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Mondiali: Setterosa, inutile rimonta, il quinto posto è della Russia (10-9) - Stati Uniti ancora d'oro

  Pubblicato il 27 Lug 2019  04:38
SONDAGGIO "LE AZZURRE PIU' VOTATE": CHIUDE AL COMANDO GIULIA GORLERO
 
Finali - Venerdì 26 luglio
 
1-2 posto
 
USA-SPAGNA 11-6 (3-1, 2-2, 4-0, 2-3)
Usa: Johnson, Musselman, Seidemann 1, Fattal 1, Hauschild 1, Steffens 2, Haralabidis 1, Neushul 3, Fischer A. 1, Gilchrist, Fischer M. 1, Williams, Longan. All. Krikorian.
Spagna: Ester, Bach, Espar A., Ortiz 2, Tarrago 3 (1 rig.), Gonzalez, Espar C., Pena, Forca 1, Crespi, Garcia, Leiton, Sanchez. All. Oca.
Arbitri: Peris (Cro) e Zwart (Ned).
GWANGJU - La grande Spagna vista per tutto l'arco del torneo sarebbe dovuta diventare gigantesca per raggiungere la medaglia d'oro, che invece rimane dov'era: al collo della squadra più forte al mondo. La finale tra la squadra di Oca e quella di Krikorian ha ribadito lo strapotere di una formazione che per il momento non ha avversarie in grado di contrastarla.
E' già tanto che la Spagna sia riuscita a giocare alla pari per un tempo e mezzo, recuperando (3-3) il doppio vantaggio iniziale statunitense. Poi il ciclone a stelle e strisce si è abbattuto sulle iberiche e non c'è stata più partita.
E' l'uomo in più a dare il via al break: Mackenzie Fisher e Seidemann in superiorità non danno scampo ad Ester, mentre dall'altra parte del campo le manone di Ashleigh Johnson bloccano i tentativi con l'uomo in più delle iberiche (5-3).
In controfuga l'allungo: l'altra Fisher, Aria, conclude un 6 contro 5 portato perfettamente dalla squadra di Krikorian (6-3) e gli Stati Uniti cominciano sentire il profumo dell'oro. Fattal segna nuovamente con l'uomo in più, Forca (splendida in semifinale) si fa ipnotizzare da Johnson e spreca la sesta superiorità (su sette) della squadra di Oca. Il colpo di grazia lo dà Neushul, sull'8-3 possono cominciare, e con largo anticipo i festeggiamenti per il terzo oro mondiale consecutivo statunitense. C'è gloria anche per il secondo portiere Longan, mentre Johnson si congeda dalla gara e dal Mondiale con 13 parate su 18  conclusioni iberiche. A fine gara (11-6) non c'è tristezza in casa spagnola: è il bello delle finali che non hanno storia.
 
3-4 posto
 
AUSTRALIA-UNGHERIA 10-9 (3-3, 4-3, 1-1, 2-2)
Australia: Palm, Gofers, Buckling 2, Halligan 1, Bishop, Knox 2, Webster 1, Ridge 1, Arancini 3 (rig.), Mihailovic L., Armit, Steere, Yanitsas. All. Mihailovic P.
Ungheria: Magyari, Szilagyi 1, Parkes 1, Gurisatti 2, Rybanska, Horvath, Illes, Keszthelyi 3 (1 rig.), Leimeter 1, Gyongyossy, Csabai 1, Valyi, Gangl. All. Biro.
Arbitri: Deslieres (Can) e Teixido (Hun).
GWANGJU - Il bronzo è dell'Australia, che chiude sul podio un Mondiale iniziato male con la sconfitta contro le azzurre. Gialloverdi avanti subito 3-0, poi grande equilibrio fino al nuovo +3 australiano che sembra chiudere la gara. L'Ungheria, invece, non molla (10-9) e soltanto le grandi parate di Palm impediscono alla squadra di Biro di portare la gara ai rigori
 
5-6 posto

RUSSIA-ITALIA 10-9 (3-3, 1-2, 5-2, 1-2)
Russia: Golovina, Bersneva 1, Prokofyeva 2, Karimova, Tolkunova, Gorbunova 1, Serzhantova 1, Simanovich 2, Timofeeva 2, Soboleva 1, Ivanova, Ryzhkova, Karnaukh. All. Gaidukov.
Italia: Gorlero, Tabani 1, Garibotti 1, Avegno, Queirolo, Aiello, Picozzi, Bianconi 3 (1 rig.), Emmolo 1, Palmieri, Chiappini 3, Viacava, Lavi. All. Conti.
Arbitri: Dervieux (Fra) e Varkonyi (Hun).
Superiorità numeriche:
Note: uscite per limite di falli Tolkunova (R) a 6'40" e Soboleva (R) a 7'50" del quarto tempo. Superiorità numeriche: Russia 1/7 + un rigore fallito da Prokofyeva a 0'56" del quarto tempo (parato da Gorlero), IItalia 3/10 + due rigori, di cui uno fallito da Avegno a 2'37" del primo tempo (parato da Karnaukh).
 
LA PARTITA VISTA DA STEFANO POSTERIVO

Un commento sulla gara.
"Inizio discreto con la M che mette in difficoltà la Russia, secondo tempo nel quale siamo riusciti a conquistare anche un doppio vantaggio, ma poi tutto è stato vanificato da un terribile 6-0 delle nostre avversarie al quale abbiamo contribuito con errori difensivi, raramente commessi nelle precedenti partite, e soprattutto prendendo tre controfughe dopo altrettante superiorità numeriche a favore. Poi sul 9-5 c'è stato un risveglio, le azzurre con orgoglio sono riuscite a recuperare tutto lo svantaggio accumulato, ma negli ultimi minuti non abbiamo trovato la precisione in attacco per vincere la partita e l'abbiamo persa non chiudendo adeguatamente sull conclusione di Serzhantova che ha dato alla Russia la vittoria".

Al contrario della partita con l'Olanda si è visto un Setterosa senza molta voglia di giocare e lottare. Le azzurre l'hanno ritrovata soltanto nella parte conclusiva della gara e Gorlero ci ha messo molto in una rimonta che poi è stata vanificata.
"Il nostro portiere ha messo una pezza in più di un'occasione, e merita l'unica segnalazione particolare in questa gara. Non è stata una bella partita, anche la Russia non ha giocato al massimo, ma ci ha messo quel qualcosa in più che le ha consentito di vincere meritatamente l'incontro".
 
