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Esistono momenti nella vita di uno sportivo nei quali cambiare diventa essenziale per poter continuare a crescere. Deve, presumibilmente, essere stato questo il ragionamento principale che ha spinto Davide Occhione a lasciare il Telimar e a scegliere di accettare l’offerta della BPER Rari Nantes Savona. L’universale, classe 2002, svela i motivi della sua scelta, racconta i retroscena dell’incontro con Alberto Angelini e non nasconde l’emozione per il debutto assoluto in Champions, la massima vetrina a cui un giocatore di club possa aspirare. Il giudice supremo sarà il campo ma l’accoppiata finale scudetto-finale di Euro Cup potrebbe già rappresentare un risultato più che soddisfacente.

 

Quali sono i motivi che ti hanno spinto ad accettare l’offerta della BPER Rari Nantes Savona?
I motivi per cui ho deciso di accettare l’offerta della Rari Nantes Savona sono diversi; innanzitutto la stima che nutro per l’allenatore Angelini, poi perché all’interno del gruppo avrei ritrovato tanti amici e perché avevo la possibilità di approdare in uno dei club più prestigiosi d’Italia. 

 

Se devi riassumere la tua esperienza in calottina Telimar con tre immagini quali scegli?
Innanzitutto sceglierei la promozione in A1, poi Il terzo posto in coppa Italia, e, anche se doloroso come ricordo, la finale di coppa Len persa a Sabadell. 

 

Che cosa ti ha detto mister Angelini quando vi siete incontrati per la prima volta?
Con il mister avevamo già avuto modo di conoscerci durante il mondiale U20 a Praga. Mi ha detto sin da subito su quali elementi dovevo lavorare e mi ha aiutato molto a inserirmi in questa nuova realtà. 

 

Che tipo di emozione rappresenta potersi cimentare per la prima volta con la grande vetrina della Champions League?
Rapportarsi coi migliori giocatori d’Europa sarà per me un’esperienza eccezionale e di grande crescita. Non vedo l’ora di poter calcare il palcoscenico della Champions League, non potrei essere più carico, aspetto con ansia di vedere la piscina di Savona piena di tifosi pronti ad affrontare queste emozioni con noi.

 

Quale salto di qualità chiedi a te stesso per calarti al meglio nella nuova dimensione?
Come ho detto in precedenza, con il mister abbiamo individuato subito i miei punti deboli e sin dal primo giorno stiamo lavorando duramente per migliorare. Spero di riuscire a potenziarmi sempre più dal punto di vista fisico.

 

Manca meno di un mese all’inizio della stagione. A che punto è arrivato il lavoro di preparazione della squadra?
Stiamo lavorando duramente dal primo giorno, c’è il massimo impegno da parte di tutti noi. Penso che siamo ad un buon livello fisico, stiamo ora iniziando a lavorare più nello specifico dal punto di vista tattico. Ancora abbiamo due settimane piene per creare sempre più sinergia di gruppo. 

 

Se ad oggi ti garantissero l’accoppiata finale scudetto-Final Four Euro Cup ci metteresti la firma?
Assolutamente sì, ma al momento penso a fare la mia prima esperienza in Champions. Vedremo cosa ci riserverà il futuro.