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Pallanuoto e canzoni per Antonino in USA

  Pubblicato il 14 Giu 2116  19:48
Sta facendo il giro del web il video che vede protagonista Gonzalo Higuain e l'intera nazionale argentina di calcio, attualmente impegnata negli States per la Coppa America, intenti a cantare canzoni napoletane all'interno di un locale americano (clicca qui per vedere il video ).
Ebbene, la cantante che si esibisce insieme ai giocatori dell' albiceleste è Maria Signorile, artista napoletana e 'voce' strepitosa, nonché moglie dell'ex portiere di Posillipo ed Acquachiara Bruno Antonino.
Proprio con Antonino abbiamo parlato relativamente a questa goliardica serata in compagnia dei calciatori argentini e, più in generale, della sua nuova vita negli USA.

Bruno, ma cosa ci facevate tu e tua moglie in compagnia della nazionale argentina di calcio?
"Mia moglie Maria ha sempre avuto la passione per il canto e già in Italia, a Napoli, si esibiva in vari locali così come, attualmente, fa in America ed al momento sta completando una piccola tournèe nella zona di San Francisco. Per quanto riguarda la serata in questione, si festeggiava il compleanno dell'attaccante Sergio Aguero (genero di Diego Armando Maradona) e l'Argentina aveva giocato la prima partita del torneo contro il Cile a Santa Clara. Il proprietario del ristorante "La Locanda Positano" (San Carlos), Enzo Rosano, mio grande amico, ha chiamato proprio mia moglie per allietare la serata degli atleti argentini con musica partenopea".

Siete riusciti a far cantare "O' surdato nnammurato" a Higuanin, insomma...
"E non solo a lui. A parte Messi, impegnato in Spagna per risolvere alcuni problemi legali, c'era l'intera rosa tra cui anche l'ex calciatore del Napoli Lavezzi e l'ex portiere, attualmente tesserato con il club azzurro, Andujar. E' stato impossibile scambiare quattro chiacchiere con loro perchè il locale era blindato ed a stento sono riuscito a realizzare pochi secondi di filmato. Ma è stata un'emozione vedere il 'pipita' cantare "o' surdato nnamurato" e, soprattutto, l'inno del Napoli "Un giorno all'improvviso". All'inizio della canzone era molto intimidito, poi i suoi compagni di squadra hanno cominciato a battere le mani e ad indicarlo ed allora si è sciolto ed a gran voce ha cominciato a cantare con noi".

Da due anni hai cambiato totalmente vita trasferendosi negli Stati Uniti d'America. Attualmente di cosa ti stai occupando?
"Attualmente sono tecnico di pallanuoto in High School (scuole superiori). Ho cominciato 2 anni fa a Menlo Park (a 40 Km da San Francisco), dove attualmente abito e dove ho allenato grazie a Giovanni Napolitano che era qui da tantissimi anni e poi a Novembre 2015 sono stato assunto da un'altra scuola a San Josè chiamata Bellarmine, una scuola privata cattolica. Sto allenando la formazione maschile Under 16 e sono il responsabile del settore giovanile delle formazioni Under 12 ed Under 14".

Nonostante la lontananza, segui sempre il campionato italiano di pallanuoto?
"Assolutamente si, grazie anche al vostro sito che ci tiene costantemente aggiornati ed informati. Anzi colgo l'occasione per esprimere anche il mio parere relativamente al sondaggio fatto qualche settimana fa: anche io sono in favore del ripristino dei playoff portandoli addirittura al meglio delle sette gare. E' sempre il solito campionato quello 'made in Italy' con finale per nulla scontato anche se la finale con gara secca poteva riservarci qualche sorpresa. Ho seguito con attenzione anche le squadre napoletane a cui sono particolarmente legato: Posillipo ed Acquachiara".

Cosa ne pensi della pallanuoto statunitense standoci maggiormente a contatto adesso?
Non ho mai incontrato atleti o addetti ai lavori della nazionale USA ma conosco bene Adam Whright, capo allenatore della squadra di waterpolo dell'università di UCLA con il quale ci confrontiamo spesso. Gli statunitensi sono ottimi atleti e posseggono una buonissima preparazione natatoria; sono, però, carenti sotto l'aspetto tecnico e dell'individualità. I pallanuotisti slavi, magiari, italiani posseggono delle qualità naturali che non possono essere insegnate. Con l'arrivo di Udovicic la nazionale americana si sta 'europeizzando' e credo che creerà qualche grana a non poche selezioni anche se non penso che per Rio abbia grandi pretese". 

Quali giocatori  ti senti di consigliare alle squadre italiane? 
"Ho visto giocare Alex Bowen, Alex Obert, Bret Bonanni, John Mann e Nikola Vavic (alcuni di questi sono vecchie conoscenze del nostro campionato). Sono tutti prevalentemente votati all'attacco ma per la loro forza fisica sono adattabili in tutti i ruoli. Consiglierei vivamente di tenerli d'occhio".
 



 

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