IL NOSTRO SERVIZIO
GWANGJU - Il Setterosa è sesto. Si chiude con una sconfitta un Mondiale nel quale abbiamo raccolto quello che abbiamo meritato. Anche la sconfitta con la Russia è giusta.
Gara brutta, disputata da entrambe le squadre con poca voglia di giocare e tanta di tornare a casa. Un atteggiamento mentale che nei primi due tempi produce un 4 su 15 al tiro che comunque consente alle azzurre di mettere la testa avanti di due incollature (3-5) e poi di una (4-5) in chiusura di seconda frazione. I gol azzurri sono di Tabani (palomba vincente in avvio), Bianconi (superiorità), Chiappini (con l'aiuto della schiena del portiere Karnaukh) e Garibotti con  una conclusione vincente da fuori.
Nel terzo tempo la luce azzurra si spegne e prendiamo un parziale di 5-0 che non è da etichettare con il termine "disastroso" semplicemente perchè Il Setterosa non c'è: la scarsa voglia di lottare per un traguardo che in ogni caso sarà insoddisfacente (quinto o sesto posto cambia poco o nulla) prevale sull'orgoglio e la Russia ci ammazza in contropiede, tre dei quali conclusi in gol dopo altrettante superiorità giocate male dalle azzurre. Punteggio 9-5.
Nella parte conclusiva della terza frazione, però, la Russia si addormenta e ne approfittano prima Chiappini, che segna a porta vuota dopo un tiro respinto da Karnaukh, e poi Emmolo in controfuga. Il tempo si chiude sul 9-7.
Nell'ultimo intervallo, spinta dal parziale recupero, scatta in casa azzurra la molla dell'orgoglio. Gorlero, ancora una volta la più brava delle azzurre, con un grande intervento neutralizza il penalty di Prokofyeva che potrebbe riportare la Russia sul +3. Dai cinque metri, invece, non sbaglia Bianconi, Setterosa a -1 dalle avversarie (9-8). Arrivano tre superiorità, due per la Russia: il risultato non cambia. Diventa 9-9 a uomini pari, per mano di Bianconi che sfrutta a dovere una disattenzione difensiva delle nostre avversarie.
Mancano cinque minuti al termine. Ecco altre due superiorità, una per parte: Gorlero dice no a Tolkunova, Karnaukh salva il pareggio sulla conclusione di Emmolo. Ci prova anche Queirolo, ma la conclusione che decide la partita non è azzurra: è Serzhantova a fissare sul tabellone il risultato di 10-9 con un tiro da posizione 4 che avrebbe meritato maggiore sorveglianza.
Mario Corcione
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Le azzurre di Fabio Conti, vicecampionesse olimpiche, concludono il mondiale coreano al  sesto posto. Nella finale di consolazione perdono con la Russia 10-9, dopo aver battuto nella semifinale le campionesse d'Europa dell'Olanda doppiandole nel punteggio (10-5). Un mondiale, quello disputato alla Nambu University Grounds di Gwangju, macchiato dalla sconfitta (6-7) con le ungheresi nei quarti. Ma un mondiale dove vanno, anche, considerate positivamente le prove con Olanda e la stessa Russia, quando hanno recuperato 4 gol in meno di sei minuti (tra la fine del terzo e il quinto minuto del quarto) dimostrazione del carattere forte, della consistenza del gruppo e della capacità di reazione che contraddistinguono, da sempre, Queirolo & Co. La squadra non ha nulla da rimproverarsi per quanto attiene la preparazione fisica, tecnica e tattica. E si ripromette di tornare più forte e determinata con la ripresa della nuova stagione.
Nella finalina precedente, quella per il settimo posto, diretta da Alessandro Severo in coppia con l'argentino German Moller, l’Olanda supera 11-9 la Grecia ma chiude la partita soltanto a 36 secondi dalla fine con la deviazione al volo in extra player di Genee. A partire dalle 17 (le 10 italiane) si assegnano le medaglie: Australia - Ungheria per il bronzo e Usa - Spagna, entrambe già a Tokyo 2020, per il titolo mondiale.
Il commento del cittì Fabio Conti. “Partita vera, tra due squadre che non ci stanno a perdere. Bene fino a un certo punto ma ancora con tanti errori di gestione, probabilmente viziati anche dallo stato d’animo delle ragazze in questa seconda parte del torneo. Malissimo il terzo tempo, buonissima la reazione riuscendo a rimettere in piedi la partita. Nel finale è mancata probabilmente la fisicità. Bilancio stagionale? Le nuove regole le abbiamo assimilate. Torniamo a casa con un argento in World League che assegnava un posto a Tokyo 2020 e che ci ha visto arrivare ad un passo dal raggiungimento dell’obiettivo e con un mondiale che si è deciso per alcuni episodi nel quarto di fanale, dove, pur non avendo giocato al meglio delle nostre possibilità, ci ha visto in partita fino alla fine. Mettiamo insieme tutti i dati di questa stagione e ci rituffiamo nella prossima. Ci saranno gli europei, altrimenti le qualificazioni olimpiche. Non siamo da meno a nessuno e siamo consapevoli dei avere tutte le carte in regola per essere a Tokyo il prossimo anno. Tutte le squadre passano per i tornei di qualificazione. Com’è capitato ad altri in passato, potrebbe capitare a noi la prossima stagione. Ci faremo trovare pronti”.
Il commento di Palmieri. “Ci siamo ripromesse di non demoralizzarci e guardare avanti con maggiore fiducia in noi stesse e in questo gruppo, unito e determinato. Ripartiamo da qui ancora più forti di prima. Quest’anno non è andato tutto male. Nella World League siamo arrivate seconde e abbiamo messo un mattoncino importante. Ora andiamo in vacanza, dopo un lungo periodo di impegni, anche se non saranno delle belle vacanze ed a settembre, con la mente più serena e lucida, ci prenderemo per mano l’una col l’altra e ricominceremo a lavorare ed allenarci verso l’obiettivo comune”.


7-8 posto

GRECIA-OLANDA 9-11 (2-1, 1-5, 6-4, 0-1) (ha arbitrato Severo)
Grecia: Stamatopoulou, Tsoukala, Benekou, Eleftheriadou, Patra, Avramidou 1, Asimaki 1, Chydirioti 1, Kotsia 3, Ninou, Plevritou 1, Xenaki 2, Kotsioni. All. Morfesis.
Olanda: Koenders, Megens 3, Genee 2, van der Sloot 2, Wolves, Stomphorst, Rogge, Sevenich, Keuning 3, Koolhaas, van de Kraats 1, Voorvelt, Buis. All. Havenga.
Arbitri: Moller (Arg) e Severo (Ita).
GWANGJU - Pioggia di gol nei tempi centrali, soltanto uno nel quarto tempo: segna Genee a 30" dalla fine (9-11) e spegne le ultime speranze della Grecia di arrivare ai rigori.

