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ANTENORE PLEBISCITO PADOVA: Teani, Bacelle 1, Cassarà 1, Schapp 1, Queirolo, Casson 1, Millo 1, Yaacobi, Al Masri, Meggiato 3, Sgrò, Grigolon, Pozzani, Bozzolan. All. Posterivo

PN TRIESTE: Sparano, Citino, De March 1, Cordovani, Marussi, Cergol 2, Klatowski, Colletta, Gragnolati 1, Vukovic 1, Riccioli 1, G. Zizza, Ingannamorte, Zoch. All. Zizza

Arbitri: Braghini e Romolini

Note: Spettatori 200 circa. Presente in tribuna il CT della nazionale Carlo Silipo. Gragnolati fallisce un rigore (fuori) a 6.56 del primo tempo. Ammonito Posterivo (P) nel secondo tempo per proteste. Casson (P) uscita per limite di falli nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Padova 2/8 + 1 rigore; Trieste 2/9 +3 rigori (1 fallito).

 

La prima è reduce dall’impegnativa sfida di ieri e vuole portare a casa una storica qualificazione per aumentare ulteriormente l’entusiasmo in vista del grande evento europeo della settimana prossima, la seconda non vuole smettere di stupire e punta decisa all’ennesima finale degli ultimi anni, la prima del nuovo progetto tecnico. Nella prima semifinale della Final Six di Coppa Italia donne la Pallanuoto Trieste, che ieri ha superato la Brizz 14-9, affronta ad Ostia l’Antenore Plebiscito Padova. Al termine di una sfida agonisticamente vibrante, vissuta sui binari di un sostanziale equilibrio e nella quale le due contendenti si alternano al comando delle operazioni il sette in calottina bianca la spunta con il punteggio di 8-6 e si qualifica così per la finalissima di domani nella quale affronterà la vincente della sfida Ekipé Orizzonte-Sis Roma. A decidere le sorti di una contesa che nei primi tre parziali viaggia su punteggi decisamente bassi la prepotente accelerazione che le venete impongono al match nella frazione conclusiva trascinata dalla scatenata Meggiato che conquista il titolo di top scorer dell’incontro segnando una tripletta pesantissima negli otto minuti conclusivi. La titolare della calottina numero dieci prima firma il pareggio concretizzando la superiorità numerica che sblocca la squadra nel fondamentale, l’uomo in più è il tallone d’Achille della prova del Plebiscito, e poi, dopo il rigore del definitivo sorpasso trasformato con glaciale freddezza da Millo, sigla la doppietta che chiude i conti e consegna la qualificazione a Teani e compagne che se intendono però portare a casa il titolo domani dovranno assolutamente cambiare registro in fase offensiva. Il sette allenato da Paolo Zizza tiene egregiamente la scena per tre tempi poi finisce per soccombere perché paga, probabilmente, la poca esperienza nella gestione di partite equilibrate che si decidono sugli episodi, il problema fisico accusato da Arianna Gragnolati e le energie spese nella sfida di ieri con le siciliane.  

 

FINAL-SIX DI COPPA ITALIA FEMMINILE A OSTIA. IN SEMIFINALE TRIESTE SI ARRENDE AL PLEBISCITO (8-6)
PAOLO ZIZZA: “MANCATA UN PIZZICO DI CATTIVERIA”
 
Nella semifinale della Final-Six della Coppa Italia femminile la Pallanuoto Trieste viene superata per 8-6 dal Plebiscito Padova nella piscina del Polo Acquatico Frecciarossa di Ostia. La squadra sponsorizzata Samer & Co. Shipping giocherà così la finale per il terzo e quarto posto domenica 7 aprile (ore 12.00 con diretta streaming sul canale YouTube Fin Waterpolo Channel). “Gli episodi hanno fatto la differenza – spiega l’allenatore Paolo Zizza - ci è mancato un pizzico di cattiveria in certe situazioni. Dobbiamo crescere da questo punto di vista, anche in ottica Euro Cup”.
Tanta tensione in avvio, evidentemente le squadre sentono il peso della posta in palio. Servono 7’ per assistere al primo gol: Gragnolati sbaglia un rigore e sul ribaltamento di fronte Bacelle trova l’1-0. De March è fredda dai 5 metri per l’1-1 di fine periodo. Equilibrio anche nella seconda frazione. Gragnolati segna con una bordata dalla distanza (1-2), pareggia Schapp con un tiro deviato (2-2). Vukovic mette dentro il 2-3 in superiorità, Cassarà trova il 3-3 a 22’’ dall’intervallo lungo.
La battaglia infuria possesso su possesso. Nel terzo periodo le patavine si portano in vantaggio con Casson in controfuga (4-3). Poi capitan Cergol si carica la squadra sulle spalle: diagonale in superiorità numerica e rigore per il 4-5 a 8’ dalla sirena. Nel quarto periodo le orchette un po' si smarriscono e prestano il fianco alle controfughe venete. Due gol di Meggiato ribaltano la situazione sul 6-5, una botta mancina di Riccioli vale il 6-6. L’ultimo minuto però è favorevole al Plebiscito che con Millo su rigore e la solita Meggiato chiude i conti sull’8-6.