AN BRESCIA-CC ORTIGIA 1928 10-9(Parziali: 3-4; 4-2; 2-1; 1-2 )
AN BRESCIA: , Tesanovic, Del Basso 2, Dolce 1, F. Faraglia 1, Lazic, Gianazza, Balzarini, Guerrato, Alesiani 2, Manzi 1, Irving 3, Gitto, Massenza Milani. All. Bovo
CC ORTIGIA 1928: S. Tempesti, F. Cassia 3, L. Giribaldi, G. La Rosa, S. Di Luciano, L. Cupido 2, A. Bitadze 1, A. Carnesecchi 1, A. Condemi, Y. Inaba 1, F. Ferrero, C. Napolitano 1. All. Piccardo
Arbitri: Colombo e Schiavo
Note: Spettatori 300 circa. Brescia 5/8, Ortigia 6/12 + 1 rigore. Espulsi Piccardo (all O) nel terzo e Bovo (all. B) nel quarto tempo per proteste. Guerrato (B) uscito per limite di falli nel secondo tempo.
La voglia di riscattare la sconfitta dello scorso anno si contrappone al legittimo desiderio di ripetere il medesimo risultato nel tentativo di centrare l’obiettivo che accomuna le due contendenti: accedere alla sfida che assegnerà il titolo. Nella seconda semifinale della Final Six di Coppa Italia l’AN Brescia, che ieri sera ha regolato 9-6 la Pallanuoto Trieste, affronta ad Albaro il Circolo Canottieri Ortigia, reduce, a sua volta, dal 14-10 inflitto all’Iren Genova Quinto. Centra il primo obiettivo stagionale la formazione lombarda che, al termine di un’autentica battaglia nella quale le due squadre si fronteggiano ribattendosi colpo su colpo, si aggiudica il successo con il punteggio di 10-9 ed accede così alla finalissima di domani contro la Pro Recco. A decidere le sorti della contesa la rete che Mario Del Basso, a poco più di tre minuti dal termine, segna, sfruttando il millimetrico passaggio di Dolce, con un preciso diagonale sull’ennesima ripartenza dei suoi. In una girandola di emozioni che vede gli aretusei toccare il massimo vantaggio sul 5-3 con il punto siglato da Cupido in superiorità numerica i leoni cambiano passo a cavallo dell’intervallo lungo quando piazzano un devastante 4-0, break aperto dalla lunga diagonale di Manzi e chiuso dal terzo siluro di giornata scoccato dallo scatenato Irving, che li proietta sul 9-6. I siciliani però sono duri a morire, non ne vogliono sapere di mollare e trovano la forza per ricucire lo strappo. Se è vero che i giocatori decisivi fanno la differenza nel momento della verità Ciccio Cassia conferma di avere dalla sua un futuro da grande giocatore perché prende per mano i suoi e con una tripletta, rasoiata dal limite, tiro di rigore trasformato impeccabilmente e botta secca che fredda Tesanovic, rimette le sorti del confronto in equilibrio. Una gara agonisticamente vibrante che s’innervosisce con il trascorrere dei minuti si conclude con le panchine decimate dalle espulsioni e i leoni che nel finale devono autogestire la situazione perché non c’è più nessuno dello staff in panchina. Deve masticare amaro la truppa di Piccardo che domani tornerà in acqua per la finale di consolazione contro la BPER Rari Nantes Savona.
Credit: Andrea Masini/DBM
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