3-4 posto
AUSTRALIA-UNGHERIA 10,00 diretta Rai Sport

1-2 posto
USA-SPAGNA 11,30 diretta Rai Sport
 
***
 
Semifinali - Mercoledì 24 luglio

1-4 posto

SPAGNA-UNGHERIA 16-10 (5-3, 5-5, 4-1, 2-1)
Spagna: Ester, Bach, Espar A. 2, Ortiz 2 (1 rig.), Tarragò 4 (1 rig.), Gonzalez, Espar C., Pena 1, Forca 4, Crespi, Garcia 1, Leiton 2, Sanchez. All. Oca.
Ungheria: Gangl, Szilagyi, Parkes 1, Gurisatti 2, Rybanska, Horvath, Illes, Keszthelyi 2 (1 rig.), Leimeter 4, Gyongyossy 1, Csabai, Valyi, Magyari. All. Biro.
Arbitri: Margeta (Slo) e Stavridis (Gre).
GWANGJU - 9 gol nella prima semifinale, 26 nella seconda, che consente alla Spagna di qualificarsi per la finale per l'oro e di ritirare il visto per le Olimpiadi di Tokio. Due importanti traguardi raggiunti meritatamente: c'è stato solo un momento dell'incontro nel quale si è avuto un dubbio sul suo esito: quando sull punteggio di 10-8, nella terza frazione, l'Ungheria ha avuto in superiorità il pallone del -1. Ma, scampato il pericolo, la Spagna ripreso il tuo micidiale tiro al bersaglio e si è allontanata definitivamente grazie ad una tripletta di Forca e ad una delle solitite magnfiche conclusioni dal perimetro di Ortiz. Nel momento decisivo della gara Biro ha cercato di arginare lo strapotere offensivo della formazione di Oca sostituendo Gangl (nonostante la sua avvenenza, quando non è in giornata è inguardabile) con l'inesperta Magyari, ma il suo tentativo ha peggiorato la situazione. Finale Usa-Spagna, americane favorite, ma con la speranza che le iberiche riescano almeno a contendere fino al termine la medaglia d'oro alle ragazze di Krikorian.
 
USA-AUSTRALIA 7-2 (3-0, 2-0, 1-1, 1-1)
Usa: Johnson, Musselman, Seidemann, Fattal 1, Hauschild, Steffens, Haralabidis 2, Neushul, Fischer A., Gilchrist, Fischer M. 2, Williams 2, Longan. All. Krikorian.
Australia: Palm, Gofers, Buckling, Halligan, Bishop, Knox, Webster, Ridge, Arancini, Mihailovic L., Armit, Steere, Yanitsas. All. Mihailovic P.
Arbitri: Alexandrescu (Rou) e Peris (Cro).
Superiorità numeriche: Usa 3/11, Australia 1/11.
GWANGJU - Nessuna sorpresa nella prima semifinale e terza finale mondiale consecutiva per gli Stati Uniti. L'Australia va a sbattere subito contro la straordinaria difesa delle ragazze di Krikorian e dall'altra parte del campo prende un parziale iniziale di 6-0 che spegne ogni possibile velleità della squadra di MIhailovic, ammeso che vi fossero.
 
5-8 posto
 
OLANDA-ITALIA 5-10 (1-3, 2-3, 1-2, 1-2)
Olanda: Koenders, Megens 3 (1 rig.), Genee, van der Sloot 1, Wolves, Stomphorst, Rogge, Sevenich, Keuning 1, Koolhaas, van der Kraats, Voorvelt, Buis. All. Havenga.
Italia: Gorlero, Tabani 1, Garibotti 1, Avegno 4 (1 rig.), Queirolo 1, Aiello, Picozzi, Bianconi 1, Emmolo 1, Palmieri, Chiappini 1, Viacava, Lavi. All. Conti.
Arbitri: Deslieres (Can) e Ohme (Ger).
Superiorità numeriche: Olanda 3/12 + 1 rigore, Italia 2/9 +3 rigori (1 parato da Koenders a Garibotti nel secondo tempo a 7.28). Ammonito Havenga a 7'28 del secondo tempo per proteste. Queirolo fuori per tre falli a 4.30 del quarto tempo. Koolhas fuori per tre falli a 5.36 del quarto tempo.
 
LA PARTITA VISTA DA STEFANO POSTERIVO
 
Un giudizio globale sulla gara.
"Partita tra due grandi deluse, tra due squadre che avevano ambizioni di arrivare al pass olimpico. Non è facile giocare una gara in una tale situazione psicologica, e infatti l'Olanda è mancata completamente sotto questo aspetto: partita inguardabile delle ragazze di Havenga, che hanno sbagliato di tutto e di più. L'italia, invece, non ha spento l'interruttore della concentrazione ed è riuscita a reagire bene all'eliminazione dal tabellone principale".
 
Analizziamo la partita delle azzurre, adesso.
"Buona gara in difesa, dove la squadra di Conti ha giocato con grande attenzione dal primo all'ultimo minuto. In attacco la nota più positiva sono i sei gol a uomini pari, quella meno lieta la non eccelsa percentuale con l'uomo in più".
 
Le più brave di oggi tra le azzurre?
"Avegno, quattro gol, la sua miglior partita finora a Gwangiu, Gorlero che ha protetto molto bene la difesa azzurra, Tabani che ha contribuito con il primo gol e buoni interventi difensivi al buon approccio azzurro alla gara".
 
