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La rissa di Frosinone: la sentenza del Giudice (e una valanga di commenti per le squalifiche troppo leggere)

  Pubblicato il 20 Feb 2020  11:47
Ecco la sentenza sulla partira R.N. Frosinone-San Mauro:
 
- Ammonizione all'atleta AMBROSINI Giorgio (RN FROSINONE) per proteste.
 
- Squalifica 2 giornate all'atleta IACCARINO Simone (SAN MAURO) per cattiva condotta in quanto, esultando in modo inappropriato verso ì sostenitori della squadra avversaria, con il proprio comportamento andava a provocare ìntenzìonalmente sia il pubblico che gli atleti dì parte avversaria
 
- Squalifica 4 giornate all'atleta LUCCI Alessandro (RN FROSINONE) in quanto, al termine della partita, levatasi la calottina, unitanmente ad altri compagni, si scagliava vlolentemente contro gli avversari sferrando intenzionahnente e con forza una serie di pugni contro gli atleti ospiti e cessava solo grazie all'intervento di un dirigente della sua società.
 
- Squalifica 3 giornate all'atleta CINIGLIO Ignazio (SAN MAURO) il quale, durante i fatti di cui sopra, colpiva a propria volta l'atleta di cui sopra.
 
- Squalifica 2 giornate all'atleta ESPOSITO Andrea (RN FROSINONE) in quanto a partita terminata teneva un atteggiamento minaccioso ed intimidatorio nei confronti dell'arbitro accusandolo di essere la causa della situazione. A seguito dei fatti di cui sopra, l'arbitro veniva raggiunto dalla trìbuna da un sostenitore della squadra di casa che entrando sul piano vasca afferrava l'arbitro per il collo per essere poi allontanato da un soggetto terzo senza che la società dì casa  RN FROSINONE ponesse in essere tutte quelle tutele atte e necessarie ad evitare simili accadimenti.
 
- Sempre al tennine dell'incontro i giocatori della società RN FROSINONE andavano verso la panchina della squadra ospite con il chiaro intento di cercare il contatto con gli avversari, quindi non solo l'atleta LUCCl Alessandro, mettendo pertanto in essere un comportamento totalmente estraneo da quelle che sono le dinamiche della lealtà sportiva: a seguito di ciò le squadre venivano a contatto dando atto a quanto riportato nella relazione arbitrale, con il contatto fisico fra più elementi delle due squadre. In tali circostanze, nessun membro della società RN FROSINONE, tranne in parte il dirigente Sig. RUISSO, sì adoperava per impedire prima e, sedare in seguito, gli aniini della proprìa squadra, impedendo che gli stessi andassero a cercare il "contatto" fisico con gli avversari, contatto poi avutosi.
 
Tutto ciò premesso, questo Ufficio ritiene, letto il verbale e sentito l'arbitro dell'incontro, di sanzionare la Società RN FROSINONE con la squalifica di 2 giornate del campo di gioco e segnatamente: 1 giornata per carenze organizzative gravi, non avendo predisposto una adeguata sorveglianza del piano vasca che avrebbe dovuto dapprima impedire o, quantomeno, limitare ab origine il verificarsi degli scontrì avvenuti sul piano vasca, ed in seguito adoperarsi fattivamente per farli cessare; 1 giornata per non aver impedito che un proprio tifoso accedesse dalla tribuna al piano vasca, al fine di afferrare l'arbitro per il collo.
 
Sono state comminate, inoltre, ammende alle due società.
 
