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La difesa di quell’Euro Cup brillantemente vinta nello scorso mese di Aprile poteva rappresentare, molto probabilmente, la dimensione naturale in cui potersi misurare per una squadra ancora più giovane ma nello sport la strada migliore per poter crescere è quella di confrontarsi con i più forti, anche a costo di rimediare sonore sconfitte. Nell’incontro valevole per la prima giornata del girone B dello Stage Group di Champions League l’Antenore Plebiscito Padova sfida in trasferta, fischio d’inizio previsto domani alle ore 18:00, il Ferencvaros. Il cammino si presenta decisamente impegnativo ma l’obiettivo non può non essere quello di provare a lottare per entrare tra le prime due così da conquistare il pass che garantisce l’accesso ai quarti di finale, forti di una grande certezza: sarà una clamorosa opportunità di crescita per una formazione che ha bisogno di portare sensibilmente avanti il percorso di maturazione di un gruppo ulteriormente rinnovato e ringiovanito rispetto allo scorso anno. La premessa essenziale deve essere quella di una squadra che entra in acqua con grande intensità, spinta dall’entusiasmo di chi ha fame di arrivare in alto e sa di non avere alcuna pressione legata alla conquista del risultato. Il momento non è certamente dei migliori per un gruppo reduce da tre sconfitte e ancora impegnato a costruire i rinnovati automatismi su cui sostenere la propria architettura con u nuovi acquisti che si stanno gradualmente inserendo nel gruppo ma le venete entreranno in acqua per vendere cara la pelle contro una rivale che nella scorsa estate si è ulteriormente rafforzata con gli arrivi del capitano del Setterosa Valeria Palmieri e della fuoriclasse greca Eleftheria Plevritou per provare a tornare grande anche in Europa. Alla vigilia Stefano Posterivo presenta così il match:” Andiamo a Budapest, veniamo da tre sconfitte consecutive, molto diverse tra loro; con il Sabadell era inevitabile, con il Rapallo prendiamo più spunti per pensare e riflettere, considerata ovviamente l’assenza del nostro capitano Laura Teani. Andiamo a Budapest cercando di fare un passo avanti con una squadra che è sicuramente un cantiere ancora aperto con problemi di meccanismi, di gioco, di forma fisica ed equilibri. Dobbiamo ancora cercare la migliore condizione che ovviamente non può arrivare ora, ci sono tante partite da fare, situazione che da un lato può essere motivante mentre dall’altro non ti permette di lavorare come si vorrebbe però va bene così, non è questo il problema. Voglio vedere già da domani, una delle poche cose che mi ha fatto un po’ arrabbiare, la concentrazione sulle cose che prepariamo da fare durante la partita. Ovvio che è un processo di crescita, a Rapallo avevamo una sola ragazza nata prima del 2000 ed una media età bassissima, voglio che quello sia il prossimo step per questa squadra: essere concentrate nella preparazione della partita e avere, durante la stessa, l’elasticità di cambiare qualcosa se necessario”

Credit: Andrea Staccioli/DBM