Ci attende la Russia per ill quinto posto.
"Partita molto difficile, è una squadra ricca di grandi individualità. Oggi ha giocato molto bene contro la Grecia vincendo in maniera nettissima, portando a buon fine una quantità di contropiedi, ma è difficile stabilire fin dove arrivano i meriti delle russe contro una Grecia irriconoscibile: è la squadra più deludente di questi Mondiali".
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Semifinale tra deluse. Il Setterosa, argento olimpico e fuori dal podio in tutte le competizioni internazioni dopo Rio 2016, batte le campionesse d'Europa 10-4. Decisiva la difesa che stoppa 9 inferiorità su dodici. Protagonista ancora Avegno con una quaterna. La nazionale di Fabio Conti tornerà in vasca per la finale del quinto posto contro la Russia, bronzo olimpico e mondiale, venerdì alle 15.30. Olanda per la finale del settimo posto contro la Grecia.
CRONACA. Setterosa parte sciolto e sembra aver recuperato le scorie della battaglia contro l'Ungheria. Tabani da distanza ravvicinata porta in vantaggio le compagne, ma Megens pareggia da fuori (1-1). L'Italia attacca e si muove bene: due extraplayer falliti, non demoralizzano le azzurre che tornano in vantaggio con Avegno e vanno sul +2 grazie alla bomba di Garibotti; marchi di fabbrica che sono mancati nei quarti contro le magiare (3-1).  
Le squadre sprintano e giocano senza patemi: la "catanese" Van der Sloot trasforma la prima superiorità, ma anche la mancina Emmolo non è da meno per l'uomo in più del 4-2 al primo minuto. A metà tempo Tabani guadagna il fallo da rigore che Bianconi trasforma (5-2) ma Megens replica per il bis ancora dai 5 metri (5-3). Si gioca da una parte e dell'altra senza pause. Genee commette sesto fallo grave di squadra e Avegno timbra il bis personale per il 6-3 che chiude metà gara, non prima che Garibotti fallisca il rigore (parato) del massimo vantaggio.
Picozzi prova subito la bomba e Avegno è brava e lesta sul tap-in del palo a insaccare la tripletta e il 7-3 dopo neanche un minuto della terza frazione. Le oranges sprecano altri due extraplayer ma al quinto passano ancora con Megens (tripletta) per il 7-4 dopo quattro minuti. Il tempo si chiude con la bella controfuga orchestrata da capitan Queirolo che fa tutto da sola e insacca l'8-4, incrociando sul secondo palo. 
Chiappini apre le marcature con la colomba del 9-4 convalidata dal Var.  Queirolo commette terzo fallo grave e l'Olanda accorcia con Koening che dal centro fa 9-5. Secondo episodio grave al centro ed è Koolhas pescata per fallo da rigore che Avegno trasforma per la quaterna personale, che vale il 10-5 finale.
Il commento del CT Conti. "Non dobbiamo pensare ai quarti di finale ma al presente adesso. Oggi siamo scesi in acqua per riscattarci e le ragazze ci sono riuscite, anche se ho ancora visto ingenuità che poi costano caro in momenti importanti. L'obiettivo resta la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo; per quanto riguarda questi Mondiali dispiace perchè durante l'annata abbiamo fallito solo un match, proprio quello con l'Ungheria. Faremo delle valutazioni a fine stagione, per capire cosa è mancato e cosa ancora manca per essere a certi livelli".
Il commento del capitano Queirolo. "Abbiamo avuto una reazione da grande squadra, contro un avversario ostico come l'Olanda. Siamo state bravissime, perchè non è mai facile ripartire dopo le brutte sconfitte. Abbiamo dimostrato di essere forti e soprattutto che il gruppo è molto unito. C'è ancora rabbia dentro ma questo sarà un nuovo inizio per il Setterosa".
 
GRECIA-RUSSIA 4-13 (0-2, 1-2, 2-4, 1-5)
Grecia: Stamatopoulou, Tsoukala, Benekou, Eleftheriadou, Patra, Avramidou 1, Asimaki 1, Chydirioti, Kotsia, Ninou, Plevritou 2, Xenaki, Kotsioni. All. Morfesis.
Russia: Karnaukh, Bersneva 3, Prokofyeva 1, Karimova 3, Tolkunova, Gorbunova 1, Serzhantova, Simanovich, Timofeeva, Soboleva 2, Ivanova 1, Ryzhkova 2, Golovina. All. Gaidukov.
Arbitri: Ivanovski (Srb) e Teixido (Esp).
GWANGIU - La Russia vuole dimostrare che questa semifinale di convocazione le va stretta e ci riesce travolgendo la Grecia.
 
 
***
 
Quarti di finale - Lunedì 22 luglio

ITALIA-UNGHERIA 6-7 (2-4, 2-1, 1-1, 1-1)
Italia: Gorlero, Tabani 1, Garibotti, Avegno 1, Queirolo 1, Aiello, Picozzi 1, Bianconi, Emmolo 1, Palmieri, Chiappini 1, Viacava, Lavi. All. Conti.
Ungheria: Gangl, Szilagyi 1, Parkes, Gurisatti 2, Rybanska, Horvath, Illes 1, Keszthelyi 1, Leimeter 2, Gyongyossy, Csabai, Valyi, Magyari. All. Biro.
Arbitri: Margeta (Slo) e Putnikovic (Srb).
Superiorità numeriche: Italia 3/12, Ungheria 4/12 + un rigore
Note: uscite per limite di falli Bianconi (I) a 3'00" e Szilagyi (U) a 5'25" del quarto tempo.
 
LA PARTITA VISTA DA STEFANO POSTERIVO

Italia fuori ai quarti di finale...
"Un abbondante passo indietro - commenta Posterivo - rispetto alla bella squadra che abbiamo visto in World League. Meritata la vittoria dell'Ungheria, causata soprattutto dai tanti errori in fase di conclusione, sia con l'uomo in più sia a uomini pari".

Determinante anche l'ottima gara delle magiare...
"La squadra di Biro è cresciuta molto rispetto alle ultime uscite, soprattutto in difesa, dove ha giocato con grande attenzione. Anche l'Italia ha fatto una buona partita nelle retrovie, anzi ottima: dopo aver subito nel primo tempo tre gol in inferiorità, nei successivi nove tentativi magiari ha concesso soltanto un gol. Anche a uomini pari il Setterosa ha protetto molto bene Gorlero, contro la "M" l'Ungheria non è che abbia ottenuto granchè. Ma il grande lavoro difensivo è stato vanificato dall'insufficiente rendimento in attacco".

Le migliori tra le azzurre?
"Nell'ordine Tabani, che ha fatto una gran partita, Queirolo e Gorlero: dopo aver preso in avvio un gol non da lei, il nostro portiere è stato determinante in più di un'occasione impedendo più volte all'Ungheria di andare al doppio vantaggio".

