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Lettera di Mario Andolfi: "Un saluto a chi non mi ha voluto salutare"

  Pubblicato il 20 Ago 2120  13:18
Riceviamo da Mario Andolfi e pubblichiamo
 
Pensavo che non avrei mai scritto su un social... eppure è capitato anche a me. L'occasione me la ha offerta la "Roma Nuoto", quando i suoi dirigenti più in alto hanno preferito ignorare un mio messaggio di semplice sorpresa.
Tutte le storie possono finire, ci mancherebbe altro! Così il rapporto con una squadra di pallanuoto può naturalmente esaurirsi senza che si creino traumi o problemi di varia natura, fa parte del gioco.
La mia educazione, però, non trova normale che, giunti al termine dopo tanti anni, non ci si saluti, anche perché un educato saluto credo che rientri nelle basilari norme della convivenza civile di tutti, compresi i top manager sia pure estremamente impegnati nelle loro molteplici attività.
Così dopo tanti anni di militanza nella squadra giallorossa trovo strano (non mi vengono in mente altri aggettivi...!) che il Presidente Niccolò Cristofari e il suo vice Luigi Grossi non mi abbiano nemmeno salutato.
Forse ho commesso qualcosa di così grave da portarli ad avere un atteggiamento che in altre circostanze potrebbe essere definito in modo diverso. Può darsi, ma andando indietro di stagione in stagione non riesco a trovare colpe o mancanze da parte mia; credo anzi di aver fatto sempre quanto mi competeva al meglio delle mie possibilità, di sicuro inferiori a quelle di tanti altri che avrebbero potuto lavorare al mio posto.
E allora sarò io a salutarvi caro Niccolò e caro Gigi. Per me è stato un onore contribuire alle vicende del vostro sodalizio. Con la Roma ho vissuto bellissime esperienze, dallo scudetto alle, ahimè, retrocessioni, tutte ricche di irripetibili emozioni che non dimenticherò mai.
Nella mia lunga vita dedicata alla pallanuoto ho avuto la possibilità di toccare con mano la gioia, la rabbia, la voglia di rivincita, la trepidazione e così via.
Non ho mai, però, provato la tristezza. Grazie a voi, invece, caro Niccolò e caro Gigi, la TRISTEZZA è entrata a far parte del mio vocabolario dello sport.
Non sono triste perché a distanza di un anno non ho ricevuto nemmeno un euro... non mi sono sbagliato, nemmeno uno!; non sono triste per aver constatato una vostra presenza pressoché nulla sul bordo vasca, soprattutto con gli atleti e soprattutto nei momenti difficili; non sono nemmeno triste per aver dovuto comunicare con voi solo tramite intermediari.
No, sono triste nel vedere che due giovani rampanti dirigenti non hanno avuto il coraggio di mettere la faccia per comunicare al loro "vecchio preparatore" che non farà più parte dello staff, lasciando che lo venga a sapere casualmente da un giovane atleta.
Gli stessi dirigenti che anni addietro, al loro esordio, mi avevano colpito positivamente per l'entusiasmo che mostravano in ogni incontro con tecnici e giocatori. Non è sempre vero che la prima impressione è quella buona!
Pensate, caro Niccolò e caro Gigi, sono triste perché a quasi 71 anni non ricevere un semplice saluto fa rimanere molto male. Alla vostra giovane età probabilmente una mancanza del genere passerebbe inosservata. Ma forse sto esagerando per via delle tante primavere che in qualche modo possono amplificare fatti trascurabili. Dovete avere pazienza e comprensione.
Sono sicuro, una volta superato il patetico, lo riconosco, problema della tristezza, che l'aspetto economico, caro Niccolò e caro Gigi, verrà da voi risolto egregiamente, anche perché se una persona, e non credo di essere l'unica nell'ambito Roma, lavora per un anno e poi non viene pagata.... voi, i dirigenti del futuro, come definireste questa situazione? Aiutatemi, non mi vengono in mente aggettivi appropriati!
Ma a pensarci bene mi rendo conto che le mie sono perplessità, come si dice, campate in aria; infatti se la Roma si presenta al prossimo campionato con un nuovo staff, vuol dire che ha le risorse per onorare il "vecchio" prima di far onore al "nuovo"... altrimenti qualcosa non torna.
Ad ogni modo, se in caso estremo non foste in grado di far fronte a tutto il mio compenso, sarei contento se almeno una parte di quanto a me dovuto non mi dovesse arrivare lo devolveste in beneficienza. Hai visto mai  che da una situazione "imbarazzante" possa scaturire qualcosa di buono!
Ora bando alle esternazioni di un vecchio (anche un po' "rinco" come talvolta mi fanno notare i miei nipotini), voglio approfittare di questa occasione per salutare TUTTI gli atleti della Roma che ho avuto la fortuna e l'onore di allenare.
Concedetemi, però, di riandare con una forte emozione al lontano 1999, alla Roma dello scudetto che, mi preme sottolineare, ha molto poco a che vedere con l'attuale. Era un'altra proprietà, ovviamente, con dirigenti di alto spessore, con vera passione per questo sport, sempre pronti a stare in prima linea.
Di quella squadra ricordo con affetto, gratitudine ed orgoglio i tanti fuoriclasse che ne hanno fatto parte, in particolare Tibor, un amico, un campione che ho avuto la fortuna di conoscere e di allenare. Ciao amico di tutti noi!
Questo ricordo, purtroppo e inevitabilmente, ha fatto aumentare e di molto la tristezza cui ho fatto cenno prima.
Chiedo scusa per essermi dilungato troppo nella mia esternazione. Voglio però chiudere con un'ultima considerazione, del tutto personale, e tutto sommato forse anche un po' utile per voi caro Niccolò e caro Gigi: lo sport, attenzione però, quello con la S maiuscola non vi appartiene affatto.
Mario Andolfi
 
