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Mondiali U.18: Brutta Italia, addio bronzo, oro alla Croazia (ha diretto Rovida)

  Pubblicato il 03 Set 2116  22:16
Sabato 3 settembre - Finali
 
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1-2 posto
CROAZIA-MONTENEGRO 16-13 (2-2; 7-5; 2-4; 5-2) (ha arbitrato Alberto Rovida)

3-4 posto
UNGHERIA-ITALIA 12-8 (2-1; 2-1; 5-4; 3-2)
Italia: Nicosia, Baviera, Gavazzi, Navarra, Guidi, Maccioni 3, Piombo 1, Manzi, Novara, Di Martire 4, De Michelis. All. Pesci.
Ungheria: Leposa, Zerinvary, Baksa 1, Vadovics 4, Lukacs, Sugar, Fekete 2, Teleki, Nagy 2, Burian 3, Banyai. All. Horkai.
Arbitri: Colominas (Es) e Golikov (Rus).
Superiorità numeriche: Ungheria 4/5, Italia 2/6.
PODGORICA - L'Italia sceglie il momento meno opportuno per disputare la peggiore partita di questi Mondiali. Addio medaglia di bronzo: va meritatamente al collo degli ungheresi, che ci avevano battuto già nel girone preliminare. 
Cronaca. Brutto primo tempo degli azzurri, che chiudono la frazione con un insufficiente 1su 7 al tiro. In difesa ci pensa De Michelis, che oggi ha festeggiato il compleanno, a limitare i danni con un paio di ottimi interventi. I primi otto minuti di gioco si chiudono con l'Ungheria avanti 2-1, l'unica rete azzurra però è bellissima: la segna Maccioni catapultandosi a un metro dalla porta su un bel lancio dal lato cattivo.
Identica (1 su 7), e dunque ancora negativa, la percentuale in fase di conclusione degli azzurri nella seconda frazione. All'imprecisione in attacco (ma è molto bravo in un paio di occasioni il portiere magiaro) si aggiunge qualche ingenuità difensiva, come il contropiede finalizzato da Fekete che porta l'Ungheria avanti 4-1. Rimedia parzialmente Di Martire con il primo gol con l'uomo in più, ma anche qui la percentuale non è ottimale: l'Italia va al cambio di campo con un 1 su 4 in superiorità.
L'intervallo più lungo non produce sostanziali cambiamenti nell'andamento della gara e nel rendimento di un'Italia ancora nettamente al di sotto delle sue possibilità. Il giovane Settebello, in particolare, incassa ben 4 gol a uomini pari, alcuni dei quali sicuramente evitabili, e piomba a -4 dagli avversari (9-5). Ci pensa Di Martire con una gran botta in extremis (9-6) a mantenere accesa la fiammella azzurra della speranza.
La poca attenzione dell'Italia in difesa, però, fa sprofondare subito a -4 gli azzurri nella quarta frazione. Segna il solito Vadovics, con una beduina fortunosa ma evitabile. Rigore per gli azzurri, generoso esattamente quanto quello concesso all'Ungheria in precedenza, ma Maccioni se lo fa parare. Di Martire è l'ultimo ad arrendersi e con il suo quarto gol riporta gli azzurri a -3 (10-7), De Michelis dice no ad un paio di conclusioni magiare a botta sicura, ma l'Ungheria regge molto bene agli ultimi assalti azzurri e sale sul podio.
 
5-6 posto
GRECIA-SERBIA 19-22 (4-7; 5-5; 6-5; 4-5)

7-8 posto
AUSTRALIA-RUSSIA 8-9
(3-0; 5-3; 0-2; 0-4)
 

