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Mondiali U20: Novara doma la Croazia, Italia sul podio (9-6)

  Pubblicato il 20 Dic 2019  23:07
TUTTE LE PARTITE DEI MONDIALI, COMPRESE QUELLE DEGLI AZZURRI, IN DIRETTA STREAMING A PAGAMENTO SU
 
Finali - Venerdì 20 dicembre (gli orari sono italiani)
 

1-2 posto

SERBIA-GRECIA 4-6 (0-2, 1-1, 0-0, 3-3)
Serbia: Gavrilovic, Brankovic 1, Barac, Nesic, Stanojevic 1, Mitrovic, Vucinic, Cvetkovic 1, Martinovic, Sulc, Pijevancic, Radovic 1, Misovic. All. Stevanovic.
Grecia: Dalmaras, Kalogeropoulos, Alafragkis 2, Gkiouvetsis 2, Nikolaidis 1, Papanastasiou, Kakaris 1, Rompopoulos, Papageorgiou, Diplaros, Chalyvopoulos, Goniotakis, Mitrakis. All. Karamanis.
Arbitri: Gomez D. (Esp) e Zwart (Ned).
Superiorità numeriche: Serbia 3/14, Grecia 2/8 + 1 rig.

3-4 posto

ITALIA-CROAZIA 9-6 (1-0, 2-3, 3-1, 3-2)
Italia: Di Donna, Di Martire M. 1, Ferrero, Antonucci, Narciso 1, Di Martire G., Guidi M. 1, Novara E. 3, Mezzarobba  3 (2 rig.), Tozzi, Spione, Tartaro, De Michelis. All. Silipo.
Croazia: Jurlina, Malenica, Krekovic 1, Vrdoljak 1, Bajic 1, Krzic, Solje, Herceg 1, Penava 2, Biljaka, Zuvela, Paparic, Sunara. All. Krekovic.
Arbitri: Boudramis (Gre) e Sadekov (Rus).
Superiorità numeriche: Italia 4/16 +2/3 rig., Croazia 3/13 + 0/2 rig.
Note: nel primo tempo De Michelis (I) para un rigore a Penava, nel secondo tempo Jurlina (C) para un rigore a Novara.
KUWAIT CITY - Sale sul podio il giovane Settebello di Carlo Silipo chiudendo il suo Mondiale con la medaglia di bronzo. Si poteva fare di più? Forse, se gli azzurri fossero stati più precisi in fase di conclusione nella semifinale contro la Serbia, ma nel complesso il bilancio deve essere considerato positivo.
Anche contro la Croazia gli azzurri non hanno brillato in fase di conclusione (9 su 28 al tiro). Hanno sbagliato un rigore, 12 delle 16 superiorità conquistate e anche qualche gol che sembrava già fatto. Se oggi al posto della Croazia ci fosse stata una squadra più attrezzata in fase offensiva, probabilmente l'Italia questa gara l'avrebbe persa, ma la legittimità del successo azzurro è fuori discussione. Successo meritato, considerato anche che due delle sei reti croate sono arrivate grazie a sfortunate deviazioni: la prima di Tozzi (1-1), la seconda di De Michelis (2-3), che col braccio ha ribattuto in rete un pallone respinto dalla traversa.
La medaglia di bronzo conquistata è merito di tutti, staff compreso ovviamente, ma sicuramente ha la faccia di Ettore Novara: oltre ad essere stato il migliore degli azzurri nell'intero arco del torneo, oggi ha messo a segno nel momento più delicato dell'incontro due gol a uomini pari, entrambi dal centro, che in questo tipo di gare molto fisiche, quasi sempre decise dall'uomo in più, hanno fatto la differenza: la rete del 4-4 all'inizio della terza frazione, che ha stoppato la Croazia nel suo momento migliore, e quella del successivo vantaggio azzurro (5-4). Lo stesso centro del Savona, poi, ha provocato l'importantissimo rigore che ha permesso agli azzurri di andare all'ultimo intervallo in vantaggio di due gol (6-4).
E' proprio nel quarto tempo che l'Italia ha dimostrato maggiormente di meritare il bronzo. Su punteggio di 6-5, nel tourbillon di superiorità fischiate dagli arbitri, gli azzurri per ben quattro volte hanno impedito ai biancorossi di Krekovic di pervenire al pareggio con l'uomo in più e sono stati premiati da un altro gol importantissimo a uomini pari, quello del 7-5 realizzato da Narciso. Subito dopo è arrivato il 7-6 biancorosso di Penava in superiorità, ma ancora Novara (stavolta con l'uomo in più) su passaggio di Guidi ha messo alle spalle del bravissimo Jurlina (determinante con le sue parate nei primi due tempi) il pallone che ha depositato in cassaforte (8-6) la medaglia di bronzo. Di Mezzarobba (buono anche il suo Mondiale) l'ultimo gol azzurro in Kuwait, realizzato su tiro di rigore.