NOTA DELLA REDAZIONE: Attendiamo la replica della Roma Nuoto, ovviamente se vorrà inviarla
 
 
I VOSTRI COMMENTI
 
Ricapitolando: un maestro dello sport, apprezzatissimo da tutti noi atleti che ha allenato per doti umane e tecniche, scrive una lettera in cui afferma che non è stato pagato per il lavoro svolto, che nessuno si è degnato di chiamarlo o comunicargli che era stato sollevato dall’incarico e che ai suoi messaggi non ha ricevuto risposta. E c’è anche qualcuno che difende l’operato dei dirigenti o accusa Mario di poca delicatezza o addirittura che avrebbe dovuto risolverla internamente? Ma siete capaci a leggere? Ma come ragionate? Passi tutto il resto, la forma, i saluti Ecc. Se uno ha lavorato e gli è stato promesso un rimborso deve essere onorato. E se non puoi per colpa del virus autoretrocedi e riparti facendo ciò che puoi. Non promettendo e non mantenendo.
Gm
 
Sarò ottuso,ma a me sembra così chiaro che la lettera aveva un significato semplicissimo: "non mi puoi pagare? Non fa niente,ho 71 anni e campo lo stesso,ma nemmeno il coraggio di dirmelo in faccia? Allora a questo punto visto che la tasca per voi viene prima degli attributi,parliamo di soldi". Poi ovviamente ci sono i messaggi di parte,la classica opposizione che deve criticare tutto a prescindere,ma nessuno che si sofferma sull'aspetto "lealtà,signorilità ed educazione" a prescindere dal denaro. evidentemente la pallanuoto anche sugli spalti (quei pochi occupati) è davvero solo questa,poveri i nostri figli
Greg
 
Chi giustifica la Roma nuoto non conosce l’ambiente o forse è proprio dell’ambiente stesso. Le difficoltà ci sono per tutti ma le negatività che li contraddistingue no!! La ROMA non risponderà mai.
Antonio
 
Senza entrare in merito alla situazione del Sig Mario Andolfi, vorrei capire con quali conoscenze e con quali competenze il Sig. Fabrizio Di Silvestro si permette di dare un giudizio sullo staff tecnico della Roma Nuoto! Probabilmente è un tecnico affermato e agli addetti ai lavori è completamente sfuggito! Credo sia necessario come minimo il rispetto delle persone che in questo articolo non sono neanche implicate!
Elio Pallino
 
Sig. Zassolo, il SIG Andolfi n on e" stato nemmeno salutato dai SIG. I Dirigenti ed ha saputo il tutto da un atleta, inoltre non e" stato pagato, ma di che spessore parla Lei della societa" , un uomo di 70 anni trattato così nonostante lavorasse da tanto tempo. La verita" e" che molte societa" sono guidate da persone non all" altezza e di poco spessore
Enrico
 
È davvero triste venire a sapere che una società così importante ha trattato in questo modo chi con passione, professionalità e grande esperienza ha fatto tanto per questo sport e per la Roma. Che esempio si da ai giovani atleti a cui si insegnano i valori dello sport quali lealtà, rispetto e correttezza? Una volta si diceva che tra gentiluomini era sufficiente guardarsi negli occhi e stringersi la mano...ma serve la coscienza pulita... Capisco e condivido con Mario Andolfi l'amarezza, ma vista la caratura dell'uomo e la sua preparazione tecnica, sono sicuro che verrà presto cercato e coinvolto in altri progetti dove saranno onorati di potersi avvalere della sua grande esperienza. Spero che questa lettera possa essere spunto di riflessione per quanti vivono quotidianamente questo mondo e occasione per migliorarlo
Giorgio
 