Venerdì 2 settembre - Semifinali

1-4 posto
MONTENEGRO-ITALIA 11-10 (4-3; 3-2; 2-3; 2-2)
Montenegro: Tesanovic, Franeta 1, Cetkovic 1, Savelic, Matkovic, Dragovic, Ukropina 3, Mijuskovic, Radovic 6, Banicevic, Krivokapic. All. Uskokovic.
Italia: Nicosia, Baviera 1, Gavazzi 1, Navarra 1, Guidi, Maccioni 2, Piombo 1, Manzi 3, Novara, Di Martire 1, De Michelis. All. Pesci.
Arbitri: Colominas (Esp) e Polychronopoulos (Gre).
Superiorità numeriche: Montenegro 2/5, Italia 2/10
PODGORICA - Per un soffio il giovane Settebello di Nando Pesci non ripete l'impresa riuscita nei quarti di finale contro la Serbia. Stavolta gli azzurri sono stati capaci di rimontare ben 4 gol al Montenegro, ma poi i padroni di casa sono riusciti ugualmente ad avere la meglio in un finale di gara rocambolesco.
Cronaca. E' ottimo l'avvio azzurro. Due splendide segnature (alzo e tiro di Manzi e botta da fuori di Di Martire) portano al doppio vantaggio la squadra di Pesci, che però nel prosieguo del tempo prende tre gol a uomini pari e chiude sotto la frazione (4-3) nonostante l'unico gol con l'uomo in più azzurro realizzato da Piombo.
Nella seconda frazione il tandem mancino Radovic-Ukropina, già protagonista nei primi otto minuti di gioco, continua a fare danni nella difesa azzurra. Arrivano altri due gol del Montenegro a uomini pari (6-3), ma fortunatamente anche l'Italia è altrettanto precisa al perimetro e, grazie a Manzi, riduce il gap a -1 (6-5). Però il solito Radovic con il suo quarto gol, stavolta con l'uomo in più, consente al Montenegro di andare all'intervallo più lungo in vantaggio 7-5.
La prima parte del terzo tempo è sulla stessa falsariga. Altri due gol di Radovic (e sono 6!) fanno piombare a -4 l'Italia (9-5), che rischia anche il -5 in inferiorità. Ci vorrebbe la stessa reazione che ha propiziato la grande rimonta di ieri con la Serbia, e puntualmente arriva: nel giro di tre minuti l'Italia segna altrettante reti con Baviera, Gavazzi (gran gol da fuori) e Maccioni. Si va all'ultimo intervallo con il Montenegro avanti di una sola lunghezza (9-8).
Ricco di emozioni il quarto tempo. De Michelis con una gran parata nega il +2 ai padroni di casa. Dall'altra parte del campo, invece, le cose vanno diversamente: Navarra, sugli sviluppi di un uomo in più, riporta il match in equilibrio (9-9). Questa Italia non muore mai, è stata capace di un'altra grande rimonta.
Purtroppo, però, nel momento meno opportuno Ukropina tira fuori dal cilindro una grande prodezza balistica e restituisce vantaggio (10-9) e morale ad un Montenegro che, senza il suo gol, sembrava destinato a fare la stessa fine della Serbia. E non è finita qui: dopo una superiorità fallita dagli azzurri, Cevtovic con una beduina porta il Montenegro al doppio vantaggio (11-9). Mancano alla sirena conclusiva 90", che diventano 60" dopo l'infruttuosa successiva azione azzurra.
Italia spacciata? Assolutamente no. Al Montenegro viene il braccino del tennista, perde palla, prende espulsione e subisce gol da Maccioni a 44" dal termine. L'azione si ripete: possesso palla Montenegro, fallo in attacco, uomo in più conquistato da Manzi, stesso schema dell'azione precedente e deviazione di Baviera da un metro, ma stavolta addosso al portiere. A soli 3" dal termine il giovane Settebello vede sfumare il sogno dei rigori e dell'eventuale finalissima. Domani giocherà per il bronzo contro l'Ungheria.

