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Massa: "Aboliamo subito l'alzo e tiro"

  Pubblicato il 03 Set 2116  19:52
Enzo Massa è uno che se ne intende. Responsabile delle giovanili della Canottieri Napoli, ha allenato e allena tuttora alcuni degli azzurri presenti a Podgorica. Ecco il suo parere sulle regole che si stanno sperimentando ai Mondiali Under 18: "Innanzitutto complimenti agli azzurri e allo staff, a cominciare ovviamente da Nando Pesci. Stanno dispuntando un ottimo Mondiale. Fatta questa premessa, io dico che - oltre al pallone n. 4 - la regola che abolirei immediatamente non è sperimentale, è già in vigore da tempo. Sto parlando del tiro diretto da oltre 5 metri. Sono totalmente contrario, l'abolirei a livello assoluto, figuriamoci a livello giovanile, dove costituisce un freno fortissimo a creare gioco. E, cosa più importante, pregiudica la crescita dei giovani giocatori perchè alcuni di loro, dotati di particolari capacità balistiche, si specializzano nel fare l'alzo e tiro trascurando gli altri fondamentali. Devono imparare a giocare a pallanuoto nella totalità che richiede il gioco, altro che alzo e tiro! Se proprio vogliamo mantenerlo - ma, ripeto, per me è necessario abolirlo subito - almeno spostiamolo a sette metri".
 
VITTORIOSO: "E' IL FESTIVAL DELL'ALZO E TIRO"
Antonio Vittorioso ha la possibilità di parlare dei Mondiali Under 18 in una doppia veste, quella di giocatore (perchè non ha mai smesso) e quella di tecnico. Il suo giudizio sulle regole che si stanno sperimentando è il seguente: "Bisogna vedere quali obiettivi persegue la Fina. Se l'obiettivo è rendere la pallanuoto un gioco che privilegia ancor più la fisicità, allora con le regole che si stanno sperimentando a Podgorica siamo sulla buona strada. Se invece il traguardo da raggiungere è quello di elevare il livello spettacolare del gioco, allora devo dire che hanno sbagliato strada. I Mondiali Under 18, infatti, si stanno rivelando come il Festival dell'alzo e tiro: di gioco se ne vede davvero poco".
Tantissimi i gol, invece. Troppi per una partita di pallanuoto. Pensate che lo spagnolo Granados, il capocannoniere del torneo, è già a quota 40 con una media di 6,7 a partita. A proposito di gol, Antonio Vittorioso è uno di quei pochi giocatori che può vantarsi di avere superato quota 1000 in carriera. E, pur avendo 42 anni, non ha intenzioni di fermarsi qui: "Mi sono allenato anche quest'estate facendo gare di fondo, praticamente sono pronto a scendere in acqua anche adesso. Il Messina? Per il momento non ho trovato un accordo, ma ho ricevuto offerte anche da formazioni romane. Vorrei continuare a giocare, ma certo non mi dispiacerebbe trovare un club che mi offrisse la possibilità di proseguire la carriera di allenatore intrapresa l'anno scorso con la Lazio".
 
PICCARDO: "PORTIERI RIDOTTI A BERSAGLI DI TIRO A SEGNO"
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DE TURSI: "IDEE MOLTO CONFUSE"
Riceviamo e pubblichiamo un breve intervento di Alessandro De Tursi. l'uomo che ha creato il riuscitissimo circuito PallanuotoItalia: "Applicare al vertice di uno sport, alla sua massima espressione agonistica, un regolamento tipicamente usato per la promozione dello sport di base amatoriale significa considerare esso stesso uno sport da dilettanti. Rugby a sette, beach volley, calcetto, basket tre contro tre sono tutti strumenti di promozione, di sviluppo della base. Applicarli al vertice agonistico significa avere le idee molto confuse".
 
MINO MARSILI: CHI HA DETTO CHE PIU' GOL SIGNIFICANO PIU' SPETTACOLO?
Ma l'aspetto più negativo rimane quello del numero di segnature esagerato. Viene in nostro aiuto la testimonianza di Mino Marsili: "Non è assolutamente vero che più gol significano più spettacolo. Nel caso dei Mondiali Under 18, anzi, è vero l'esatto contrario. Io ricordo, quand'ero giocatore, una partita della mia R.N. Napoli contro la Lazio che termino 2-1: fu un grande spettacolo, visto da migliaia di spettatori alla Scandone. E, sempre alla Scandone, ricordo un derby R.N. Napoli-Canottieri Napoli 5-4 semplicemente magnifico, con le gradinate stracolme. Per non parlare della partita che giocammo e perdemmo a Punta S.Anna contro la Pro Recco nel 1973. Non ricordo il risultato, ma ci furono pochissimi gol e la gente sugli spalti, tantissima, si divertì moltissimo".
 