5-6 posto
MONTENEGRO-SPAGNA 8-14
 
7-8 posto
GIAPPONE-STATI UNITI 14-19
 
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Semifinali - Giovedì 19 dicembre
 
1-4 posto
 
SERBIA-ITALIA 9-7 (1-0, 2-2, 3-2, 3-3)
Serbia: Gavrilovic, Brankovic, Barac, Nesic, Stanojevic 1, Mitrovic, Vucinic 2, Cvetkovic 1, Martinovic 1, Sulc 3, Pijevancic, Radovic 1, Misovic. All. Stevanovic.
Italia: Di Donna, Di Martire M. 1 rig., Ferrero, Antonucci, Narciso, Di Martire G., Guidi M, Novara E. 3, Mezzarobba 1, Tozzi, Spione 2, Tartaro, De Michelis. All. Silipo.
Arbitri: Gomez (Esp) e Sadekov (Rus).
Superiorità numeriche: Serbia 5/8, Italia 3/11 +1 rig.
KUWAIT CITY - Una grande Serbia (l'unica squadra imbattuta del Mondiale assieme alla Grecia) conferma tutto il suo valore contro gli azzurri e ci chiude in faccia le porte della finale per l'oro. Il Settebello domani lotterà per il bronzo (alle 14.30, ora italiana) contro la Croazia. Avversaria più che rispettabile, ma alla portata di Guidi e compagni.
Nulla da eccepire sul successo dei nostri avversari, sempre avanti, a cominciare dal 3-0 iniziale. In fase di conclusione sono stati più freddi, soprattutto con l'uomo in più. Le cifre parlano chiaro: a due minuti dal termine, sul punteggio di 9-6, la Serbia vantava un 5 su 6 contro il 3 su 11 degli azzurri, che al tiro globale hanno fatto registrare un modesto 7 su 30.
Eppure, nonostante ciò, il giovane Settebello ha dato l'impressione di potercela fare in apertura di quarta frazione, quando cioè con una splendida beduina Spione ha portato gli azzurri ad una sola lunghezza dagli avversari (6-5). Ma Sulc, che ha segnato gli ultimi tre gol della Serbia, ha subito annullato la possibile svolta realizzando l'uomo in più del nuovo +2 (7-5) per la squadra di Stevanovic. E qui c'è stato un altro episodio sfavorevole determinante: l'Italia si è mangiata il gol del possibile 7-6 con Gianpiero Di Martire e ha preso subito dopo quello dell'8-5. Una mazzata.
La fiammella della speranza azzurra si è riaccesa grazie ad Ettore Novara, che ha trasformato un uomo in più, ma a due minuti dal termine Sulc ha messo la parola fine al'incontro (9-6) con un "alzo e tiro" che non ha dato scampo a De Michelis, il migliore degli azzurri assieme ai due centri Novara e Spione. Inutile ma emblematica la rete del definitivo 9-7 realizzata da Mezzarobba con un gran tiro da fuori: in tutta la gara è stata l'unica realizzazione azzurra dal perimetro.
 
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Quarti di finale - Mercoledì 18 dicembre

ITALIA-GIAPPONE 17-5 (5-2, 5-2, 3-0, 4-1)
Italia: Di Donna, Di Martire M. 2, Ferrero, Antonucci, Narciso, Di Martire G., Guidi M 1., Novara E. 8, Mezzarobba 3, Tozzi, Spione 2, Tartaro 1, De Michelis. All. Silipo.
Giappone: Shinto, Suzuki, Kobayashi 1, Yamada, Tsuta 1, Aoyama, Hizume 1, Takahashi,  Miyazawa, Inaba 2, Maita 1, Watanabe, Tani. All. Nakashima.
Arbitri: Boudramis (Gre) e Radicevic (Cro).
Superiorità numeriche: Italia 3/3, Giappone 1/4 +3 rigori (due sbagliati, uno parato da De Michelis).