L'arbitraggio?
"Negli altri tre quarti di finale i direttori di gara hanno privilegiato il gioco, in Italia-Ungheria ho rivisto tanti fischi che hanno penalizzato soprattutto i difensori, graziati peraltro quando non dovevano esserlo: più di una volta sono stati sanzionati soltanto con l'uomo in più falli che, secondo il nuovo regolamento, erano da punire con il penalty".
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Alla giornata delle sorprese, con l'Australia che batte la Russia bronzo olimpico e mondiale, si iscrive anche l'Ungheria che supera l'Italia per 7-6 nei quarti di finale del mondiale di Gwangju. Le magiare eliminarono le azzurre ai quarti degli europei lo scorso anno e ai mondiali di Budapest 2017 dove vinsero pure la finalina per il quinto posto. Salta ancora una volta l'appuntamento con le medaglie per le vicecampionesse olimpiche, che quindi giocheranno la semifinale per il quinto posto alle 15:30 locali di mercoledì 24 luglio contro l'Olanda campione d'Europa in carica e delusa per la sconfitta contro la Spagna.
Le magiare di Attila Biro, quarte agli europei dello scorso anno a Barcellona, incontreranno le iberiche nel penultimo atto. Meritata la vittoria delle avversarie che sono sempre state avanti nel punteggio (3-1, 4-2, 5-3). Poi il recupero del Setterosa che segna il pari con capitan Queirolo ad inizio quarto tempo (6-6). La rete della mancina Leimeter decide la gara che lascia tanti rimpianti più per le occasioni fallite in superiorità numerica (3/12 tentativi), che per la fase difensiva chiusa con un buon 4/12 in inferiorità.
CRONACA. Queirolo fallisce il primo extraplayer per fallo grave di Csabai e dall'altra parte Illes invece sblocca il match dopo 1'53 col diagonale in superiorità. La zona press delle magiare è asfissiante e le azzurre restano lontano dalla porta. Le ungheresi nuotano veloci, guadagnano la seconda superiorità (espulsa Garibotti) e vanno in gol con la mancina Leimeter (0-2). Stavolta la reazione è immediata: seconda superiorità azzurra e Avegno la sblocca dal perimetro (1-2). Neanche il tempo di un amen e l'ex Catania, Kheszthelyi, sola soletta realizza il 3-1. Il match si accende, gli arbitri fischiano il terzo extraplayer a favore che Queirolo sbaglia, ma sul recupero di Aiello, Picozzi è brava a segnare il diagonale del 2-3 a un minuto e mezzo dal termine. Non c'è sosta perchè Picozzi commette fallo grave al centro e Gurisatti si iscrive a referto per il 4-2 pesante che chiude il parziale.
Quarta superiorità azzurra e stavolta Chiappini, aiutata dal rimpallo sul palo, accorcia sul -1 dopo un minuto e tredici secondi. Gorlero si supera su Csabai e Horvath in superiorità (2/6). Tabani prova dal centro, ma la Gangl è attenta e allora Szilagyi infila da posizione sei trovando un bel gol all'angolo opposto per il nuovo doppio vantaggio (5-3). A trenta secondi dalla fine però Emmolo col mancino trasforma una controfuga. Gangl sporca la traiettoria della palla che però entra per il 4-5 di metà gara.
Tabani prima fallisce la settima superiorità, poi centra all'ottava infila su assist perfetto di Chiappini: 5-5 e un tempo e mezzo da giocare. La partita si incattivisce con molti contatti al limite. Emmolo commette fallo grave e sulla stessa azione Avegno tira al centro l'avversaria per il rigore ineccepibile, che Gurisatti trasforma per il nuovo +1 e la doppietta personale (5-6). Chiappini a 15 secondi dal termine avrebbe l'opportunità con l'uomo in più (fallo grave di Leimeter), ma la difesa stoppa il tiro dell'italobrasiliana.
Quando il gioco diventa duro i duri iniziano a giocare. Capitan Queirolo dopo un minuto piazza una bomba nel sette magiaro per il 6-6. Bianconi prima colpisce la traversa, poi commette controfallo e lascia la partita per limite di gravi. L'Ungheria ne approfitta e torna in vantaggio con Leimeter (3/11) che col mancino segna una doppietta (7-6). Garibotti invece fallisce l'undicesima superiorità. Si gioca sul filo dei nervi. Anche Szilagyi esce per limite di falli, ma le azzurre si impantanano nella difesa magiara, che conserva fino alla fine il gol di vantaggio.
Il commento del commissario tecnico Conti. "Abbiamo giocato con intensità ma poca lucidità. Ne serviva di più. Sappiamo bene che questo tipo di partite si giocano alla pari e che sono i dettagli a fare la differenza. Il non arrendersi mai è ormai un fatto acquisito, quasi scontato per noi. Complimenti a loro che hanno controllato le nostre tiratrici. In acune situazioni ci servirà più coraggio, in altre avremmo dovuto avere meno foga. Peccato perchè è stata una bella partita, con delle buone difese, decisa da episodi. Non siamo riusciti a mettere la testa avanti e nel finale abbiamo avuto un paio di ottime occasioni per portarla ai rigori. Il mondiale, però, non è finito qui e ci attendono altre gare di alto livello, dove provare a migliorarci e crescere ancora".
 
***
 
FASE PRELIMINARE
Classifica finale girone A: Usa 6; Olanda 4; Nuova Zelanda 2; Sudafrica 0
Classifica finale girone B: Russia 6; Ungheria 4; Canada e Corea del Sud 0
Classifica finale girone C: Spagna 6; Grecia 4; Kazakhstan 2; Cuba 0
Classifica finale girone D: Italia 6; Australia 4; Cina 2; Giappone 0
 
Terza giornata - Giovedì 18 luglio
 
ITALIA-CINA 14-6 (5-1, 3-1, 4-2, 2-2)
Italia: Gorlero, Tabani 3, Garibotti 3, Avegno, Queirolo, Aiello 1, Picozzi, Bianconi 2, Emmolo 2, Palmieri, Chiappini 1, Viacava 2, Lavi. All. Conti.
Cina: Peng Lin, Wang Xinyan 1, Mei Xiaohan, Xiong Dunhan 2, Nio Guannan, Guo Ning, Wang Huan 1, Zhang Cong, Zhao Zihan, Zhang Danyi, Chen Xiao 1, Zhang Jing 1, Dong Wenxin. All. Gong Dali.
Arbitri: Deslieres (Can), Peris (Cro).
Superiorità numeriche: Italia 5/8 + due rigori, Cina 1/7.
Note: uscita per limite di falli Wang Xinyan (C) a 2'40" del quarto tempo. Entrambi i secondi portieri sono entrati nel corso del quarto tempo.
 
LA PARTITA VISTA DA STEFANO POSTERIVO
 
Migliore Italia di questa prima parte dei mondiali...
"Una buona prova globale, nella quale ha fatto spicco un rendimento nelle retrovie superiore alle precedenti uscite, sia con la "M" sia in inferiorità. Rispetto al Giappone, la Cina ha trovato molta più difficoltà contro la difesa azzurra ed ha raccolto davvero poco".
 
Le tue segnalazioni speciali tra le azzurre?
"Garibotti e Bianconi, nonostante qualche forzatura, e Tabani: quest'ultima, però, ha macchiato la sua buona prova con i due gol presi dal centro".
 
