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L'analisi finale di Capanna sull'Europeo femminile e il suo "sette" ideale

  Pubblicato il 26 Gen 2020  18:56
Con Marco Capanna analizziamo il torneo femminile che si è appesa concluso.
 
Giusta la classifica finale?
Direi di sì, il campo ha premiato chi doveva esserlo.
 
Forse l'Olanda meritava qualcosa di più
Ha fatto un'ottima prima parte di Europeo, poi si è un po' persa in semifinale e nella finale per il bronzo quando è stato il momento di passare alla cassa a riscuotere. Molto brava, invece, l'Ungheria a sopperire all'assenza di una giocatrice come Gurisatti nelle due partite più importanti.
 
La finale per l'oro
Non molto bella difensivamente ma comunque di grande qualità e intensità. Una degna finalissima, che ha messo in mostra le straordinarie capacità balistiche delle protagoniste.
 
Karnaukh premiata come miglior portiere non è proprio il massimo come scelta, anche se non era facile designare l'estremo difensore più bravo in un Europeo dove i portieri sono stati la nota dolente
Spendo comunque una parola per la slovacca Horvathova. Ha fatto bella figura considerando le difficoltà che ha dovuto affrontare difendendo i pali di una squadra non certo di primo piano.
 
Ortiz miglior giocatrice in assoluto
Ci sta, ha fatto un bell'Europeo.
 
Il tuo "sette" ideale
Tra i pali l'olandese Willems, al centro Garcia, come mancina l'ungherese Leimeter, poi Ortiz, Megens e le russe Gorbunova e Karimova che hanno fatto un Europeo strepitoso.
 
Gli arbitraggi
Le donne sono state arbitrate molto dalle... donne. Tra queste non si può non sottolineare il bell'Europeo della nostra Nicolosi, che ha avuto due carte importanti a disposizione in semifinale e nella finale per il terzo posto e se l'è giocate molto bene.
 
La prossima puntata della trasmissione "Chi l'ha visto?" sarà imperniata sul pressing. Sparito dalla faccia dell'Europeo
Le squadre sono state un po' spaventate dalle nuove regole, ma soprattutto dalle indicazioni che gli arbitri hanno ricevuto a Budapest alla vigilia del torneo: il diktat è stato quello di fischiare molto per stroncare il gioco duro, ed è un modus operandi che condivido in pieno.
Mario Corcione
 
 
 
 
 

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