KUWAIT CITY - Italia in semifinale senza problemi. E per due principali motivi: 1) gioca benissimo; 2) ha di fronte un Giappone che gioca a viso aperto, senza tatticismi.
Si gioca a pallanuoto, pochissimi i fischi, e ovviamente in questi casi ha la meglio (e nettamente) la squadra più forte sul piano tecnico e tattico. Ovvero quella di Silipo, che fa suo l'incontro già al termine delle prime due frazioni di gioco (10-4) caratterizzate dal numero 5. Cinque gol azzurri per tempo, cinque gol dell'incontenibile Ettore Novara, che maramaldeggia al centro godendo dei grandi spazi concessi dalla difesa nipponica, fragile anche nell'uno contro uno. Cinque reti una più bella dell'altra, soprattutto quella che in beduina chiude una perfetta triangolazione azzurra. Al +6 del giovane Settebello contribuiscono la doppietta di Mezzarobba, che segna il suo secondo gol con una palombella con la mano sinistra lui che mancino non è, Spione (è suo il primo gol azzurro, in contropiede), Tartaro e Guidi che fa centro con un missile da posizione 3. Dieci gol azzurri a uomini pari, molti dei quali in controfuga, e due rigori sbagliati dalla Cina: il primo spedito sul palo, il secondo parato da De Michelis a Inaba in un momento importante: se la stella nipponica avesse fatto centro, il Giappone sarebbe andato a -2 e invece si è trovato a +4 (8-4) subito dopo per... colpa di Ettore Novara.
L'immagine di De Michelis che abbraccia il pallone al termine della seconda frazione è la fotografia di una partita saldamente nelle mani della squadra di Silipo, che nelle altre due frazioni allunga ulteriormente fino al 17-5 finale. Novara raggiunge quota 8 gol, se fossimo nel calcio si dovrebbe portare a casa quasi tre palloni.
 
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FASE PRELIMINARE
Classifica finale girone A: Serbia 8; Croazia 6; Giappone 4; Cina 2; Sudafrica 0
Classifica finale girone B: Spagna 8; Ungheria 6; Canada 4; Russia 2; Egitto 0
Classifica finale girone C: Italia 7; Usa 6; Montenegro 5; Iran 2; Kuwait 0
Classifica finale girone D: Grecia 8; Australia 6; Nuova Zelanda 4; Brasile 2; Uzbekistan 0
REGOLAMENTO: prime classificate di ogni girone (in neretto) direttamente ai quarti di finale, seconde e terze agli ottavi.
 
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Quinta giornata - Lunedì 15 dicembre
ITALIA-KUWAIT 18-7 (3-2, 6-2, 5-2, 4-1)
Italia: Di Donna, Di Martire M. 2, Ferrero 2, Antonucci, Narciso 2, Di Martire G., Guidi M., Novara E. 2, Mezzarobba 4, Tozzi 3, Spione 1, Tartaro 2, De Michelis. All. Silipo.
Kuwait: Almotar, Jasem 1, Alotaibi 1, Hasan Al., Alwazan, Almajadi 2, Hasan Ab., Dashti M. 1, Dashti H. 1, Alhammad 1, Ashkanani, Alfaressi, Alsultan. All. Markoglou.
KUWAIT CITY - Tutto secondo le previsioni: l'Italia batte i padroni di casa, scavaca gli Stati Uniti in classifica e arriva prima nel girone. La leadership significa anche qualificazione diretta ai quarti di finale senza passare per gli ottavi. Domani giornata di riposo, dunque, per il giovane Settebello che giovedì affronterà nei quarti di finale la vincente dell'ottavo Giappone-Australia. Per come è cresciuto il Giappone a tutti i livelli, decisamente meglio incontrare l'Australia. Il Giappone, che stamattina ha perso 14-12 contro la Croazia dopo essere stato avanti 9-12 alla fine del terzo tempo, oltre a un collettivo di tutto rispetto vanta giocatori come Inaba (lo voleva Bovo per il suo Brescia) che finora in questo torneo ha reaizzato la bellezza di 20 gol.
Poco o nulla da dire sulla gara con il Kuwait. Nel primo tempo gli azzurri si mangiano gol in quantità industriale e addirittura vanno sotto due volte (0-1, 1-2). Due reti gemelle di Tartaro in controfuga danno vita poi al primo break (4-2) del giovane Settebello, che progressivamente allunga senza mai forzare. Da segnalare le prime reti mondiali (tre in una volta sola) di Vincenzo Tozzi. Tra i pali azzurri ha giocato per tutta la gara Di Donna.
 