ESPERIMENTI INUTILI: SI SAPEVA GIA' CHE SAREBBERO FALLITI
Più di un lettore, anonimo ovviamente, ci ha scritto dicendo: "Le critiche nei confronti dei Mondiali Under 18 sono una mancanza di rispetto nei confronti degli atleti che lo stanno giocando".
Se mancanza di rispetto c'è stata nei confronti dei giocatori, non è avvenuta da parte nostra, ma da parte di coloro che hanno deciso di applicare queste regole ai Mondiali Under 18. E per due motivi principali:
1. Sapevano già che l'esperimento sarebbe stato completamente negativo perchè queste "queste stesse regole - ci ha scritto il campione d'Europa e pluricampione d'Italia Bruno Antonino - furono già sperimentate nei Mondiali juniores del 1995, e fu un disastro".
2. Chi ha visto le partite dei Mondiali Under 18 in diretta streaming ha potuto constatare che le regole sperimentate hanno avuto, tra gli effetti negativi, anche quello di aumentare l'influenza della direzione arbitrale sulla gara perchè realizzare in superiorità numerica 6 contro 5, nonostante la riduzione del tempo a 15", è notevolmente più facile. In altre parole, l'esito di ogni gara, e quindi dell'intero torneo, è affidato più a fattori esterni che al valore effettivo delle squadre. Ne è testimonianza il risultato finale (15-15) di Italia-Montenegro, gara che la squadra di Pesci ha rischiato di perdere dopo averla dominata.
 
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CI SONO PROBLEMI IMPORTANTI MAI RISOLTI
E INVECE SI SPERIMENTANO REGOLE CONTROPRODUCENTI
 
I Giochi Olimpici di Rio hanno riproposto problemi che ostacolano la possibilità di un rilancio della pallanuoto mondiale:

1. Il basso livello tecnico espresso dal torneo maschile.
2. La scarsa qualità degli arbitraggi, con direttori di gara che continuano a ripetere da anni gli stessi, gravissimi errori (ad esempio il sanzionamento del fallo da rigore secondo interpretazione personale e non secondo il regolamento, oppure il mancato sanzionamento del fallo di brutalità, vedi colpi di Figlioli a Loncar in Croazia-Italia e di Dusko Pijetlovic a Macan nella finale Serbia-Croazia).
3. L'aumento del numero di non-partite (14 agosto docet) con l'incubo sempre più minaccioso delle scommesse anche nel nostro sport.
Ebbene, invece di lavorare per risolvere questi importanti problemi, si continua ad insistere con sperimentazioni inutili di nuove regole...
 
a) campo da 25 metri.
b) 11 giocatori a referto e 6 in acqua
c) pallone da 4
d) possesso palla di 25 secondi
e) espulsione temporanea dell durata di 15 secondi.
 
...che trasformano la pallanuoto in uno sport ridicolo, con punteggi stratosferici.
 
A Podgorica, nella prima giornata dei Mondiali Under 18 sono stati realizzati 229 gol in 7 partite con una media di 32,71! Semplicemente pazzesco. Un nostro lettore ci ha scritto: "Quelli che hanno deciso di provare queste regole non capiscono che fare più gol non è avere più spettacolo....anzi. Con queste modifiche il "nostro sport" non sarà altro che pallamano acquatica!".
Previsioni che puntualmente si sono avverate anche nella partita Italia-Montenegro che venerdì sera abbiamo potuto seguire in diretta streaming: tanti gol, poco spettacolo. E ZERO GIOCO! Siamo grati all'organizzazione dei Mondiali Under 18 di Podgorica per avere dato a tutti gli appassionati di pallanuoto, grazie allo streaming, l'opportunità di constatare che del gioco della pallanuoto praticamente non è rimasto nulla. UN ABORTO DI PALLANUOTO, ecco cosa è diventato il nostro sport con queste regole.
In acqua, ai Mondiali Under 18 di Podgorica, si gioca 6 contro 6, ma in pratica è un 5 contro 5 perchè I PORTIERI PRATICAMENTE NON GIOCANO. Impossibilitati a parare, soprattutto nelle situazioni di uomo in meno, i portieri non fanno altro che raccogliere il pallone nella rete.
Poteva essere una manifestazione bellissima, e invece è stata rovinata irrimediabilmente.
Mario Corcione
 

 

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