UNGHERIA-CROAZIA 17-21 (6-6; 4-6; 4-6; 3-3)
 
5-8 posto
GRECIA-AUSTRALIA 13-9 (6-1; 2-1; 2-5; 3-2)
RUSSIA-SERBIA 7-13 (1-5; 4-4; 2-2; 0-2) (ha arbitrato Rovida)
 
Quarti di finale - Giovedì 1 settembre
 
SERBIA-ITALIA 12-14 d.t.r (3-1, 4-4, 2-1, 0-3) (3-5)
Serbia: Bulajic, Tomic, Velkic 1, Vucinic 1, Jankovic 1, Vickovic 1, Bosic, Lukic 2, Sulc 2, V. Mitrovic 1. Todorovski. All. Milenkovic.
Italia: De Michelis, Baviera 1, Gavazzi 1, Navarra, Guidi, Maccioni 1, Piombo, Manzi 1, Novara 1, Di Martire 4, Nicosia. All. Pesci.
Arbitri: Colominas (Esp) e Szekely (Hun).
PODGORICA - Finalmente una bella partita! Gli arbitri lasciano giocare, anche troppo, e le superiorità numeriche sono pochissime. Si gioca a pallanuoto e le due squadre, portieri compresi, possono far vedere di cosa sono capaci. Ebbene, gli azzurri di Pesci, con un quarto tempo semplicemente perfetto, sono stati capaci di vincere (ai rigori) una partita che alla fine del terzo parziale sembrava persa.
Cronaca. Ben 4 gol presi a uomini pari, alcuni dei quali sicuramente evitabili (c'è anche un 1 contro 0) costringono gli azzurri ad andare al cambio campo sotto di due reti (7-5). Ci sorregge l'uomo in più, fino a questo momento impeccabile: 4-4 con doppietta di Di Martire e reti di Manzi e Novara. L'unica rete italiana a uomini pari nei primi due tempi, peraltro bellissima, porta la firma di Maccioni. Per battere questa Serbia, molto forte e attenta in difesa ed efficace anche in fase di conclusione, serve un'Italia diversa nella seconda parte del match.
Nella terza frazione, però, non c'è la metamorfosi attesa. Gli azzurri non riescono ad ottenere nemmeno un uomo in più da arbitri sempre meno fiscali e a uomini pari si vedono respingere quasi tutte le conclusioni dall'attentissima difesa serba. L'unico errore la squadra di Milenkovic lo commette lasciando troppo libero Gavazzi, e il bogliaschino non perdona (7-6). Ma poi il giovane Settebello prende altri due gol a uomini pari e finisce a -3 (9-6).
Nell'ultimo tempo, però, entra in acqua un'Italia finalmente più convinta, e più efficace in ogni zona del campo. Una doppietta di Di Martire, senza dubbio il migliore in acqua, riduce il gap a -1, poi una splendida palomba di Baviera rimette il match in equilibrio (9-9). Tutti gol a uomini pari. Mancano due minuti e mezzo alla fine e c'è una sola squadra in campo, quella azzurra. La Serbia, in evidente calo fisico, deve pensare solo a difendersi e se la cava con più di un brivido. Manzi dà l'illusione del gol con l'uomo in più, poi lo stesso mancino si vede respingere il pallone della vittoria da Bulajic. Ma il successo azzurro è solo rimandato: ai rigori De Michelis para il quarto penalty serbo e poi, nel tripudio generale dei tifosi azzurri presenti, Maccioni mette dentro il penalty che significa semifinale (contro il Montenegro).
 
