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Vincere per imprimere il sigillo della matematica sulla conquista del primo posto e sul passaggio diretto ai quarti di finale. Nell’incontro di cartello del girone C dei campionati Mondiali la Serbia capolista affronta gli Stati Uniti; per l’occasione Stevanovic lascia in tribuna Gladovic e Lazic mentre Udovicic rinuncia al tandem Vavic-Abramson. Una partita che vive sui binari di una costante alternanza di emozioni con le due contendenti che si alternano al comando delle operazioni registra il successo della Serbia che s’impone con il punteggio di 14-12, vince il girone a punteggio pieno e si qualifica per i quarti di finale, turno in cui, presumibilmente, affronterà la Croazia. Chiudono al terzo posto gli Stati Uniti che domenica, fischio d’inizio previsto alle ore 17:00, incroceranno l’Italia nel crossover. A decidere le sorti di un confronto nel quale la formazione a stelle e strisce stava vendendo cara la pelle, il sette in calottina scura era avanti 8-7, a metà terzo parziale l’espulsione per brutalità che il tandem Stavridis-Margeta commina a Ben Hallock, reo di aver colpito con un pugno Nikola Jaksic. I serbi ne approfittano, sfruttano tutta la loro esperienza per capitalizzare la ghiotta occasione e con un inequivocabile 6-0 mettono le mani sull’intera posta in palio. Il capitano serbo fino a quel momento non si era espresso sui suoi abituali standard di rendimento ma, dopo l’episodio chiave, incrementa sensibilmente il livello della sua prova, segna due reti nei quattro minuti di superiorità, si fa apprezzare in fase difensiva e spinge i suoi alla vittoria. Recrimina per la colossale ingenuità del suo leader la formazione a stelle e strisce che aveva iniziato bene il match, stava tenendo testa ai due volte detentori del titolo olimpico e aveva toccato, in due circostanze, le tre reti di vantaggio trovando, con costanza, sia la realizzazione in controfuga che reti di pregevole fattura.

Credit: Marcel Ter Bals-Waterpolo Serbia