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L’AN Brescia chiude ultima: lo Jug s’impone 14-10. Presciutti si congeda con una doppietta

  Pubblicato il 02 Giu 2123  20:14
Jug Dubrovnik – AN Brescia  14-8
Jug Dubrovnik: Popadic, Burdjelez 1, Mozara 1, Zvono, Jokovic 1 , Vukojevic 2, Biljaka, F.Lazic 2, Prkoca, Kakaris 3, Pavlic, Zuvela 4, Jurisic.
All. Vjekoslav Kobeskak
AN Brescia: Tesanovic, Dolce, C.Presciutti 2, T.Gianazza 1, D.Lazic, Vapenski, Giri, Kharkov, Alesiani 2, S.Luongo 4, E.Di Somma, N.Gitto 1, Baggi Necchi.
All. Alessandro Bovo
Arbitri: Dervieux (FRA), Kovacs (HUN).
Parziali: 2-4;5-1;2-1; 5-4
Note: uscito per limite di falli Zvono. Superiorità numeriche: Jug 6/10; AN Brescia 5/8
 
La delusione è certamente grande, gli obiettivi alla vigilia erano diversi e il cammino compiuto in regular season lasciava presagire ben altro. Bisogna però tirare fuori tutto e provare a chiudere con una vittoria perché sarebbe il modo migliore per salutare un amico che ha deciso di appendere la calottina al chiodo. Nell’incontro valevole per la finale 7°/8° posto della Final Eight di Champions League l’AN Brescia sfida lo Jug nel match che sancisce la chiusura della ventennale carriera agonistica di Christian Presciutti. Per l’occasione Bovo deve rinunciare a Renzuto e lo sostituisce con il giovane Giri. La fase decisiva del massimo torneo continentale per club quest’anno non arride alla formazione lombarda che chiude con un malinconico ottavo posto. Lo Jug si aggiudica l’intera posta in palio con il punteggio di 14-10 al termine di una sfida che si decide grazie al devastante 5-1 con cui la formazione croata, nel secondo parziale, ribaltano il 2-4 incassato nei primi otto minuti. Una volta assunto il controllo delle operazioni i croati non si voltano più indietro, vanno via in progressione, capitalizzano con grande puntualità le occasioni con l’uomo in più e scavano il solco che nel finale viene solo parzialmente ridotto dal rientro dei leoni. Il sette in calottina scura approccia bene il match, trova la via del gol con continuità, trascinata dalla tripletta di Luongo che alla fine sarà il più prolifico dei suoi con un poker; il sette allenato da Bovo paga a caro prezzo il black out del secondo parziale e non riesce più a riprendersi anche perché, in numerose occasioni, va a sbattere su un Popadic in serata di grazia. Nel finale, a risultato acquisito Tesanovic lascia il posto al giovane Baggi Necchi. Capitan Presciutti prova a scuotere i suoi, si batte ma non riceve la giusta assistenza. Il numero 3 avrebbe sicuramente immaginato un finale totalmente diverso ma trova il tempo di congedarsi con una doppietta in superiorità numerica: la prima rete con una bella conclusione dalla distanza e la seconda con un puntuale inserimento in area.
 
Credit: Emanuele Pennacchio/DBM

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