Ottavi di finale - Mercoledì 31 agosto
 
ITALIA-SPAGNA 13-12 (3-4; 4-2; 33; 3-3)
Italia: Nicosia, Baviera 1, Gavazzi 1, Navarra, Guidi 1, Maccioni 1, Piombo, Manzi 6, Novara 2, Di Martire 1, De Michelis. All. Pesci.
Spagna: Benavides, Garcia A. 2, Gomes, Puig 2, Fernandez, Chico, Salvador, Granados 7 (2 rig.), Rodriguez, Sanahuja 1, Albacete. All. Garcia M.
Arbitri: Polychronopoulos (Gre) e Toygarli (Tur).
PODGORICA - Azzurri nei quarti, dove affronteranno la Serbia. Qualificazione meritata grazie all'ottimo rendimento degli azzurri nei tempi pari. Nella seconda frazione è arrivato il sorpasso con un'italia molto incisiva in attacco, nel quarto tempo la squadra di Pesci si è difesa con le unghie e con i denti, ha superato positivamentre tre situazioni con l'uomo in meno che avrebbero potuto rilanciare la Spagna verso il successo e infine ha "matato" gli iberici con l'unico, ma importantissimo, gol realizzato da Guidi in questa gara.
Cronaca. Passano soltanto 11" e arriva il primo gol: lo segna la Spagna con Granados, che trasforma un tiro di rigore. Raddoppia Garcia con l'uomo in più e dunque c'è un'Italia subito costretta ad inseguire. Ci pensa Manzi con una doppietta a ricucire il piccolo strappo (2-2), ma qualche ingenuità difensiva e qualche regalo arbitrale alla Spagna consentono agli iberici di chiudere il primo tempo in vantaggio.
Cresce notevolmente il giovane Settebello nella seconda frazione: sia nelle retrovie, dove la difesa azzurra concede molto meno agli avversari (soprattutto al centro), sia in attacco dove un gol di Baviera e una doppietta di Novara fanno volare gli azzurri sul +2 (6-4). Unico neo in questo periodo di gioco una doppia superiorità numerica sprecata banalmente dalla squadra di Pesci.
La reazione della Spagna si concretizza in due reti consecutive, che riportano il punteggio in equilibrio (6-6), ma ad un solo secondo dal cambio cambo un "alzo e tiro" di Manzi (è la sua terza rete personale) riporta avanti la squadra di Pesci (7-6).
Festival delle superiorità nella terza frazione. La Spagna fa 3 su 3 con l'implacabile Granados, l'Italia 2 su 5. Entrambe le reti sono di Manzi. Quinto gol per lui in questa gara, il 20° nel torneo. L'unica rete di questo periodo a uomini pari la segna Gavazzi in controfuga e consente all'Italia di mantenere il minimo vantaggio (10-9) all'ultimo intervallo.
La Spagna in apertura di quarta frazione aggancia gli azzurri, ma Di Martire (uomo in più) e ancora Manzi portano il giovane Settebello ad un doppio vantaggio (12-10) che però dura poco. Gomez e il mancino Puig (splendido alzo e tiro) segnano due reti consecutive e riportano l'incontro in equilibrio (12-12) a un minuto e mezzo dalla sirena. Lo stesso Puig subito dopo ha l'opportunità di fare tris, ma De Michelis con una gran parata evita il sorpasso. Squadre in dirittura d'arrivo, la spunta l'Italia con Guidi in controfuga a 36" dalla sirena conclusiva.
 
 
***

FASE PRELIMINARE
Classifica finale gruppo A: Grecia 8; Russia 6; Canada 4; Colombia 2; Kazakhstan 0
Classifica finale gruppo B: Montenegro 5; Ungheria 4; Italia 3; Brasile 0
Classifica finale gruppo C: Australia 8; Spagna 6; Giappone 4; Egitto 2; Sudafrica 0
Classifica finale gruppo D: Serbia 8; Croazia 6; Usa 4; Nuova Zelanda 2; Cina 0
 
REGOLAMENTO: la prima classificata di ogni girone direttamente nei quarti di finale, seconde e terze di ogni girone agli ottavi.
 