Tra qualche ora conosceremo il nome della squadra che le azzurre affronteranno nei quarti di finale: Russia o Ungheria. Avendo la possibilità di scegliere, chi preferiresti?
"L'Ungheria potenzialmente è una delle squadre più forti al mondo, ma negli ultimi tempi questa potenzialità non è riuscita ad esprimerla. Rispetto alle magiare la Russia è più compatta, più squadra, ma pecca di continuità, anche all'interno della medesima gara. In ogni caso ci attende un quarto di finale difficile, molto impegnativo".
 
IL NOSTRO SERVIZIO
GWANGJU - Miglior partita finora del Setterosa, che ottiene il primo posto nel girone a punteggio pieno e ritira il pass per i quarti di finale, dove attenderà presumibilmente l'Ungheria.
Contro la Cina non c'è mai partita. Impalpabile la squadra di Gong Dali: merito anche delle azzurre, che giocano molto bene per tutto l'arco della gara, con grande concentrazione e determinazione, imprimendo al match sin dall'avvio ritmi sostenutissimi che le nostre avversarie non riescono a reggere, accompagnati da un eccellente percentuale al tiro, soprattutto nella prima frazione di gioco. Difesa sempre attenta, ben protetta da Gorlero.
Cronaca. Alla fine del primo tempo è 5-1 Italia. Monologo azzurro. Italia praticamente perfetta in attacco, dove Arianna Garibotti va ben sei volte al tiro. Nell'ordine: gran tiro da posizione 3 che finisce nel sette alla destra di Peng Lin, cinque metri vincente su rigore concesso per fallo su Aiello, conclusione con l'uomo in più parata dal portiere cinese, tiro da fuori deviato da un difensore, conclusione da fuori che si stampa sul palo, lungolinea vincente da posizione 2 che prende in controtempo Peng Ling che si aspettava la conclusione dalla parte opposta. Totale 3 su 6 per Garibotti, che si rifà con gli interessi dello zero nella casella del gol contro il Giappone. Al +4 azzurro contribuiscono Tabani, che sfrutta con l'uomo in più il solito passaggio millimetrico di Avegno dal lato buono, e Chiappini che segna il suo primo gol mondiale.
L'uragano azzurro si placa nella prima parte della seconda frazione, nella quale la Cina accorcia le distanze, ma poi riprende a soffiare forte spingendo definitivamente le asiatiche fuori dalla gara (8-2) con una doppietta di Emmolo (bellissimo il suo secondo gol da posizione 2) e una controfuga finalizzata da Bianconi.
La stessa Bianconi in apertura di terza frazione manda in gol Tabani con l'uomo in più: fotocopia del precedente gol della giocatrice della Sis Roma, che poi fa tris con un tiro da fuori. Gran bella beduina di Aiello, primo gol mondiale per Viacava su lancio di Garibotti e finale di tempo 12-4 con una Cina sempre in balia delle azzurre.
A metà quarto tempo Lavi sostituisce Gorlero tra i pali azzurri. Debutto mondiale per l'ex portiere del Rapallo "bagnato" subito da un ottimo intervento. Bianconi trasforma il secondo rigore concesso alle azzurre da Deslieres e Peris (gara senza alcun problema per i due fischietti) e infine Domitilla Picozzi fa una delle cose più belle del match rinunciando ad una conclusione che avrebbe potuto essere vincere per mandare in gol per la seconda volta Giulia Viacava.
Mario Corcione
 
LE INTERVISTE (comunicato Fin)
Fabio Conti: "Abbiamo raggiunto il primo obiettivo di vincere il girone e non era scontato. Al di là delle previsioni Australia, Giappone e Cina rappresentano avversari di livello che non ti consentono di pensare di aver vinto prima di scendere in vasca. A differenza delle prime due partite, abbiamo giocato meglio in difesa grazie alla collaborazione di tutte, con lucidità in attacco e capacità di colpire l'avversario nei momenti che potevano consentire alla Cina di rientrare nel punteggio. Nei prossimi tre giorni lavoreremo in attesa dei quarti di finale. In questo momento, a parte forse gli Stati Uniti, la pallanuoto ha molte squadre al mondo di pari livello. Tra queste vi sono sono sia Russia sia Ungheria. Quindi non ho preferenze. Se desideri raggiungere traguardi importanti devi augurarti che il calendario ti ponga contro le più forti. La forza di questa squadra è il gruppo. Abbiamo recuperato Chiappini ed Emmolo, che vengono da infortuni e minuti in allenamento persi. Ora inzia la vera battaglia".
Le dichiarazioni di Viacava: "E' stata una bella partita, di riscatto rispetto agli errorri commessi col Giappone. Abbiamo giocato molto bene in difesa ed in attacco abbiamo gestito il tempo, le azioni. E' un bel passo in avanti. Sono contenta per la mia prima doppietta in nazionale. Ringrazio il cittì Conti per la fiducia che ripone in me e le compagne perché senza di loro non sarebbe stato possibile. Desidero rivolgere un ringraziamento particolare a Tabani che mi ha sostenuto durante tutta la preparazione, inducendomi a lavorare e dandomi tanti consigli. Il torneo è ancora lungo e spriamo che ci riservi soddisfazioni".
 
***
 
Seconda giornata - Martedì 16 luglio
 
GIAPPONE-ITALIA 7-9 (2-3, 2-3, 1-1, 1-2)
Giappone: Mura, Arima 3, Inaba 2, Magariyama, Sakanoue, Koide, Hashida, Niizawa, Yamamoto, Noro 1, Tokumoto, Suzuki 1, Shioya. All. Motomiya.
Italia: Gorlero, Tabani 1, Garibotti, Avegno, Queirolo, Aiello 2, Picozzi, Bianconi 5, Emmolo 1, Palmieri, Chiappini, Viacava, Lavi. All. Conti.
Arbitri: Varkonyi (Hun) e Voevodin (Rus).
Superiorità numeriche: Giappone 3/9 + quattro rigori di cui uno fallito (parato), Italia 2/7 + due rigori.
Note: dopo 45" di gioco Gorlero (I) para un rigore a Arima (J). Uscita per limite di falli Bianconi (I) nel quarto tempo.
 
LA PARTITA VISTA DA STEFANO POSTERIVO

Bel Giappone, brutto Setterosa.
"Il Giappone ha fatto una bellissima figura, l'Italia ci ha messo molto del suo facilitando le avversarie con una partita giocata senza la necessaria determinazione. Forse le azzurre non sentivano particolarmente questa partita, fatto sta che non hanno fatto in acqua tutto quello che di solito fanno. In un torneo come i Mondiali una partita così ci può stare, anche se ovviamente è meglio che non ci sia".