Premesso che è necessario onorare sempre l'impegno preso con un professionista che ha dedicato il suo tempo non solo con professionalità ma anche con amore e passione alla crescita e alla cura di giovani atleti, è necessario mettere in evidenza la schiettezza e la sincerità mostrata dal Dott.Andolfi che senza peli sulla lingua giudica un comportamento assolutamente non congruo per una società sportiva di alto livello, sempre se vogliamo considerare la Roma Nuoto come tale. Pertanto il mio applauso va al Sig.Mario che ha mostrato molta signorilità nella sua lettera. Attendiamo tutti la replica della Roma.
David
 
Caro Mario ,innanzitutto ti mando un grosso saluto e un grosso abbraccio dal momento che è tanto tempo che non ci vediamo...mi spiace che una persona così per bene come te,un professionista esemplare quale sei e uno sportivo con la S maiuscola ,si trovi a dover affrontare questa situazione sgradevole , sia economicamente parlando ,che di riconoscenza,ma ahimé nel nostro sport sembra ormai una spiacevole costante...detto questo ,ci tenevo ,e so che non ti toglierà la tristezza ma magari la affievolirà un pochino,a dirti che io ,come tanti altri atleti che hanno avuto la fortuna,il piacere e l'onore di averti avuto come preparatore o semplicemente incontrato nel cammino sportivo ,ti salutiamo e ti mandiamo l'abbraccio più immenso che si possa dare,perché sei davvero una persona e uno sportivo più unico che raro!con affetto
Daniele Parisi
 
CARO SIG. MARIO ANDOLFI,SENZA DUBBIO UOMO DI SPORT,PREPARATO E CON ANNESSI TITOLI AL SEGUITO,NON TROVO DEL TUTTO CORRETTE LE SUE DICHIARAZIONI VERSO LA SOCIETÀ ROMA NUOTO,SA BENISSIMO LE DIFFICOLTÀ CHE CI SONO NEL MONDO DELLA PALLANUOTO IN PARTICOLARE QUELLA ROMANA,FIGURIAMOCI DOPO QUESTO TRISTE E TRAGICO MOMENTO,TROVO VERAMENTE DI POCO SPESSORE E NON DA UOMO DI SPORT CON LA “S” MAIUSCOLA PROPRIO COME HA DETTO LEI NELLA SUA NOTA RIDURRE TUTTO AD UNA QUESTIONE ECONOMICA E SOPRATTUTO INFAGARE UNA SOCIETÀ NELLA QUALE LEI CARO SIG.ANDOLFI HA LAVORATO PER ANNI,PUÒ CAPITARE CHE LE STRADE PROFESSIONALI SI DIVIDANO MA BISOGNA USCIRNE SENZA RANCORE E CON ONORE,COSA CHE NON HO VISTO E MAI MI SAREI ASPETTATO DA UNA PERSONA DEL SUO CALIBRO.
Gianluca Zossolo
 
Sig. Di Carlo anche se fosse tutto limitato al pagamento sarebbe sacrosanto ma lei Probabilmente ha voluto leggere solo quello che voleva. Per il sig. Tifoso (ritengo che sia qualcuno della Roma) in ogni caso la bella realtà che lei indica è stata fatta alle spalle di ragazzi e di persone che avevano creduto nel progetto che proclamavano ma che alla fine si è risolta sempre con comportamenti poco legittimi... basta chiedere in giro!! A volte l’abito non fa il monaco!
Antonio
 
rispondo per delicatezza al signor romano : quello che succede a Roma è la punta del icerbeg , si alla fine se veniva pagato probabilmente none ne importava nulla dei essere salutato , quindi il curarsi di loro è solo determinato dal vile denaro che giustamente deve essere dato però fuori luogo la storia e i ricordi . del resto subito si accasato con un'altra squadra . infine il nostro sport è da sempre gestito da incompetenti che si fanno incantare dal più grande incantatore di serpenti, barelli, colui che tutto move e tutto sa, si attornia di persone che mangiano le sue briciole, che si nutrono dei suoi avanzi ed accettano e sono sudditi senza spina dorsale che ubbidiscono e non si ribellano ..... ognuno fa i suoi interessi uno per tutti Campagna che ha speso un cifra assurda per allenare i suoi atleti per 2 mesi...... almeno zizza ha fatto un collegiale per le giovani ragazze, e barelli si crogiolava nel fango della pallanuoto. finche non. apriremo gli occhi saremo circondati di personaggi che guardano il vile denaro e non la passione dei nostri figli . ah dimenticavo a settembre si vota per barelli che giustamente ha indetto le elezione prima che il decreto sia attuale e quindi lui dopo può fare ancora altri 2 mandati compreso quanto .ed ha fatto fuori postiglione ( non che lui abbia tutelato la pallanuoto sia chiaro in questi anni ) solo perché ha provato a criticarlo silenziosamente, avendo lesa maestà e stato epurato ...... , e noi siamo collusi tutti e tutti e tutti
Antonio Piombino
 
