L'EKIPE ORIZZONTE-PLEBISCITO PADOVA 10-8(Parziali: 3-1 3-4 0-0 0-1)
L'EKIPE ORIZZONTE: Gorlero, Ioannou 1, Garibotti 1, Viacava 1, Aiello 1, Barzon, Palmieri, Marletta, Emmolo, Vukovic 1, Riccioli 1, Leone, Condorelli. All. Miceli
PLEBISCITO PADOVA: Teani, Savioli M., Savioli I., Gottardo, Queirolo 1, Casson, Millo, Dario, Cocchiere 1, Ranalli 3, Meggiato, Centanni 1, Giacon. All. Posterivo
Arbitri: Severo e Navarra
Note: Superiorità numeriche: Catania 2/12 e Padova 1/6 + un rigore. Uscite per limite di falli Dario, I. e M. Savioli (P) nel quarto tempo. La partita si conlude in parità, 6-6. RIGORI: Barzon (C) gol, Queirolo (P) gol, Marletta (C) gol, Centanni (P) gol, Palmieri (C) gol, Ranalli (P) traversa, Vukovic (C) gol, Millo (P) palo.
Due squadre accomunate dallo stesso obiettivo, la vittoria, ma con motivazioni radicalmente diverse, l’una per chiudere i conti, l'altra per rinviare il verdetto a gara 5. Ekipe Orizzonte Catania e Antenore Plebiscito Padova tornano in acqua alla Scuderi per disputare il quarto atto della finale scudetto con le patavine che partono dalla situazione di 2-1 a proprio favore dopo il successo ottenuto venerdì sera. Al termine di una partita agonisticamente intensa ma che non passerà certamente alla storia per la bellezza dello spettacolo offerto la formazione etnea ha la meglio sulle rivali dopo i tiri di rigore con il punteggio di 10-8 e trascina così la serie alla quinta e decisiva partita, match che si disputerà mercoledì alle ore 18:00 in casa della formazione veneta. A testimoniare l’importanza della posta in palio e la stanchezza che le giocatrici accusano al quarto match in dieci giorni la sola rete segnata dalle due contendenti al rientro dall’intervallo lungo, quella siglata nel parziale conclusivo da Chiara Ranalli, top scorer di giornata con tre gol, per fissare lo score sul 6-6. In una partita nella quale le difese recitano certamente la parte del leone le due squadre non riescono ad incidere nel fondamentale della superiorità numerica mettendo a segno percentuali ampiamente negative, come ben testimonia il 2/12 registrato dalle padrone di casa. Vibranti nel finale le proteste della formazione in calottina scura per un fallo su Cocchiere che sembrerebbe meritevole della massima punizione ma che la coppia arbitrale decide di non sanzionare. La lotteria dei tiri dal dischetto premia questa volta capitan Palmieri e compagne che si dimostrano più fredde dalla linea dei cinque metri mentre il destino si rivela davvero beffardo con la numero 10 ospite, fino ad allora la migliore delle sue, che commette uno dei due errori decisivi. Chiude definitivamente i conti la conclusione scagliata sul palo da Alessia Millo.
Ancora i tiri di rigore, per la terza volta in quattro partite, ma stavolta a sorridere è l’Ekipe Orizzonte, che si aggiudica GARA 4 della finale scudetto al termine di una sfida non raccomandabile ai deboli di cuore.
Una vittoria cercata, voluta e fortemente meritata, andata comunque a chi già nei tempi regolamentari avrebbe potuto chiudere il match in più occasioni senza dover ricorrere ai tiri dai cinque metri.
Le catanesi però hanno voluto a tutti i costi il punto del 2-2 e lo hanno conquistato proprio attraverso quei rigori fatali in GARA 1 e GARA 3, ma che oggi hanno sorriso alle rossazzurre, vittoriose per 10-8 sul Plebiscito Padova tra le mura amiche della piscina “Francesco Scuderi” di via Zurria (CT).
Sarà quindi GARA 5 a decidere chi vincerà il tricolore, nel match in programma mercoledì 9 giugno alle 18:00 a Padova (DIRETTA RAI SPORT HD).
