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Sulla carta era la sfida più equilibrata e, pur con un andamento a strappi, si è confermata tale regalando gol in serie, grande spettacolo ed un’autentica giostra delle emozioni a coloro che l’hanno seguita sia dal vivo che in tv. Nella prima semifinale del torneo olimpico femminile la Spagna supera l’Olanda 19-18 dopo i tiri di rigore, i tempi regolamentari si erano conclusi sul 14-14, e guadagna il pass per la finalissima di sabato dove affronterà la vincente del confronto Australia-Stati Uniti. Continua così lo straordinario percorso di una formazione iberica che ha dichiarato di voler puntare all’oro, ha tutte le carte per potervi riuscire ed esce certamente rinfrancata dall’aver vinto una battaglia che l’ha messa a dura prova. Devono masticare amaro le arancioni costrette ora ad accontentarsi della finalina per il gradino più basso del podio ma escono dall’acqua a testa altissima perché solo una squadra con grandissimi valori, sia tecnici che umani, poteva ribaltare una gara dopo il tremendo 1-6 iniziale e il 5-10 di metà partita. Il sette in calottina scura mette le mani sulla partita grazie ad una partenza devastante, trova la via del gol in tanti modi diversi, concede le briciole alle avversarie e chiude gli otto minuti di apertura sul 6-1, divario che l’uno-due di inizio seconda frazione prova ad arginare ma le soluzioni balistiche di Espar e compagne respingono l’assalto al mittente fissando lo score sul 10-5 che manda le due squadre alla pausa lunga. L’intervallo di metà partita aiuta Doudesis a restituire fiducia alle sue ragazze e la squadra entra in vasca radicalmente trasformata, con la faccia cattiva, e dà il là ad una prepotente rimonta. Il sette in calottina bianca si appoggia alla scatenata Sevenich, diventa una sentenza quando deve concretizzare la superiorità numerica, fondamentale nel quale le due squadre registrano cifre di realizzazione eccellenti,  e trova due perle deliziose dalla Ten Broek che con altrettanti pallonetti di pregevole fattura contribuisce a firmare l’11-11 da cui prende le mosse un quarto periodo nel quale le due sfidanti si fronteggiano in un entusiasmante duello punto a punto fino al gol del 14-14 griffato da Sleeking. Si arriva così ai tiri di rigore e nella serie decisiva diventa determinante la parata a due mani con cui Terre blocca il rigore della numero tre avversarie consegnando così il match point a Maica Garcia che trasforma con glaciale freddezza la conclusione che scatena la festa delle spagnole.