, classe, esperienza e personalità: ogni giocatrice può trovare il gol o sfornare la giocata decisiva in qualsiasi momento. Musselman, Fattal e la pantera Johnson sono atlete di livello stratosferico che qualsiasi tecnico vorrebbe avere il piacere di poter allenare.  

 

Il sette a stelle e strisce non può non puntare al gradino più alto del podio: il meritato ko subito nei quarti del mondiale di Fukuoka contro il Setterosa è stato archiviato come il classico incidente di percorso e a Doha, pur con qualche sofferenza, la regina della pallanuoto femminile ha ribadito al mondo la propria supremazia.

Credit: Catharyn Hayne Photography