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Quarta giornata - Domenica 15 dicembre
 
MONTENEGRO-ITALIA 12-12 (1-4, 3-1, 4-3, 4-4)
Montenegro: Durovic, Vuskovic 3, Cetkovic 2, Vucurovic, Macic, Radovic 1, Murisic, Mijuskovic 4, Perkovic 1, Draskovic, Matkovic, Franeta 1, Isljamovic. All. Uskokovic.
Italia: Di Donna, Di Martire M. 2, Ferrero 2, Antonucci, Narciso 1, Di Martire G., Guidi M., Novara E. 1, Mezzarobba 2, Tozzi, Spione 2, Tartaro, De Michelis. All. Silipo
Arbitri: Gomez (Esp) e Zwart (Ned).
Superiorità numeriche: Montenegro 7/15, Italia 8/16.
Rigori: Montenegro 1/1, Italia 1/1.
KUWAIT CITY - Missione compiuta: l'Italia vince il girone e approda direttamente ai quarti di finale. E' impensabile, infatti, che gli azzurri di Silipo domani possano perdere contro i padroni di casa del Kuwait nell'ultima partita della fase preliminare.
Contro il Montenegro, per arrivare primi nel girone, agli azzurri bastava anche una sconfitta con 4 gol di scarto. Ma l'Italia, senza fare calcoli, ha giocato per vincere e ne è uscito fuori - al termine di una vera e propria battaglia - un pareggio che al giovane Settebello va stretto, considerato che è stato quasi sempre avanti, anche di quattro lunghezze (1-5, gol di Guidi in superiorità). Il Montenegro a questo punto, pur dovendo recuperare la bellezza di 9 reti agli azzurri per strappare loro la leadership, non si è arreso, si è riportato nella scia dell'Italia (4-5) e da quel momento è cominciato un lungo, esaltante inseguimento: da una parte i montenegrini che davano l'anima per recuperare, dall'altra gli azzurri che non mollavano di un metro, pronti a replicare colpo su colpo, protetti tra i pali da un De Michelis semplicemente mostruoso. Indescrivibile quello che ha parato, a uomini pari e in inferiorità. Eccezionali soprattutto due interventi su Cetkovic, in particolare il secondo: il portiere azzurro ha tolto letteralmente il pallone dalla porta, anche se poi gli arbitri hanno assegnato uguamente il gol al Montenegro (la palla forse non era entrata del tutto).
Le parate di De Michelis sono state fondamentali perchè hanno ritardato l'aggancio e il sorpasso del Montenegro, che è arrivato a cinque minuti dalla fine (11-10) con un penalty trasformato da Mijuskovic. Determinante anche la freddezza degli azzurri in attacco in un momento così delicato, perchè cinque minuti nella pallanuoto sono tanti: è stato Ferrero, in superiorità, a restituire il pareggio (11-11) alla squadra di Silipo, che è andata nuovamente sotto (11-12) per mano di Vuskovic con l'uomo in più a un minuto e mezzo dal termine. Ma, pur essendo la leadership ormai a sicuro, il giovane Settebello non ha voluto concedere agli avversari nemmeno la vittoria di misura: di Mezzarobba, in superiorità, la rete del definitivo 12-12 a 50" dal termine. Un pareggio importante, un gara che per il coefficiente di difficoltà che ha espresso risulterà utilissima agli azzurri per preparasi al meglio per le battaglie decisive.
 
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Terza giornata - Sabato 14 dicembre