Quarta giornata - Lunedì 29 agosto
 
ITALIA-UNGHERIA 13-16 (3-3; 2-4; 5-4; 3-5)
Italia: Nicosia, Baviera, Gavazzi, Navarra, Guidi 1, Maccioni 1, Piombo, Manzi 2, Novara 4, Di Martire 5, De Michelis. All. Pesci.
Ungheria: Leposa, Zerinvary, Kosa 2, Vadovics 3, Lukacs, Sugar, Fekete, Teleki 2, Nagy 5, Burian 4, Banyai. All. Horkai.
Arbitri: Laginja (Slo) e Prancic (Cro).
PODGORICA - Prima sconfitta azzurra ai Mondiali Under 18. Il giovane Settebello di Pesci non ripete la bella prestazione con la Serbia ed è costretto quasi sempre ad inseguire nel punteggio un'Ungheria più attenta in difesa, rispetto agli azzurri, e più precisa sotto rete.
Cronaca. Primo tempo equilibrato, nessun doppio vantaggio. L'Italia mette la testa avanti in una sola occasione: 3-2, segna il solito Manzi (arrivato oggi a quota 15). L'Ungheria prende il sopravvento nel secondo quarto, che termina 5-7, e vola addirittura sul +4 (5-9) all'inizio della terza frazione. E' un momento molto difficile, ma la squadra di Pesci lo supera brillantemente con una grande rimonta e con un grandissimo Di Martire: il centro della Canottieri Napoli segna tre dei quattro gol consecutivi (l'altro è firmato da Maccioni) che consentono all'Italia di recuperare tutto il gap (9-9) a due minuti dal termine della terza frazione. Si va all'ultimo intervallo, tuttavia, con l'Ungheria ancora avanti (10-11), ma la notizia peggiore è la perdita di Di Martire per tre falli.
Nella quarta frazione il giovane Settebello sbaglia troppo in avvio con l'uomo in più (1 su 3) e prende anche un brutto gol in contropiede. L'Ungheria aumenta il vantaggio, lo amministra e lo consolida nonostante un gran gol di Ettore Novara, protagonista di una splendida giravolta al centro.
Con questa sconfitta l'Italia termina il girone al terzo posto. Affronterà mercoledì negli ottavi di finale la seconda classificata del girone C, ovvero quasi sicuramente la Spagna.
 
***
 
Seconda giornata - Sbato 27 agosto
 
BRASILE-ITALIA 9-18 (2-7; 3-4; 2-4; 2-3)
Brasile: Fernandes, Pessin 4, Silva 1, Poci, Lopez, De Munno, Real 3, Kerkis, Pedroso 1, Stellet, Mendes. All. Coelho.
Italia: Nicosia, Baviera 2, Gavazzi, Navarra 1, Guidi, Maccioni 3, Piombo 1, Manzi 6, Novara 3, Di Martire 2, De Michelis. All. Pesci.
Arbitri: Polychronopoulos (Gre) e Temyrkhanov (Rus).
PODGORICA - Prima vittoria del giovane Settebello ai Mondiali Under 18. Successo annunciato, non c'era alcun dubbio sull'esito della gara dato il divario di valori in acqua. Vittoria molto netta, ma avrebbe potuto essere ancora più robusta se gli azzurri, dopo aver chiuso il primo tempo avanti di 5 lunghezze (2-7) non avesero tolto il piede dall'acceleratore. Da segnalare la nuova goleada personale di Manzi, che con i 6 gol messi a segno stamattina è arrivato a quota 13.
Cronaca. Ettore Novara apre le marcature con una doppietta nel primo giro di lancetta, dopo 90" il punteggio è già 0-3 per gli azzurri grazie alla prima segnatura di Manzi. Il poker porta la firma di Massimo Di Martire, che fa centro con l'uomo in più. Arriva il primo gol del Brasile, ma ovviamente è solo una parentesi: Baviera, ancora Manzi e Navarra portano il giovane Settebello sul +6 (1-7). Si può già pensare al prossimo match, in programma lunedì contro l'Ungheria. Domani gli azzurri riposano.
 
