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La Serbia completa il suo capolavoro, supera 13-11 la Croazia e vince la terza olimpiade di fila. I delfini eguagliano così l’Ungheria capace di vincere tre ori a cinque cerchi ad inizio anni 2000.

 

Gu Baldineti, tecnico del Telimar, incentra la sua analisi tattica sulla mossa decisiva della finale, la difesa ad M utilizzata da Stevanovic per gran parte del match.

 

“Il commento tecnico non poteva che essere su Serbia-Croazia. Ciò che mi ha fatto “piacere” ma che già sapevo è che la M a volte criticata in maniera esagerata da alcuni adesso fa parte del gioco di queste squadre che tradizionalmente non l’adottavano.

 

La Serbia ha affrontato la partita contro la Croazia che ha due ottimi centri, Vrlic e Loncar, giocando quasi tutta la partita a zona M e ha messo in grandissima difficoltà i croati. La zona M della Serbia è stata una buona zona M con i due marcatori del centro di fianco e la formazione di Tucak ha accusato grandissime difficoltà ad attaccare. Ad un certo punto han provato l’attacco con 4 che entrava ai due metri e il giocatore a cinque che entrava e il giocatore che era a 4 pronto a prendere il posto di 5 con la palla ad 1. Questo è un buon attacco ma sulla zona M laterale con la palla ad 1 il marcatore del centro rimane sul centro e il raddoppio va a prendere questa entrata per portare quattro uomini in parità in linea ai due metri.

 

Spesso questo non avviene e il laterale si fa passare l’uomo davanti che gli crea quasi un blocco. Invece bisogna sempre stare davanti e far passare l’uomo sulla schiena”.