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Muri Antichi-Telimar 7-6

  Pubblicato il 09 Apr 2016  14:44
(2-1, 1-0, 1-3, 3-2)
Famila Muri Antichi: Vittoria, Scebba 2, Scuderi, Marchese, Barbaric 1, Reina, Scirè, Zappalà 1, Cassone, Indelicato 1, Paratore 2, Muscuso, Mannino. All. Maugeri.
Telimar Palermo: Serrentino, Di Patti R., Galioto, Di Patti F. 1 (rig.), Lo Dico, D’Aleo, Trebino 2, Geloso, Lo Cascio 2, Calabrese 1, Fabiano, Giliberti, Sansone. All. Quartuccio.
Arbitri: Bianco e Cirillo.
Superiorità numeriche: Muri Antichi 3/7, Telimar 1/6 più un rig. realizzato.
Note: iuscito per limite di falli Cassone (MA) nel quarto tempo.
 
IL COMUNICATO DELLA FAMILA MURI ANTICHI
Una vittoria che profuma di salvezza quella della Famila Muri Antichi che vince il derby contro il Telimar Palermo e ipoteca a sei giornate dalla fine la salvezza. Dopo le due sconfitte consecutive la Famila, come spesso accaduto in questa stagione, ha tirato fuori il meglio nelle sfide probanti, come lo è senza dubbio quella contro il Telimar e con grande determinazione ha portato a casa i tre punti meritatamente. Una vittoria frutto di un grande spirito di abnegazione e sacrificio, soprattutto in difesa, con Maugeri grande stratega che ha saputo imbrigliare al meglio le bocche di fuoco avversarie. La gara si era messa subito sui binari giusti per i Muri Antichi, che colpivano con Scebba e Barbaric con in mezzo il gol di Lo Cascio per il 2-1 del primo tempo. Due gol in superiorità di Paratore tra secondo e terzo tempo portano la Famila sul massimo vantaggio di 4-1, ma il pericolo, contro una squadra del calibro del Telimar è sempre dietro l’angolo. Calabrese dalla distanza, Di Patti su rigore e Trebino, lasciato colpevolmente solo, approfittano di alcuni errori della formazione etnea per riaprire completamente la gara impattando sul 4 pari. Ad inizio quarto parziale ancora Trebino realizza il gol inaspettato del sorpasso Telimar, ed è qui che la Famila ha saputo reagire alla grande, senza mai perdere lucidità. Scebba intercetta un passaggio e vola in contropiede per ristabilire la parità (5-5), poi Indelicato con l’uomo in più e ancora Zappalà in contropiede (segno di una condizione fisica super), portano la Famila sul rassicurante 7-5 a poco più di due minuti dalla fine. Per le statistiche il gol finale di Lo Cascio nell’unica superiorità (rigore escluso) realizzata dalla squadra palermitana.
“Quando si vince un derby, per di più con un solo gol di scarto – dichiara Spinnicchia – c’è poco da commentare a livello tecnico. Non li battevamo da tanto tempo, per noi questa vittoria ci dà grande impulso per il nostro obiettivo che è la salvezza. Non ho mai visto in difficoltà i miei ragazzi, anche quando siamo andati sotto la squadra ha dimostrato di esserci. Sono molto contento per i ragazzi, hanno lavorato alla grande dopo aver recuperato numerosi acciacchi. Era il momento giusto per accelerare e lo abbiamo fatto, adesso speriamo di divertirci sempre di più”.
“Vittoria di fondamentale importanza – afferma Mauro Maugeri – frutto di un grande lavoro difensivo sia a uomini pari che in inferiorità. Abbiamo messo in difficoltà i loro uomini migliori, in attacco abbiamo girato meglio, tanti contropiedi e molte palle intercettate. I ragazzi hanno dimostrato un’ottima condizione. La prossima partita contro la Nuoto Catania sarà una gara difficile, ma ci arriviamo senza troppo stress psicologico dopo questa vittoria, ma consapevoli di aver fatto un ottimo lavoro fino ad ora”.
Davide Caltabiano
 
IL COMUNICATO DEL TELIMAR PALERMO
Nulla da fare per il TeLiMar, che cade alla Piscina di Via Zurria a Catania. Nella quinta giornata del girone di ritorno del Campionato Nazionale di Pallanuoto Maschile di Serie A2 Sud vincono i cugini dei Muri Antichi per 7-6. Una partita incolore, con molti errori in fase di attacco da entrambe le parti. Il sette dell’Addaura con questa seconda sconfitta consecutiva resta fermo a quota 23 punti, con il match contro l’Arechi ancora da recuperare.
Passano in vantaggio i padroni di casa con Scebba, che segna la rete dell’1-0 in controfuga a 5’29 dal termine del primo quarto di gioco. Il TeLiMar reagisce subito con Lo Cascio per il pareggio che arriva con una potente girata dal centro. A 4’00, però, Barbaric con un tiro da fuori porta sul 2-1 i Muri Antichi. I catanesi allungano con Paratore in superiorità numerica e il secondo parziale si chiude sul 3-1.
Nella seconda metà del match il TeLiMar, dopo aver subito anche la quarta rete, di nuovo da Paratore su uomo in più, prova a scuotersi e va a segno con Calabrese a 5’42 dal termine del terzo parziale. I ragazzi allenati da Ivano Quartuccio sfruttano anche un rigore, per fallo di Zappalà, che viene trasformato dal Capitano Fabrizio Di Patti per il 4-3 a 4’34. Il terzo tempo si chiude con il pareggio agguantato dagli ospiti con un potente tiro in diagonale di Trebino per il 4-4.
A due minuti dall’inizio dell’ultimo quarto di gioco, il sorpasso: è di nuovo Trebino che, in controfuga, accende le speranze del TeLiMar segnando la rete del 4-5, ma prima Scebba, a 4’50, poi Indelicato in superiorità a 3’48 riportano i Muri Antichi sopra di un gol. I catanesi allungano per il 7-5 con Zappalà che segna in controfuga a 2’40. A nulla può la rete di Lo Cascio a 30” dalla sirena finale, se non a chiudere il match sul definitivo 7-6.
Il Direttore Sportivo Lino Mesi: “E’ stata una brutta partita, di livello modesto, che è stata vinta dalla squadra che ha sbagliato meno. Noi abbiamo sbagliato moltissimo in attacco e continuiamo a subire qualunque schema difensivo degli avversari. Non riusciamo a imbastire un gioco pulito fino alla fine dei 30”, cercando di servire il centroboa con soluzioni che sono lontanissime da quello che viene chiesto dall’allenatore. La percentuale dell’uomo in più continua ad essere pessima, 1/6, come settimana scorsa. Mettendo insieme tutte queste cose, nonostante in difesa si continuino a prendere pochi gol, se non si fa una rete in più dell’avversario è chiaro che non si può vincere. Una brutta prova, in definitiva, che ci ridimensiona e ci obbliga a tornare ad essere umili e a perseguire quei punti che ancora ci mancano per la salvezza”.
Alessia Anselmo

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