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Le proposte dei gestori degli impianti sportivi per far ripartire lo sport

  Pubblicato il 10 Feb 2121  17:51
In un periodo così difficile per il mondo dello sport con la gran parte delle strutture ancora chiuse da marzo, fatta eccezione per qualche breve apertura che non ha comunque consentito il recupero dei notevoli danni economici subiti perché l’utenza rientrata a pieno regime corrispondeva a circa il 30% del volume abituale, la Sigis Sindacato Italiano Gestori Impianti Sportivi, ha promosso la nascita di una confederazione con CIWAS e ANIS. Nell’ottica di un costruttivo confronto tra gli esponenti delle diverse sigle sindacali sono state elaborate una serie di proposte volte alla tutela dell’attuale e della futura condizione dei gestori degli impianti sportivi e delle strutture sportive stesse per favorire una ripresa intelligente delle attività nella massima sicurezza con la speranza che lo sport possa finalmente ripartire.

A) Un sostegno per gli affitti e ristori alla voce ‘incassi Istituzionali’: queste le due priorità fondamentali per le strutture sportive, molte delle quali sono a rischio chiusura. E’ dall’inizio della pandemia che cerchiamo di sensibilizzare il Governo a trovare soluzioni idonee per un settore che produce un consistente risparmio per il Sistema Sanitario, circa 7 euro per ogni euro investito nel settore. Un risparmio calcolato di 3 mld di euro, che salirebbero a 5 se tutti gli italiani fossero avviati alla pratica sportiva. Quello dei centri sportivi è un giro d’affari di oltre 15 miliardi di euro e che dà lavoro ad oltre 1 milione di famiglie. Il debito sugli affitti e la paura di veder portate all’incasso le garanzie prestate sta diventando opprimente, pericoloso e rischia di favorire soluzioni estreme, la chiusura sine die della struttura, o la svendita a multinazionali estere di settore, finanche alla criminalità organizzata. Gli Operatori non possono essere lasciati soli. Non si capisce perché, a seguito delle nuove chiusure, la riduzione degli affitti non sia stata estesa ed ampliata. Debiti che crescono e Ristori assolutamente insufficienti anche perché mal calcolati. Il Legislatore ha “tralasciato” di includere nel calcolo dei ristori i cosiddetti incassi istituzionali di associazioni e società sportive che però rappresentano gli “abbonamenti” ossia il 95% dell’incasso di una struttura sportiva, inserendo i soli incassi commerciali; un ‘errore’ che ha messo spalle al muro un intero settore”.
 
B) AFFITTI TRA PRIVATI: Nella speranza che il prossimo Governo riconfermi le fondamentali misure per la riduzione dell'affitto che avevamo chiesto ed ottenuto nel DL Rilancio, di seguito abbiamo raccolto le 5 migliori sentenze a favore dei locatari.
-Tribunale di Roma, Agosto 2020 https://customer16659.img.musvc2.net/static/16659/documenti/Consol eDocuments/Trib_GE_Decreto.pdf - Tribunale di Venezia, Settembre 2020 https://customer16659.img.musvc2.net/static/16659/documenti/Consol eDocuments/trib_venezia.pdf - Tribunale di Palermo, Settembre 2020 https://customer16659.img.musvc2.net/static/16659/documenti/Consol eDocuments/trib_palermo.pdf - Tribunale di Genova, Maggio 2020 https://customer16659.img.musvc2.net/static/16659/documenti/Consol eDocuments/Trib_GE_Decreto.pdf - Tribunale di Bologna, Maggio 2020 https://customer16659.img.musvc2.net/static/16659/documenti/Consol eDocuments/Trib_Bologna.pdf
 
C) Sono opinabili le chiusure che hanno gettato nello sconforto soprattutto le categorie più fragili, gli anziani, depressi ed sofferenti per multi-morbilità, bisognosi di politerapie, una delle quali, la meno invasiva, quella motoria, e i ragazzi afflitti dalle malattie del neurosviluppo, da disturbi dello spettro autistico e i down, in preda ad un vero e proprio smarrimento emozionale, privati, come sono stati, della relazione con l’operatore tecnico e con l’ambiente di riferimento, nel quale costantemente sembrava migliorare la loro qualità di vita. Queste categorie saranno colpite soprattutto sul piano economico, visto che il costo a carico del gestore, con la nuova legislazione a noi proposta, aumenterà in media del 60%. Saranno discriminate soprattutto sul piano sociale. E la spesa pubblica sanitaria dovrà accollarsene la spesa, con un aumento delle patologie da ospedalizzazione e delle terapie domiciliari. Non sarà possibile accettare le nuove proposte del decreto legislativo “Riforma dello Sport” se non quando il settore non si sarà ripreso da queste frustranti chiusure, quindi non prima del 2024/2025. E che, a nostro avviso, deve restare in vigore la legge 289/2002, con sbarramento fino a 15000 euro per la concessione delle lettere di incarico. D) In merito al decreto di riforma non si può tralasciare di notare la scarsa dimestichezza con le dinamiche del nostro settore da parte del legislatore, che nemmeno pare conoscere la differenza, ribadita dalla circolare dell’ufficio del lavoro del primo dicembre 2016, tra professionisti dello sport e gli operatori tecnico sportivi, i primi assunti con il CCNLS, i secondi con lettera di incarico, con percorsi di formazione del tutto differenti ma riconosciuti pubblicamente. E non è stata valutata come particolare la figura dell’atleta sportivo dilettante, da ristorare, per la sua attività agonistica, con i rimborsi oppure con ritenute d’acconto. E’ assolutamente impresentabile il ricorso al passaporto sanitario. L’utenza, già decimata e impoverita dal crollo dell’economia, sarebbe ridotta all’osso e questo porterebbe al collasso le strutture che ancora reggono economicamente I costi delle utenze vanno abbattuti, perlomeno nella quota parte riferibile alle tasse e alle accise, circa il 35% della bolletta, e differiti, almeno al settembre 2021 Un’ulteriore proposta da parte di gestori, conduttori e proprietari di impianto sarebbe quella di considerare alcuni costi a carico delle famiglie con reddito basso o con figli disabili, come spese sanitarie. Un'importante detrazione per lo Sport e la Salute, uno strumento semplice ed efficace che permetta agli utenti di detrarre in automatico il costo dell’abbonamento, o parte di esso, esattamente come avviene in farmacia quando si compra un farmaco.
 
In sintesi per riavviare il settore:
BLOCCARE I COSTI
Abbattimento Fitti, Utenze e Tributi.
Includere incassi Istituzionali nei ristori.
Proroga Concessioni
Moratorie Leasing Operativi
Proroga Voucher abbonamenti
FAVORIRE LA RIPARTENZA
BONUS WELLNESS
Estensione EcoBonus110%
Utenze Agevolate

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