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Le proposte di András Gyöngyösi: "Fidatevi, potrebbe funzionare"

  Pubblicato il 30 Apr 2120  19:32
"La crisi economica farà più danni del virus, speriamo faccia meno vittime". András Gyöngyösi, tre volte olimpionico con la nazionale ungherese di pallanuoto ed icona della Pro Recco, ha rilasciato un'interessante intervista al format instagram "Casa Acquachiara" dalla California, Stati Uniti, dove attualmente risiede.
"Dobbiamo metterci in testa che il mondo è cambiato e non basta più vivere di ricordi, quando le tribune delle piscine negli anni '80 e '90 erano strapiene - spiega l'ex tecnico di Ferencvaros, Szeged, Debrecen, Spandau e Szombathely -. Il virus sta dando al mondo dello sport ed in particolare alla pallanuoto un'opportunità: avere tempo, a causa dello stallo olimpico e nei vari campionati nazionali, per riorganizzare radicalmente il nostro sport".
András  ha le idee chiare, chiarissime. "Dobbiamo giocare in estate. E' l'unico modo per salvare il nostro sport, in maniera molto semplice ed elementare. Stacchiamo la pallanuoto dalle altre discipline della FINA durante i mondiali, così come ha fatto la LEN con gli europei. Disputando europei e mondiali nella parte invernale dell'anno, tranne nell'anno olimpico (5 volte in 20 anni), ecco che si avrebbe lo spazio estivo che i tanti appassionati di pallanuoto, tecnici e giocatori compresi, chiedono a gran voce". 
Attualmente Gyöngyösi è l'head coach del Palos Verdes High School Water Polo Club. "Quanto sarebbe importante che la FINA, invece che riunirsi per cambiare a distanza di pochi anni i regolamenti tecnici, si affiancasse alle Leghe Continentali per spingere la creazione e lo sviluppo di campionati importanti in Asia o America. Adesso gli americani, i canadesi o gli australiani, ad esempio, dopo l'Università decidono di non proseguire nella pallanuoto oppure non giocare in Europa, come accadeva dieci anni fa, preferiscono entrare nel mondo del lavoro e guadagnare 150/200 mila dollari all'anno. Voi cosa fareste al loro posto?".
Nel cuore di Gyöngyösi c'è sempre l'Italia, Genova, Recco. "Ho trascorso lì gli anni più belli della mia vita. Dispiace che il campionato italiano - la Serie A1 - abbia perso tanto valore in così pochi anni. Sento parlare di 'vendere il prodotto pallanuoto'. Ma di quale prodotto parlate? Il prodotto non c'è. Dico una cosa folle: cancellate la Regular Season, alla gente non interessa niente. Come riorganizzare la pallanuoto? Prendiamo come modello il tennis. Perchè non fare tornei a tappe, di una o due settimane, in cui creare l'evento. Proviamo a creare un circuito che susciti interesse. Tra i benefici: facilitare il reperimento di sponsor, portare gente in piscina e attrarre le televisioni".
 
 
I VOSTRI COMMENTI
 
Scusate ma oggi già gli europei e i mondiali si svolgono in inverno... Facciamo che l'anno olimpico si vada in deroga e ai gioca primavera inizio estate... Ma se ogni idea la si boccia solo perché l'avevamo detto.... MA DAI... CONFRONTO, senza pregiudizi.
Grillo Parlante
 
Bravo Andràs. Un concetto semplice e vincente.
Cliche
 
Giocare d'estate, bella idea. Non ci aveva pensato ancora nessuno.
Giuseppe
RISPONDE MARIO CORCIONE: "E' un'idea non bella, magnifica. Ma purtroppo irrealizzabile, e lo abbiamo scritto innumerevoli volte convinti anche dalle parole di Gabriele Pomilio, il quale ci spiegò che l'attività di club non può essere svolta d'estate perchè la stagione estiva è occupata da Olimpiadi, Mondiali ed Europei, manifestazioni che devono svolgersi obbligatoriamente nel periodo estivo: è una richiesta inderogabile degli organizzatori delle manifestazioni e delle istituzioni locali, le quali pretendono giustamente la bella stagione per attirare l'interesse degli sponsor e la presenza di pubblico".

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