Troppe occasioni fallite, troppi contropiedi subiti.
"Le azzurre hanno faticato molto in attacco perchè, ripeto, non hanno giocato con la giusta cattiveria. E scelte offensive sbagliate, azzardate, hanno determinato pericolose ripartenze nipponiche. Abbiamo preso un contropiede anche dopo una superiorità".

Le azzurre che più ti hanno convinto?
"Bianconi ha fatto 5 su 8 al tiro, con queste cifre non puoi non premiarla con una segnalazione. Poi Tabani, brava in difesa ed efficace anche sotto la porta avversaria, e infine Aiello che ha segnato il primo e l'ultimo gol azzurro giocando nel complesso una buona gara".

E' bello vedere una squadra pallanuotistica di seconda fascia crescere come ha fatto il Giappone...
"Era prevedibile, ospiteranno le Olimpiadi. Hanno una squadra maschile che gioca bene e diverte e una formazione femminile in possesso di buone individualità come il portiere Miura e come Arima. Una squadra che nuota tanto, ma che tatticamente deve ancora lavorare molto per accorciare ulteriormente il gap che la separa dalle nazionali di prima fascia".

Infine gli arbitri, Varkonyi e Voevodin: direzione di gara molto attenta.
"Le nuove regole mi piacciono, ma continuo a vedere troppi fischi, che tra l'altro premiano quasi sempre gli attaccanti. Per i difensori sta diventando un incubo".
 
IL NOSTRO SERVIZIO
GWANGJU - Piove sul rettangolo azzurro di Gwangju, non piovono gol sul Giappone, una delle poche nazioni di seconda fascia del panorama mondiale che ha investito bene nella pallanuoto. I frutti di questo lavoro si vedono contro un Setterosa che fatica più del previsto per mettere altri due punti in classifica.
Il Giappone ha un bel portiere, Miura, una difesa che marca bene il centro e nuota tantissimo. Gli manca un un po' di cattiveria in attacco, un centro di buona levatura e tiratrici come Roberta Bianconi, che oggi ha fatto la differenza con i suoi cinque gol. Determinanti, per il successo azzurro, anche le parate di Giulia Gorlero, che neutralizza anche un penalty in avvio e che con sbuffi e smorfie per tutta la durata della gara manifesta la sua insoddisfazione per come le compagne hanno gestito questa partita.
Il Setterosa, con soluzioni azzardate in attacco, più di una volta ha esposto la propria difesa ai contropiedi delle nipponiche (che in controfuga hanno guadagnato due dei quattro rigori ottenuti dagli arbitri) e, soprattutto, non ha giocato in fase di conclusione con la necessaria precisione, anche quando sembrava una formalità mettere il pallone alle spalle di Miura. Unica eccezione Roberta Bianconi.
La giocatrice dell'Orizzonte segna il gol più bello nel primo tempo, con una conclusione da fuori da posizione 3 che finisce nel "sette" alla sinistra di Miura. E' la rete dello 0-2, preceduta da un bello spasone di Aiello dal centro, che poi chiuderà in maniera quasi analoga le marcature azzurre con il gol del 9-6. Buona la gara del centro orizzontino, così come quella di Tabani.
Tra lo 0-1 di Aiello e lo 0-2 di Bianconi il rigore parato a Miura da Gorlero sotto il diluvio, situazione atmsferica che avvalora ancor di più la parata del portiere azzurro. Sembra che l'Italia sia destinata ad una vittoria senza problemi, ma non sarà così per tutta la gara. Gli errori in fase offensiva delle azzurre, altri tre rigori (tutti segnati) conquistati dalle nipponiche e l'ottima partita giocata in difesa dalle nostre avversarie consentono loro di ritornare più volte nella scia dell'Italia (1-2, 4-5, 5-6) senza peraltro mai pervenire al pareggio. La svolta definitiva nel quarto tempo sul punteggio di 5-7: Sakanoue si mangia il gol del -1 e Bianconi in superiorità riporta l'Italia sul +3 che finalmente chiude la gara.
 
***

Prima giornata - Domenica 14 luglio
 
ITALIA-AUSTRALIA 10-9 (3-0, 3-2, 3-3, 1-4)
Italia: Gorlero, Tabani, Garibotti 3, Avegno 2, Queirolo 1, Aiello, Picozzi, Bianconi 2, Emmolo, Palmieri 2, Chiappini, Viacava, Lavi. All. Conti.
Australia: Palm, Gofers 1, Buckling 2, Halligan, Bishop , Knox , Webster 4, Ridge 1, Arancini , L. Mihailovic 1, Armit , Steere, Yanitsas. All. Mihailovic.
Arbitri: Dervieux (Fra) e Moeller (Arg).
Superiorità numeriche: Italia 6/12, Australia 1/9 + un rigore.
Note: nessuna è uscita per limite di falli.
 
LA PARTITA VISTA DA STEFANO POSTERIVO
 
Un giudizio globale sul Setterosa.
"Partita a due facce, quella della squadra di Conti - esordisce Posterivo -. Gara molto buona nei primi due tempi, nei quali abbiamo giocato con attenzione e aggressività davanti a Gorlero, con pazienza e scelte giuste in fase offensiva. Dal terzo tempo in poi, invece, ci sono state alcune forzature in attacco che avremmo potuto pagare a caro prezzo, e anche il rendimento in difesa è calato. Nel complesso, però, la vittoria è meritata".
 
A cosa è dovuto soprattutto questo successo?
"All'uomo in più. Basta guardare le cifre. L'Italia è stata molto brava in superiorità in tutte le varie soluzioni scelte per andare alla conclusione, mentre l'Australia ha confermato la sua difficoltà nel leggere le difese avversarie".
 
Le migliori tra le azzurre?
Su tutte Palmieri: gran lavoro in attacco, ogni volta che il pallone le cadeva davanti si trasformava in superiorità. E ha fatto anche due gol. Poi Gorlero: molto attenta e sicura nella prima parte di gara, penalizzata da alcuni errori difensivi delle azzurre dal terzo tempo in poi. Infine Avegno: non ha fatto la sua miglior partita, ma è stato troppo importante il gol del 10-8 segnato in controfuga dopo un'inferiorità".
 
Scegliamo il gol più bello delle azzurre tra questi tre: la deviazione aerea di Palmieri con l'uomo in più, il gran tiro da fuori di Garibotti da posizione 3, il diagonale vincente di Queirolo dal lato cattivo.
"Scelgo quello di Queirolo, segnato da Elisa in un momento delicato della gara".
 