Mi preme sottolineare le parole che il professore Mario Andolfi pronuncia verso una società come la Roma Nuoto. Vi ricordo che questa società così tanto blasonata, a livello giovanile non ha vinto nulla. Tutti forti del loro sapere nella pallanuoto ma in realtà non sono che una squadra media. Il settore giovanile è pressoché nullo perché non hanno una persona capace di portarlo avanti, e i tecnici aldilà di Mino Di Cecca non li vedo all'altezza di Mario Andolfi. Mia personale opinione ma il professore ha la mia più alta stima e rispetto.
Fabrizio Di Silvestro
 
Purtroppo il grande Mario Andolfi non è il solo ad aver avuto a che fare con questo genere di personaggi. Ci sono società altrettanto blasonate, o che si ritengono tali, che si comportano alla stessa identica maniera. Società condotte da dirigenti che diventano tali solo per interessi personali, o per permettere ai propri figli (spesso incapaci, perchè un atleta capace non ha bisogno di aiuto nè di spinte) di arrivare e rimanere in prima squadra, dirigenti che nulla hanno a che vedere con lo sport, dirigenti senza minime progettualità, senza lungimiranza, prospettive e idee. Gli stessi dirigenti che alla fine manco mettono la faccia per chiudere un rapporto in modo educato, professionale e, appunto, sportivo. Fin tanto che ci saranno questi 'dirigenti' nelle società, questo sport non potrà mai decollare e sarà costretto a sopravvivere invece che a vivere.
Michele
 
Con tutto il rispetto ma la vera tristezza è questa lettera pubblica. Tante parole che si racchiudono al momento con la mancanza del pagamento. Vorrei vedere se fosse stato saldato se gli fregava di essere salutato.
Alessandro Di Carlo
 
Difficile rispondere da parte della Roma nuoto ,quando tutto ciò che ha scritto Mario corrisponde alla pura verità!!!!
Verità
 
Che tristezza leggere che un appassionato professionista come lei Sig. Mario antepone questioni personali ( saluti e soldi) al bene dello sport, anzi al bene dei giovani nello sport. Perché è innegabile che la Roma Nuoto, non senza sforzi e sicuramente anche con errori, è una delle poche realtà giovanili nazionali nel meraviglioso mondo della pallanuoto. Troppo facile rimpiangere una squadra con campioni eccezionali che ha vinto uno splendido scudetto in un momento storico totalmente diverso ....oggi la realtà è ben altra per tutti! Comunque grazie per aver dedicato tanto allo sport... spero che ogni cosa si sistemera' per lei sig. Mario e soprattutto che riesca a ritrovare quella lucidità che l'ha contraddistinta, perché leggendo il suo messaggio sembra proprio che sia accecato da qualcosa che non comprendo ( a parte i soliti interessi personali) Un tifoso. Forza Roma Nuoto sempre.
Tifoso
RISPONDE MARIO CORCIONE: L'unica tristezza è che lei non abbia le p... per firmarsi.
 
Al di là del fatto che reclamare di essere pagati per un lavoro svolto mi sembra sacrosanto, nella lettera tocca diversi argomenti, perché Antonio lei si sofferma solo uno dei punti toccati?
Mario Romano
 
Bravo Mario!
Ubaldo Tirletti
 
Un grande saluto mario,uomo di sport e grande insegnante!
Danilo Di Zazzo
 
Sig. Andolfi lei è veramente un signore e come tale ha avuto parole Fin troppo gentili con i due signori più volte indicati. Due esseri che sono spariti nei confronti di tutti e lasciano intrattenere rapporti con soggetti della stessa categoria. Gente che ha trattato i giocatori più anziani con la stesso metodo e senza soldi. E di certo non deve essere andata meglio a Gatto. Mi meraviglio del sig. Tafuro che ora va a farci l’allenatore. Purtroppo chi è finito sotto le loro mani non può certo ad oggi parlarne bene. E purtroppo chi ci rimette sono i giovani giocatori che per la loro posizione dovranno continuare a sottostare a questa situazione sperando che la FIN o qualcuno intervenga.
Antonio
 
Tutto si riduce a che non è stato pagato ...che tristezza ..in un momento così assurdo bisogna leggere le esternazioni di un ottimo preparatore che si lamenta della poca professionalità di i dirigenti...e allora noi di barelli che dovremmo fare consumare tutto l’inchiostro del mondo ..ma forse come disse il sommo poeta “ non ti curar di loro ma guarda e passa “ ed allora Mario avevi ragione adesso nn più aime
Antonio Piombino

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