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La forza di un campione è quella di rialzarsi dalle sconfitte più forte di prima. Con questa certezza l’Ekipe Orizzonte Catania si tuffa nella fase decisiva del campionato di serie A1. La sconfitta incassata sabato scorso ha fatto suonare un campanello d'allarme ma la formazione etnea ha già metabolizzato la lezione ed è pronta a lottare, con il coltello tra i denti, su ogni pallone per riuscire a conquistare l'accesso alla finalissima. Martina Miceli analizza il momento vissuto dalle sue ragazze e presenta la semifinale contro la Lifebrain Sis Roma, serie che vedrà il suo primo atto domani pomeriggio alla Scuderi con il fischio d'inizio previsto alle 16:00.

 

Quale eredità vi ha lasciato la sconfitta incassata sabato contro la Sis Roma?
Ci ha lasciato un’eredità importante. Abbiamo sbattuto la faccia sul fatto che ogni cosa va guadagnata e sofferta. La partita va giocata dal primo minuto all’ultimo.

 

Che tipo di reazione ti aspetti ora dalla squadra?
Sono contenta da un certo punto di vista di come sia andata l’ultima esibizione perché so che le mie ragazze si faranno trovare pronte dopo una batosta del genere.
 

Quali sono gli aspetti del gioco su cui il gruppo può ancora migliorare alla vigilia dei match che assegneranno il titolo?
Possiamo migliorare su tutti gli aspetti. Per vincere uno scudetto devi essere brava ogni frangete. Magari ci sono cose che sono andate meglio di altre ma tutte vanno attenzionate, tutte sono migliorabili e devono essere migliorate.

 

Che cosa deve scattare nella testa di una giocatrice quando iniziano i playoff?
I playoff sono la parte più importante ma anche la più bella del campionato. Si tratta di un mese da vivere in apnea con l’unico obiettivo della partita successiva. Un bel periodo per ogni atleta, Per alcune si tratta del primo o qualcuna non l’ha mai vissuto. Ho detto alle ragazze di godersi questo periodo perché è un mese stressante che ti toglie dieci anni di vita ma il bello dello sport è questo.
 

Domani vi attende gara 1 di semifinale contro la formazione capitolina. Che tipo di partita sarà?
Una gara  tosta dove non si dovrà abbassare mai la guardia. Affrontiamo una squadra che non molla mai e che cerca di imporre sempre il proprio ritmo. Sicuramente sarà una bellissima partita come tutta la serie, c’è da onorare un campionato e sono certa che daremo spettacolo.

 

Quali saranno i fattori decisivi per guadagnare la qualificazione alla finalissima?
Al di là del gioco, degli schemi e della tattica quello che fa la differenza in questi frangenti sono la voglia di arrivare al traguardo e la capacità di sofferenza.

 

Quanto ti trova concorde il ritorno alla formula dei playoff?
Finalmente si ritorna ai playoff. La Final Six non mi è mai piaciuta perché non è mai meritocratica, in una gara singola può succedere di tutto mentre in una serie al meglio delle tre vince realmente chi è stato più bravo. La scelta aiuta la promozione della pallanuoto a livello locale. Siamo uno sport piccolo che vive di sponsor locali a cui interessa riempire le piscine suscitando l’attenzione dei media locali e credo che questa sia la strada giusta per le prossime stagioni anche se quest’anno non potremo contare sulla presenza del pubblico.

 

Fotografia: Carlo Rinaldi