Un verdetto maturato al termine della sfida odierna, ricca di emozioni sin dall’inizio. Le biancoscudate sono subito andate in vantaggio, ma l’Ekipe Orizzonte ha immediatamente reagito, vincendo il primo tempo per 3-1. Battaglia aperta nel secondo parziale, conquistato dalle ospiti per 3-4, e terza frazione letteralmente in apnea, chiusa addirittura sullo 0-0. Sensazioni quasi identiche anche nel quarto tempo, vinto 1-0 dal Plebiscito Padova, che ha portato le due squadre per l’ennesima volta ai rigori. Catanesi però più determinate che mai e brave a segnare tutti i tiri a disposizione dai cinque metri, con le venete che invece sbagliano due volte e si arrendono alla forza di volontà delle rossazzurre.
Tabellino finale che evidenzia la grande distribuzione delle reti in casa etnea, con un gol ciascuno per Carolina Ioannou, Arianna Garibotti, Giulia Viacava, Rosaria Aiello, Jelena Vukovic e Isabella Riccioli.
Lacrime e sorrisi nell’immediato post-partita, accompagnato dalla gioia di aver conquistato il diritto a giocarsi lo scudetto di pallanuoto femminile nell’ultima partita della serie, come ha sottolineato il presidente dell’Ekipe Orizzonte: “Finalmente i rigori ci hanno sorriso – ha detto Tania Di Mario – , anche se avrei davvero preferito non soffrire così tanto. Ci dovremo sicuramente ricordare che oggi molte cose non sono andate nel migliore dei modi e che questa partita sarebbe dovuta finire molto prima. Sapevamo che questa finale si sarebbe decisa in cinque partite. Adesso in casa del Padova non sarà certamente facile, però noi ci siamo. Nel terzo tempo si è vista grande stanchezza da parte di entrambe le squadre, ma forse se avessimo avuto anche un pò più di lucidità saremmo riuscite a fare meglio perchè abbiamo creato più delle nostre avversarie. Ciò non toglie che siamo state brave a portare a casa il risultato e stavolta i rigori non ci hanno fatto paura, ma ne farei volentieri a meno in futuro. Quando ci siamo trovate avanti 6-3 ci è forse mancata un po’ di determinazione in fase conclusiva. In qualche caso abbiamo veramente sbagliato noi, perchè in determinate occasioni devi mettere la palla dentro. Per GARA 5 mi piacerebbe che ci facessimo trovare pronte a soffrire per tutta la partita, perchè chi sa farlo fino alla fine poi riesce a centrare l’obiettivo finale”.
Al termine del match è arrivato anche il commento della numero 6 dell’Ekipe Orizzonte, grande ex di turno e a segno nel primo dei quattro rigori decisivi per il successo delle catanesi: “Oggi per noi non era affatto facile giocare questa partita – ha detto Laura Barzon – , perchè eravamo sotto nel computo generale delle sfide e c’era tanta pressione. La differenza l’ha fatta il carattere e siamo state brave a non prestare attenzione ai piccoli momenti di nervosismo che ci stanno in partite di alto livello come queste. Anche per me c’è stata tanta emozione, com’era accaduto soprattutto quando mi sono ritrovata a giocare le prime due gare di queata finale nella piscina in cui ho giocato per anni. Però, pur rispettando sempre il mio passato e le mie origini, adesso voglio vivere al meglio questa esperienza all’Orizzonte onorando la scelta che ho fatto, per crescere ulteriormente come atleta e come persona. Gara 5 non sarà facile, perchè giocheremo in casa loro. Sicuramente avremo tutto contro, ma sono sicura che ci faremo trovare pronte”.
IL TABELLINO DEL MATCH:
EKIPE ORIZZONTE-PLEBISCITO PADOVA 10-8 d.t.r. (Parziali: 3-1; 3-4; 0-0; 0-1)
EKIPE ORIZZONTE: Gorlero, Ioannou 1, Garibotti 1, Viacava 1, Aiello 1, Barzon, Palmieri, Marletta, Emmolo, Vukovic 1, Riccioli 1, Leone, Condorelli. All. Miceli
PLEBISCITO PADOVA: Teani, Savioli M., Savioli I., Gottardo, Queirolo 1, Casson, Millo, Dario, Cocchiere 1, Ranalli 3, Meggiato, Centanni 1, Giacon. All. Posterivo
Arbitri: Severo e Navarra
Note – Superiorità numeriche: Catania 2/12 e Padova 1/6 + un rigore. Uscite per limite di falli Dario, I. e M. Savioli (P) nel quarto tempo. La partita si conlude in parità, 6-6. RIGORI: Barzon (C) gol, Queirolo (P) gol, Marletta (C) gol, Centanni (P) gol, Palmieri (C) gol, Ranalli (P) traversa, Vukovic (C) gol, Millo (P) palo.
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