L’Italia vuole chiudere il 2022 con il bronzo europeo: domani gli azzurri, a referto in 11, affrontano la Spagna
Pubblicato il 09 Set 2122 18:13
Smaltire l’amarezza derivante da una sconfitta immeritata, frutto di una decisione arbitrale ampiamente discutibile e di una prestazione che, certamente, non è stata all’altezza delle precedenti, per recuperare le energie necessarie a compiere l’ultimo sforzo. Questo l’obiettivo dell’Italia che domani, fischio d’inizio previsto alle ore 18:00 con dirette tv su Raisport + HD, affronta alla Spaladium Arena la Spagna nell’incontro valevole per la finale per il terzo posto dei campionati europei. La delusione per il ko maturato nel convulso epilogo della sfida di ieri, risultato che ha sancito il mancato accesso alla finalissima, è certamente grande ma la squadra deve essere brava a resettare rapidamente le scorie della battaglia con i croati per concentrarsi sulla sfida con le furie rosse e provare a conquistare quella medaglia che rappresenterebbe la ciliegina sulla torta di un 2022 che, in ogni caso, è destinato a chiudersi con un bilancio lusinghiero. La scure della Len ha però colpito nuovamente gli azzurri con la squalifica di due giornate inflitta a Di Somma per proteste e quella di una giornata comminata a Marziali, sanzioni che costringeranno la squadra a giocare senza due pedine importanti ma soprattutto con soli undici giocatori a referto vista l’impossibilità di sostituirli; in panchina mancherò invece Amedeo Pomilio, fermato anch’egli per un turno. La rinuncia a due elementi di movimento e le preoccupazioni derivanti dalla condizioni di Luca Damonte, colpito da Marinic-Kragic con un calcio in faccia, sfuggito sia agli arbitri che al Var, rendono un percorso ad ostacoli l’avvicinamento alla sfida che vale il terzo gradino del podio con capitan Del Lungo e compagni che dovranno dar fondo a tutte le proprie energie e alla voglia di non arrendersi alle difficoltà per riuscire a disputare una prova maiuscola nella quale sarà però fondamentale la capacità di limitare i falli, il controllo del ritmo e la gestione esemplare delle scelte in fase conclusiva perché se giocare in dodici costringe ad un’impresa, rinunciare alla possibilità di poter iscrivere a referto ben due giocatori trasforma l’impegno agonistico in una fatica immane.
Puntuale come sempre l’analisi del momento vissuto dagli azzurri effettuata dal tecnico del Telimar Gu Baldineti: “C’è da sottolineare che il percorso dell’Italia quest’anno è stato splendido. Essere di nuovo nelle prime quattro, speriamo terzi dopo la finalina di domani, è un grande successo al culmine di un’annata eccezionale che ci ha visti secondi al mondiale, sconfitti solo ai rigori in finale, campioni di World League e nuovamente nelle prime quattro nel torneo continentale perdendo la semifinale con un arbitraggio discutibile contro la Croazia mi spinge ad assegnare un bel 10 e lode a tecnici, staff e giocatori per quanto fatto fino ad ora. Per quanto concerne la partita di domani sarebbe molto carino chiudere con una medaglia di bronzo e penso che il risultato sia alla portata di Del Lungo e compagni. La Spagna che ho visto contro l’Ungheria ha sofferto tanto, specialmente sui tiri da lontano, ma si tratta sempre di partite difficili. A complicare sensibilmente la situazione le assenze per squalifica di Marziali ed Edo Di Somma, ulteriore beffa per la nazionale italiana. Sono convinto che la possibilità di vincere la partita sia concreta, devono rimanere tranquilli e provare a fare tutto il possibile anche se il pronostico pende ora nettamente dalla parte degli spagnoli. L’Italia ci ha però abituato a determinate imprese”.
Credits: A. Masini/DBM
Inviaci un tuo commento!