IL NOSTRO SERVIZIO
GWANGJU - L'Australia non è più quella di una volta. Ma nemmeno l'Italia. E' cresciuto tantissimo il Setterosa, e questa partita d'esordio ai Mondiali ne è la migliore testimonianza: ha raggiunto una maturità tale la squadra di Conti da superare con successo anche situazioni difficili come quelle che si sono materializzate nella fase finale del match, quando, dopo aver dominato l'Australia per due terzi di gara, le azzurre si sono ritrovate sul collo il fiato delle avversarie. Un po' di stanchezza per il gran ritmo sostenuto per gran parte dell'incontro? Forse. L'aver creduto che il match fosse già chiuso a fine terzo tempo sul punteggio di 9-5? Può darsi. Un calo di attenzione? Chissà. L'importante è che adesso nella casella Italia ci siano i primi due punti.
Punti assolutamente meritati soprattutto per l'ottima prima parte di gara, e in particolare per l'approccio esplosivo delle azzurre: rasoiata vincente di Garibotti dal lato cattivo con qualche complicità dell'ex orizzontina Palm (1-0), diagonale di Bianconi con l'uomo in più su passaggio di Avegno (2-0), deviazione acrobatica (bellissima) di Palmieri sempre in superiorità, ben servita da Chiappini (3-0).
Il 4-0 è sul braccio di Giulia Emmolo, ma la terza superiorità consecutiva azzurra stavolta non ha l'esito sperato. Ne ottiene due l'Australia, ma Gorlero (ottima la sua prima parte di gara) e la difesa azzurra fanno buona guardia.
L'Australia, tuttavia, riesce ugualmente a portarsi nella scia delle azzurre (3-2, molto bella la palombella vincente di Buckling), ma le abilità balistiche delle gialloverdi non sono pari a quelle del tandem Bianconi-Garibotti: il secondo gol di Arianna, quello del 6-2, scagliato da posizione 3, è di rara bellezza.
L'Australia, più imprecisa in fase di conclusione, non sembra poter avere la forza di ricucire lo strappo. Del resto, ogni volta che tenta di riavvicinarsi nel punteggio viene ricacciata indietro dalla buona percentuale delle azzurre con l'uomo in più (nel terzo tempo segnano Avegno e Palmieri) e da un'altra fantastica realizzazione a uomini pari: il diagonale dal lato cattivo di Queirolo che non dà scampo a Palm: 9-5 alla fine del terzo tempo.
Sembra fatta, dunque. Ma nella quarta frazione il Setterosa non riesce più ad amministrare il pallone in attacco con la stessa saggezza e incisività e prende anche qualche contropiede di troppo. Fatto sta che l'Australia recupera quasi tutto il passivo (9-8) ed è provvidenziale un fallo in attacco fischiato alle gialloverdi proprio mentre stanno per spedire in controfuga alle spalle di Gorlero il pallone del pareggio. Arbitri che, tuttavia, danno un'importante chance subito dopo all'Australia, ma la superiorità gialloverde si trasforma in un contropiede "uno contro zero" vincente di Avegno. Vincente in tutti i sensi, perchè alla fine risulterà il gol decisivo, quello dei primi due punti: l'Australia accorcia le distanze a 45" dal termine con Webster (10-9), poi nell'ultimissima azione fa tremare le azzurre e il palo alla destra di Gorlero.
Mario Corcione
 
 
I VOSTRI COMMENTI
 
Sig, tecnico perché mette in mezzo luniversitaria!! Vi brucia molto che ragazze e ragazzi che non hanno il piacere di essere nella nazionale maggiore abbiano portato a casa una medaglia d’argento ed una d’oro in una competizione internazionale ? Forse se ci fosse stata sua figlia l’avrebbe considerata una grande vittoria!!! O forse sua figlia/o non è stata/o selezionato nemmeno per quella competizione.
Antonio Corsaro
 
Eccoli gli esperti ...chi sarebbero i fenomeni 97-98-99-2000? Diverse negli anni sono state viste ma evidentemente vanno avanti quelle con talento (Avegno 97, Picozzi 98). Fate i seri e fate allenare di più le figliole che vi stanno a cuore che la nazionale non può essere per tutti ...l'universitaria si.
tecnico
 
Tutte le nazionali sono ringiovanite tranne la nostra. Nuotavano il doppio le avversarie. Gli strappi in ripartenza non pagano. Sono falli. Si rischia di fare come la Nazionale di Lippi in Sudafrica. Senza contare che è stata bruciata la generazione 97-98-99. Marletta e Galardi a casa boh.....Però magari va bene così c'è un c.t. e di prenderà onori e oneri della sue scelte.
Lorenzo
 
I commenti a caldo sono influenzati dalla delusione, ma servirà pure una riflessione se si ricade sempre negli stessi difetti di un approccio sbagliato e poca personalità nei momenti decisivi. Purtroppo la personalità non si compra, bisogna cercarla dove c'è (ma è il selezionatore che deve capire dove c'è).
Michel Togni
 
Il risultato della nazionale italiana è sempre inversamente proporzionale alla durata dei collegiali...più è lungo peggio facciamo! Sarebbe da fare una riflessione ma come accade sempre in Italia la colpa è sempre degli altri. E quello che leggo in un commento sotto è vero, sembrano gli intoccabili
Intoccabili
 
Ma come si può pensare di crescere se oltre alle 13/14 della rosa le prime chiamate sono le 2003? Saranno pure forti ma mi volete dire che non ci sono 99/2000/01 che giocano in pianta stabile in A1 da anni prima di loro? Quando pensa Conti di inserire queste ragazze? Come in qualche squadra di A1 non si conta sulle giovani da crescere e poi succede questo. Vale sia per il campionato che per la Nazionale
Mah
 
ma a nessuno viene voglia di cambiamenti ? il gruppo "è intoccabile" il coach "è intoccabile" facciamoli sino a che siamo in tempo, perchè poi stare a casa, è vero che può fare bene ma brucerebbe...
Marco di Lambrate
 
..commenti scontatissimi che arriveranno dopo l'ennesima magra prestazione (a livello di medaglia) delle nostre ragazze: un vero peccato purtroppo, la rosa mi sembrava competitiva considerando anche il ridimensionamento di altre Nazioni. Detto questo, non credo che la Federazione cambi proprio adesso, ad un anno scarso dalle Olimpiadi….
Nicola
 
Ed io aggiungerei anche qualche giocatrice!
Francesco
 
Anche stavolta il setterosa fa cilecca!. Tutte le formazioni crescono di livello, anche le nazioni dell'estremo oriente cominciano a farsi spazio. L'unica nazionale che non cresce è la nostra, non sarebbe il caso, dopo l'ennesima fuoriuscita dalla zona medaglie, di pensare a cambiare i timonieri?
Francesco
 

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