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Assorbire la delusione per la sconfitta in due gare subita nella serie di semifinale contro la BPER Rari Nantes Savona e chiudere con una prestazione di spessore un percorso europeo che resta ampiamente positivo. Nell’incontro valevole per la sesta ed ultima giornata del girone B del quarter final stage di Champions League l’AN Brescia, fanalino di coda, sfida in trasferta, fischio d’inizio previsto domani alle ore 18:30 con diretta tv su Sky Sport Arena, l’Olympiacos, formazione che ha già ottenuto il pass per la Final Four che si giocherà a Malta all’inizio di giugno. L’incrocio con la quotata formazione ellenica offre ai lombardi la possibilità di disputare un test agonistico di altissimo livello nel quale rifinire tanto la condizione atletica che gli automatismi di gioco in vista della sfida prevista a Mompiano mercoledì 22 con il Circolo Canottieri Ortigia, incontro valevole per la gara uno di finale per il terzo posto, serie che mette in palio il fondamentale accesso ai preliminari della prossima edizione della Champions League. Così come accaduto alla Zanelli anche il secondo atto del duello contro i liguri ha palesato le enormi difficoltà in fase realizzativa di una squadra che nei primi tre tempi è andata sistematicamente a cozzare contro l’imperforabile muro eretto dai biancorossi e ci ha impiegato oltre ventiquattro minuti per riuscire a sbloccarsi non riuscendo poi a riaprire totalmente il match per la bravura degli avversari, sempre pronti a riallungare davanti ad ogni tentativo di rientro. Il rischio, davanti a partite che non valgono nulla se non per il prestigio, può essere quello di sottovalutare l’impegno e di entrare in acqua scarichi dal punto di vista mentale, situazione da dover prevenire alzando la soglia di attenzione così da giocare con il coltello tra i denti nel corso dei quattro tempi. Solo la capacità di approcciare l’impegno con la giusta intensità ed una partita interpretata al massimo sui due fronti della vasca potranno creare le premesse di una prestazione che possa consentire di concludere il percorso continentale mantenendo, almeno dal punto di vista del gioco, il trend positivo fin qui registrato. Il sette allenato da Koljanin ha costruito tra le mura amiche buona parte della sua fortuna superando le altrettanto quotate Ferencvaros e Barceloneta completando poi l’opera con il successo ottenuto in Catalogna, sfida nella quale dopo aver subito il punto del definitivo 13-13 a meno di novanta secondi dal termine, gli ellenici hanno mantenuto la giusta lucidità imponendosi ai tiri di rigore con l’errore decisivo di Sanahuja. Capitan Genidounias, Fountoulis, Vamos, Papanastasiou, Gouvis ed il tandem di centri Nikolaidis-Loncar sono alcune delle individualità di un roste di assoluto spessore che trova in uno straordinario portiere come Bijac l’ultimo baluardo ed entrerà in acqua per conquistare quel successo che potrebbe consentirgli, in caso di mancato successo del Ferencvaros, di chiudere al primo posto ed evitare così l’incrocio con la Pro Recco in semifinale.