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Archiviata la giornata di riposo e il palpitante successo allo sprint ottenuto contro l’Olanda nei quarti è il momento di tornare in acqua per continuare a sognare. Nell’incontro valevole per la seconda semifinale del campionato mondiale di categoria l’Italia Under 18 femminile affronta a Belgrado gli Stati Uniti, reduci, a loro volta, dalla vittoria contro la Spagna. Dura poco meno di un tempo la resistenza delle azzurrine che, pur sostenute da una più che buona percentuale di realizzazione in superiorità numerica, cedono nettamente al cospetto della formazione a stelle e strisce che s’impone con il punteggio di 18-9 e guadagna, con pieno merito, il pass per la finalissima di domani contro la Grecia che nella prima semifinale ha piegato di misura l’Ungheria superandola per 10-9. La truppa allenata da Giacomo Grassi si confronterà invece nuovamente contro le magiare nel match che assegna il gradino più basso del podio. Il sette in calottina bianca inizia bene il match, tiene testa alle statunitensi e si porta anche due volte in vantaggio capitalizzando nel migliore dei modi le prime tre opportunità in superiorità numerica. La girata con cui Papi, in uscita dal palo, timbra il provvisorio 3-2 rappresenta però una sorta di canto del cigno per le ambizioni italiane perché lascia spazio al primo devastante break, un roboante 5-0, con cui le americane indirizzano inesorabilmente la contesa chiudendo il primo quarto sul 7- 3 a proprio favore.  Il mini Setterosa incassa il colpo ma non getta la spugna e produce il massimo sforzo per provare a rientrare portandosi, al rientro dall’intervallo lungo, sul -3 grazie alla bordata dalla distanza della De March ma il collettivo in calottina scura dimostra, con i fatti, di avere qualcosa in più e chiude definitivamente i conti piazzando un secondo 5-0 che ammazza definitivamente l’incontro fissando lo score sul 14-6. Prioritario ora resettare gli errori commessi questa sera ma soprattutto recuperare le energie sia mentali che fisiche per la partita di domani contro le ungheresi nel tentativo di portare a casa la medaglia di bronzo.
 
Credits: Slobodan Sandic/ Serbian Waterpolo Federation