ITALIA-IRAN 16-4 (4-1, 2-0, 6-2, 4-1)
Italia: Di Donna, Di Martire M. 2 rig., Ferrero 1, Antonucci, Narciso 1, Di Martire G. 1, Guidi 2 (1 rig.), Novara E., Mezzarobba 3, Tozzi, Spione 3, Tartaro 3, De Michelis.
Iran: Bayat, Aghaei 2 (1 rig.), Pourang, Ghareh 1, Lalehsiahpirani, Hassany Mohammadamin 1, Barzegarisharifabad, Fatehi, Jalilipour, Moradinoghondar, Lotfi, Khosor, Hassany, Mohammad. All. Majid.
Arbitri: La Marque (Rsa) e Vogel (Hun).
Superiorità numeriche: Italia 4/6, Iran 2/5.
Rigori: Italia 2/2, Iran 1/1.
KUWAIT CITY - Premessa: l'Italia della pallanuoto, a tutti i livelli, non è incline a maramaldeggiare sulle squadre nettamente inferiori. E non è abituata nemmero a fare calcoli per un'eventuale differenza reti. Si spiegano così i soli 12 gol di scarto contro l'Iran, che sarebbero stati almeno il doppio qualora gli azzurri avessero premuto sull'acceleratore, cosa che mai hanno fatto durante questa partita, giocata in souplesse. Un buon allenamento, nulla di più, in vista della partita di domani con il Montenegro che deciderà il primo posto nel girone.
Tra pali oggi gioca sempre Di Donna, Silipo dà maggiore spazio anche a coloro che hanno giocato di meno contro gli Stati Uniti. Ovviamente non c'è mai partita, e allora scegliamo le realizzazioni più significative: il gol a porta vuota realizzato da Gianpiero Di Martire da centrocampo dopo un rinvio sbagliato del portiere iraniano, uno spasone di Spione su passaggio di Tozzi, il gol di Ferrero dal lato cattivo tra palo e portiere (vedi foto allegata) e soprattutto la rete realizzata da Mezzarobba dopo un dribbling sul fondo.
Scegliamo come miglior giocatore della gara Spione, seguito da Guidi. Tutto il terzo tempo è nel segno del centro della Roma Nuoto: prima ottiene e trasforma l'uomo in più, poi segna lo spasone, indi conquista un rigore trasformato da Di Martire e infine, dopo aver rubato palla nelle retrovie, consegna a Tartaro il pallone del primo dei suoi tre gol.
 
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Prima giornata - Giovedì 12 dicembre
 
USA-ITALIA 11-18 (3-5, 2-5, 1-3, 5-5)
Usa: Weinberg, Osborne, Vavic 3, Gruwell, Yuno, Zaan 1, Daube 3, Ehrhardt 2, McQuet, Molthen 1, Woodhead 1, Loth, Emden. All. Rodriguez.
Italia: Di Donna, Di Martire M. 2, Ferrero 2, Antonucci, Narciso 3, Di Martire G. 1, Guidi, Novara E. 3, Mezzarobba 2, Tozzi, Spione 3, Tartaro 2, De Michelis.
Superiorità numeriche: Usa 2/9, Italia 10/13.
Rigori: Usa 2/2, Italia 0/0
KUWAIT CITY - Il risultato finale potrebbe indurre a pensare che gli Stati Uniti non abbiano una squadra competitiva. Tutt'altro. E' l'Italia che ha giocato una partita praticamente perfetta debuttando nel migliore dei modi ai Mondiali. Attenti e reattivi in difesa e protetti da un De Michelis bravissimo soprattutto nelle situazioni d'inferiorità, gli azzurri in attacco hanno giocato una gara eccellente sia contro la difesa schierata sia con l'uomo in più (10 su 13!). Al resto ha pensato Spione, rebus irrisolvibile al centro per la difesa statunitense e top scorer del match con una tripletta assieme a Narciso ed Ettore Novara.
Il bombardimento al perimetro degli azzurri comincia subito con Ferrero, forse il migliore degli azzurri, anche se oggi non è facile fare graduatorie di merito. Il giocatore dell'Ortigia lascia partire un gran tiro da posizione 2 che sblocca il risultato dopo soli 25". De Michelis sventa tre superiorità numeriche consecutive a stelle e strisce, capitola a uomini pari prendendo gol dal lato cattivo (Molthen), ma il giovane Settebello di Silipo ci mette pochissimo a ritornare avanti (1-2) con il secondo gol di Ferrero (superiorità), che fa da prologo a due altre splendide realizzazioni azzurre: le firme sono di Massimo Di Martire (gran tiro da posizione 4) e di Spione dal centro. L'attaccante della Roma Nuoto conquista anche la superiorità che porta al gol (dal palo) Narciso in un primo tempo (3-5) positivo non solo per gli azzurri, anche sul piano dello spettacolo.
Ne secondo tempo l'Italia comincia a "doppiare" gli avversari (3-6) con una conclusione di Tartaro tra palo e portiere in superiorità. Il 3-6 diventa 4-8 grazie a Spione, con una deviazione al volo sotto porta (forse il gol più bello della giornata), poi 5-10 per mano di Massimo Di Martire, che trasforma un'altra superiorità. E' per l'Italia, sul piano del gioco, il momento top in una gara giocata complessivamente su altissimi livelli.
Anche nella terza frazione gli azzurri continuano a "doppiare" gli avversari (6-12) con il primo gol di Mezzarobba, che precede un'altra eccellente realizzazione dal centro: da Ferrero ad Ettore Novara, che si gira e mette il pallone alle spalle di Weinberg. E' il primo dei tre gol dell'attaccante del Savona. Gli stati Uniti provano a rientrare in partita (8-12), ma il giovane Settebello non è disposto a fare sconti e allunga nuovamente fino a chiudere con un meritato +7 (11-18). A fine gara Francesco De Michelis viene eletto miglior giocatore della gara, ma - ripetiamo - la scelta tra gli azzurri era davvero complicata.
 