***
 
Prima giornata - Venerdì 26 agosto
 
ITALIA-MONTENEGRO 15-15 (1-3; 4-2; 7--4; 3-6)
Italia: Nicosia, Baviera 1, Gavazzi 1, Navarra, Guidi, Maccioni 1, Piombo 1, Manzi 7, Novara 1, Di Martire 3, De Michelis. All. Pesci. (squalif., in panchina Di Cecca).
Montenegro: Tesanovic, Franeta 2, Cetkovic 2, Savelic 1, Maskovic, Dragovic 1, Ukropina 4, Mijuskovic 1, Radovic 1, Banicevic 1, Krivokapic.
Arbitri: Golikov (Rus) e Toygarli (Tur).
PODGORICA - Prezioso pareggio per gli azzurri di Pesci (squalificato, in panchina ha guidato la squadra Di Cecca) al debutto ai Mondiali Under 18. Un punto importante, conquistato contro i padroni di casa, ma – anche se è stata l’Italia a segnare la rete del definitivo 15-15 a soli 8” dalla sirena - il pareggio per quello che si è visto in acqua va stretto agli azzurri, che hanno disputato un'ottima gara.
Cronaca. Partenza falsa degli azzurini: 0-3 dopo cinque minuti di gioco. E molto importante, perciò, il successivo gol di Gavazzi (1-3): in una partita così difficile, contro i padroni di casa, questa rete può avere il potere di dare fiducia e morale alla squadra di Pesci.
Nella seconda frazione, infatti, scende in acqua un’Italia molto più attenta in difesa, efficace in attacco e soprattutto più convinta. Dopo il nuovo +3 montenegrino (1-4), gli azzurri infatti capovolgono il punteggio piazzando un poker di reti consecutivo. La rete del sorpasso (5-4) è firmata da Manzi, che non dà scampo a Tesanovic con l’uomo in più. La replica montenegrina permette poi ai ragazzi di Uskokovic di rimettere in equilibrio il punteggio (5-5) prima del cambio campo.
Ma è un’Italia ancor più convinta e determinata quella che torna in acqua per la terza frazione. E arriva così il doppio vantaggio azzurro (7-5). La rete del +2 è di Di Martire, che batte l’estremo difensore montenegrino con un gran tiro da fuori. Una rete davvero splendida. Sulle ali dell’entusiasmo la squadra di Pesci insiste e allunga (9-6), ma il Montenegro non ci sta e recupera quasi tutto il gap (9-8). Ci pensa ancora Manzi (gran partita la sua) a consentire agli azzurri di staccare nuovamente gli avversari nel punteggio (10-8).
La squadra di Pesci è sostenuta a gran voce dal gruppo di sostenitori azzurri che contestano alcune decisioni arbitrali, e in particolare la rete del nuovo -1 realizzata dai padroni di casa (10-9). Ma il giovane Settebello azzurro continua a giocare benissimo e stacca nuovamente gli avversari (12-9). Un vantaggio che poteva essere anche più robusto: a pochi secondi dalla sirena del terzo tempo gli azzurri divorano la rete del +4 sprecando banalmente un 2 contro 1.
Quarto tempo ricco di gol, soprattutto nella parte conclusiva del match. L'Italia vola sul +4 (13-9), ma il Montenegro recupera tutto il gap (13-13). Ancora Manzi riporta avanti l’Italia (14-13) a poco più di un minuto dalla sirena conclusiva, ma i padroni di casa con un micidiale uno-due (facilitato anche da un fallo in attacco chiamato agli azzurri sul punteggio di 14-14) effettuano il sorpasso (14-15) a soli 18" dalla sirena. E il solito Manzi con il suo settimo gol (splendido alzo e tiro) a evitare la beffa a 8” dalla conclusione.
 
GLI AZZURRI. Gianmarco Nicosia (Vis Nova Roma), Gaetano Baviera, Antonio Maccioni e Massimo Di Martire (CC Napoli). Edoardo Manzi (RN Sori), Filippo Gavazzi e Mario Guidi (Bogliasco Bene), Gabriele Bassani (RN Lavagna 90), Alessio Navarra e Francesco De Michelis (Roma Nuoto), Federico Piombo ed Ettore Novara (Carisa Savona), Andrea Francesco Narciso (Lazio Nuoto).
NELLO STAFF, insieme al tecnico federale Ferdinando Pesci, l’assistente Cosimino Di Cecca, il team manager Bruno Cufino, il medico Vincenzo Ciaccio, il tecnico video analisi Marco Cotini e il fisioterapista Riccardo Cipolat. Arbitro italiano al seguito Alberto Rovida. Il regolamento prevede che si possono portare 13 atleti ma se ne possono utilizzare soltanto 11 in ciascuna partita. 

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