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(comunicato stampa) - La Pallanuoto Trieste è ripartita. In vista del campionato di serie A1 maschile 2020/2021, che scatterà sabato 3 ottobre, la squadra alabardata si è radunata alla “Bruno Bianchi” e ha svolto il primo allenamento stagionale. Sedici gli atleti agli ordini dell’allenatore Daniele Bettini, presenti anche il direttore sportivo Andrea Brazzatti, il team manager Sandro Maizan, il dirigente Mauro Mladossich, il preparatore Gary Lee Dove e il direttore del Centro Federale Franco Del Campo. Occhi puntati soprattutto sui tre nuovi innesti. Ovvero il campione croato Ivan Buljubasic, oro olimpico nel 2012 e oro mondiale nel 2017 con la Croazia, e i due ex Sport Management e Rn Florentia Andrea Razzi e Giacomi Bini. Unico assente il centroboa Nemanja Vico, atteso a Trieste entro una o due settimane. Dopo un po’ di foto di rito (ovviamente tutti ben distanziati) e le interviste, capitan Ray Petronio e compagni si sono tuffati in acqua e hanno dato inizio ad una preparazione che si preannuncia molto intensa dal punto di vista fisico. “Siamo un bel gruppo - spiega il tecnico Daniele Bettini - i nuovi innesti portano esperienza, qualità e forza fisica, il nostro obiettivo deve essere quello di provare a stare nelle zone alte della classifica, vogliamo fare meglio rispetto allo scorso campionato. E per riuscirci dobbiamo alzare il livello anche in allenamento”. Il d.s. Andrea Brazzatti ha per prima cosa dato il benvenuto ai nuovi arrivati: “Oggi ricominciamo a fare sul serio, abbiamo le carte in regola per fare bene e vivere una stagione da protagonisti. Certo, ci sono ancora tante incognite, ma ai ragazzi dico di restare concentrati sugli allenamenti e sulle partite, a tutto il resto ci pensa la società”.
Gli atleti presenti al raduno della “Bruno Bianchi”: Paolo Oliva, Marco Persegatti, Michele Ricciardi, Danjel Podgornik, Amel Turkovic, Giovanni Diomei, Ivan Buljubasic, Domenico Rigoni, Ray Petronio, Michele Mezzarobba, Kristijan Milakovic, Andrea Mladossich, Andrea Razzi, Giacomo Bini, Milos Jankovic, Riccardo Cotugno.