 
I VOSTRI COMMENTI
 
Complimenti a tutti i ragazzi e ai Mister, un bronzo mondiale è sempre un gran risultato! Sono d'accordo con Corcione, perdere con la Serbia ci può stare, vincere bene con la Croazia è un ottimo risultato. Una partita su 5/6 la sbagli sempre, peccato capiti in semifinale. Però Novara e Mezzarobba sono tanta robba! Complimenti a Silipo. Ma anche a tutti i Mister dei club e in particolare a Angelini e Bettini che nei loro club stanno facendo crescere questi due gran bei giocatori
Soddisfatto
 
Gentilissimo Signor Corcione, forse non mi sono espresso bene. l'Italia ha fatto una vittoria con gli USA alla prima partita che storicamente non sono mai stati questi avversari imbattibili, né tanto meno in questo mondiale..... dopo di che l'altro match impegnativo era con il Montenegro che avrebbe dovuto vincere di 4 gol di scarto per passare primo e nella rosa mancano i migliori giocatori perché impegnati con la Nazionale Assoluta e abbiamo pareggiato. Poi, mi consenta di non essere d'accordo con lei che dice che in questi tornei non ci sono partite facili, invece nel mondiale purtroppo si, basta che lei guardi i tabellini delle partite dei gironi che lei ha riportato..... nel girone dell'Italia ad esempio Iran e Kuwait...... e non modica che non é facile contro queste nazioni. Poi nei quarti di finale il Giappone un altro avversario pressoché modesto. Purtroppo e dico purtroppo, perché non é un vanto per la pallanuoto.......é più facile vincere un Mondiale che un Europeo. Ad ogni modo per gli elementi della formazione e per il cammino che ha avuto l'Italia di Silipo doveva arrivare minimo in finale. Ora quasi certamente contro una modestissima Croazia e che stata sconfitta con 10 gol di scarto con la Grecia in semifinale arriverà il bronzo che verrà esaltato come un oro. Questo é il mio modesto parere
Martino
 
Una delusione l'Italia under 20. Hanno disputato un torneo senza ostacoli dovuto allo scarso valore degli avversari affrontati. Sono approdati alla semifinale con il minimo sforzo. L'unica vera partita era questa semifinale e l'hanno fallita, con conclusione forzate da fuori e senza un gioco di squadra. Onore alla Serbia. Ma sono molto deluso.
Martino
RISPONDE MARIO CORCIONE: Scarso valore degli avversari affrontato? MI permetto di dissentire perchè l'Italia ha strapazzato gli Stati Uniti che per un soffio non hanno fatto fuori la Grecia finalista, hanno pareggiato contro il Montenegro che ha perso 10-9 nei quarti contro la Serbia e hanno demolito il Giappone che aveva perso 14-12 contro la Croazia. Certo, contro i serbi la squadra di Silipo non è stata all'altezza della situazione, ma finora il Mondiale è positivo. La finale per il terzo posto contro la Croazia darà il verdetto definitivo. In ogni caso, in questo tipo di manifestazioni le partite facili sono rarissime.
 
Ci sarà un motivo se i migliori nelle varie partite sono stati i centri? Oggi i giocatori sul perimetro volevano fare le stelle.....hanno tirato sempre anche quando potevano passare la palla. Bisogna anche dire che oggi il portiere della Serbia è stato supersonico.
Antonio Corsaro
 
 
 
 

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