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Occhiello tira un sospiro di sollievo: "Covid sconfitto, ma che paura"

  Pubblicato il 30 Nov 2120  14:23
E' sempre stato molto meticoloso nel preparare al meglio una partita di pallanuoto attraverso l'analisi dettagliata delle formazioni che andava ad affrontare.
Stavolta, però, Mauro Occhiello, allenatore dell'Acquachiara, ha affrontato un avversario ostico, senza conoscerne apparentemente punti di forza e punti di debolezza.
 
"Mi sento di condividere con il mondo sportivo di cui faccio parte la mia gioia nell'aver sconfitto questo brutto virus chiamato Covid-19", gioisce il tecnico napoletano vincitore della LEN Eurocup nel 2015.
 
Un percorso che lo ha debilitato fisicamente e psicologicamente dal quale, però, è uscito anche stavolta vincitore. 
"Il 9 Novembre, per l'esattezza, mi è salita la febbre alta (38,5°) e nonostante i sintomi, il risultato del primo tampone era negativo.
Pensavo, allora, fosse una comune influenza ma poco dopo anche a mia moglie è salita la febbre ed il sabato successivo è risultata positiva al Coronavirus. Stesso in giornata, per scrupolo personale, ho provveduto ad eseguire un nuovo tampone risultato, a quel punto, positivo. Stesso esito anche per mio figlio Manuel".
 
Come è stata vissuta la malattia?
"Con grande tensione e preoccupazione. Mi ha debilitato fisicamente ma anche mentalmente e di certo i mass media non mi rassicuravano, vista anche la situazione che viviamo in Campania. E' una malattia subdola per la quale non riesci a risalire a come si è presa e chi l'ha trasmessa. Sono sempre stato scrupoloso nell'indossare i dispositivi di sicurezza e nel prendere tutte le precauzioni possibili ma nonostante tutto sono stato contagiato. Non si scherza con questo virus e voglio dirlo ai tanti ragazzi, fate molta attenzione".
 
Una partita vinta grazie all'apporto di un fuoriclasse assoluto, per dirla in termini sportivi...
"Desidero ringraziare il mio medico curante, il Dott. Michele Calandriello, ma un ringrazimento speciale voglio dedicarlo al fuoriclasse di cui parlavi, il Dott. Roberto Parrella, direttore del dipartimento di malattie infettive a indirizzo respiratorio presso l' ospedale Cotugno di Napoli. Roberto è un grande amico: quando ero al Posillipo ho allenato i suoi splendidi figli, Jacopo e Pierpaolo. Nonostante fosse in prima linea nel proprio presidio ospedaliero, a combattere nell'inferno del Covid-19, è sempre stato di una disponibilità unica facendomi sentire la sua presenza e vicinanza, con messaggi e telefonate. Già prima di questo episodio ero ben consapevole della sua signorilità e della sua sensibilità e questo brutto episodio che ho vissuto non ha fatto altro che confermare quanto già pensavo. Lo considero un angelo":
 
Adesso, però, si volta pagina mettendosi alle spalle questo incidente di percorso e guardando avanti...
"Sempre. Spero che si acceleri sulla distribuzione dei vaccini perchè davvero non se ne può più. Per quanto riguarda la pallanuoto le difficoltà le conosciuamo tutti: impianti chiusi, pericolosità dei contagi, isolamenti vari...diventa tutto piu complicato. Mi auguro che si torni in fretta alla normalità".

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