 
IL VIDEO
 
IL VIDEO COMPLETO DELLA GARA
 
IL COMUNICATO STAMPA DEL SAN MAURO
Sono trascorsi alcuni giorni dagli eventi che, nostro malgrado, ci hanno visto protagonisti durante l’incontro disputatosi lo scorso sabato tra la RN Frosinone e la San Mauro Nuoto. Eventi che sono già stati oggetto di un accesso dibattito sul social media, anche in considerazione dei due comunicati stampa pubblicati dalla Società RN Frosinone.
Il primo di questi, pubblicato in data 16.02.2020 a firma dell’Ufficio Stampa della RN Frosinone, ha tentato, per di più in malo modo, di distorcere e travisare, ovviamente a proprio vantaggio, quanto realmente accaduto al termine della partita tenutasi in casa della società laziale, riversando tutta la colpa al presunto comportamento antisportivo del nostro giocatore. Nel secondo, invece, pubblicato in data 18.02.2020, il Presidente della Società RN Frosinone, Sig. Vincenzo Russo, pur riconoscendo la responsabilità dei suoi giocatori e promettendo l’adozione di severe punizioni, mai rivolge le scuse per quanto verificatosi ai nostri giocatori e alla nostra società, a riprova del fatto che l’unico intento del club laziale è unicamente quello di evitare di ammettere la verità dei fatti ed uscirne quanto più indenni possibile agli occhi del proprio pubblico, ciò a discapito dei sani principi e valori dello sport di cui si erge portatore. Valori e principi che avrebbero dovuto spingere un rappresentante della società laziale almeno ad accompagnare in ospedale il nostro gruppo. Cosa che non è accaduta. Anzi, il nostro gruppo con 5 ragazzi nati tra il 2002 e il 2005 è stato scortato dalla piscina all’ospedale dalla polizia. 
Pertanto, non riteniamo opportuno commentare eo puntualizzare ulteriormente quanto di così deprecabile avvenuto e lontano anni luce dalla nostra idea di pallanuoto, non solo per evitare la prosecuzione di inutili e non fondate polemiche, ma anche e soprattutto per l’evidenza dei fatti risultante dal video trasmesso in diretta sulla nostra pagina Facebook. Tra l’altro, la gravità di quanto verificatosi richiede un’analisi approfondita e dettagliata, che sicuramente verrà posta in essere dall’Autorità Sportiva e dall’Autorità Giudiziaria, e che in alcun modo può essere soddisfatta o risolta mediante un rapido commento a mezzo stampa.
Tuttavia, in attesa dei provvedimenti che verranno adottati dal Giudice Arbitro, ci siamo rivolti una semplice domanda alla quale abbiamo cercato, con notevole difficoltà, di dare una risposta: può un gesto non consono al contesto e al clima teso della partita, ma comunque non offensivo e né volgare o maleducato, giustificare tutto quello che è accaduto dopo?
Ci preme, comunque, sottolineare che il video è già nelle mani dei nostri avvocati e consulenti, onde poter dettagliamene ricostruire gli eventi che hanno determinato l’escalation di violenza posta in essere ai nostri danni sul piano vasca e sugli spalti, con riserva di azione nelle sedi più opportune, a tutela dei diritti e degli interessi dei nostri giocatori e della nostra Società.
 
INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA R.N. FROSINONE
Dato il susseguirsi di polemiche, mi trovo costretto a intervenire di persona per provare a spiegare la posizione mia e della Rari Nantes Frosinone. Un po’ ovunque ho letto che nel nostro precedente comunicato c’è solo uno scarico di responsabilità e mai un’ammissione di colpe. Questo è profondamente inesatto: insieme al legale che si occuperà di questa vicenda, abbiamo tenuto subito a precisare e a raccontare la vera linea temporale degli eventi, specificando chi e quando aveva sferrato pugni. Ciò non vuol dire che da parte nostra non ci siano colpe, anzi, ma era nostra premura difenderci dalla gogna mediatica a cui tutt’ora siamo sottoposti.
Detto questo, sottolineo quanto tutto quello che è successo sia lontano dall’idea di sport mia e della nostra società, sempre corretta e MAI coinvolta precedentemente in episodi simili. La correttezza dei nostri tesserati e del nostro pubblico è risaputa: per entrambi parla la loro storia, come giocatori e come persone. Ma sabato qualcuno ha evidentemente esagerato e verrà punito. Per quanto riguarda ciò che è successo sugli spalti, una manciata di persone ha penalizzato il giudizio che ora leggo sul pubblico e sulla gente di Frosinone. Insieme alle forze dell’ordine, stiamo indagando per capire a fondo quanto accaduto in tribuna. Io ero collocato sul bordovasca e anche la digos è in cerca di riscontri certi. Senza di essi, non credo sia corretto esprimere qualsiasi tipo di giudizio. Che, in caso, sarebbe comunque severissimo.
Da grande innamorato di questo sport, quindi, mi sento in dovere di chiedere scusa a tutti gli amanti della pallanuoto, che hanno dovuto assistere a queste scene deprecabili avvenute, purtroppo, in casa nostra. Un’immagine brutta, a cui hanno dovuto assistere anche tanti ragazzi delle nostre giovanili, così come di tante altre società. Vi assicuro, inoltre, che chi ha sbagliato pagherà e severamente: non solo per le eventuali decisioni della giustizia sportiva, ma anche per mano mia. Qualcuno verrà allontanato per sempre dalla nostra piscina, altri verranno multati per il loro comportamento: certe cose non rispecchiano il modus operandi della mia società.
Da napoletano verace, invece, mi sconforta ora il comportamento che i miei concittadini stanno assumendo verso la mia società. Sui social sento gridare alla correttezza e all’educazione, ma allo stesso tempo stiamo ricevendo decine e decine di insulti, minacce di morte e altro ancora. Tutto ciò è documentato, verrà presentato alla federazione e alla polizia postale sotto forma di denuncia. Mi dispiace molto che miei conterranei ora insultino la città di Frosinone e i suoi abitanti. Da anni ci battiamo tutti con forza contro la discriminazione territoriale a cui tanti ignoranti sottopongono Napoli e i napoletani: perché adesso proprio noi facciamo lo stesso verso un’altra città che mai si è macchiata di tali episodi?
È ora di finirla, di chiudere questa storia. Il mio desiderio è che si possa al più presto tornare a parlare solo di pallanuoto giocata, senza alimentare polemiche che non fanno bene a nessuno.
Vincenzo Russo
Presidente R.N. Frosinone
 
IL COMUNICATO DELLA R.N. FROSINONE
Mai avremmo immaginato di doverci alzare di domenica mattina e raccontare non la cronaca di una partita di pallanuoto, ma di una incresciosa rissa. E, soprattutto, di doverci difendere da un attacco mediatico mostruoso, subito poi da persone non presenti e non informate minimamente sui fatti. Il video parla chiaro, vediamo scritto ovunque. Esatto: nel video si vede e si sente tutto quello che ora, con ordine, andremo a ricapitolare. Raccontando non la nostra verità, ma la assoluta verità di quanto di brutto accaduto ieri in piscina.
Iniziamo da lontano. Lo scorso anno il San Mauro di Oreste Di Pasqua venne a Frosinone e addirittura vinse la partita, segnando il gol del 5-6 a quattro secondi dalla fine. Lì non ci fu nessuna polemica, anzi. Un comportamento corretto di una parte, porta a un comportamento corretto anche dell’altra. E ieri questo non è assolutamente avvenuto. Sentiamo e leggiamo cose assurde del tipo: “Un giocatore che ha l’adrenalina addosso si può permettere di esultare facendo e dicendo qualsiasi cosa. Il pubblico invece deve stare zitto”. Non è così: ci hanno insegnato che i primi a comportarsi in modo corretto devono essere proprio i tesserati, giocatori, dirigenti e allenatori, proprio per non fomentare episodi spiacevoli come quello di ieri.
Ma dividiamo ciò che è accaduto sugli spalti da quello che è successo sul bordovasca. Cominciamo dagli spalti: il telecronista del San Mauro, che altro non è che un genitore e quindi un fazioso, ha per tutta la partita assunto un comportamento sleale, polemico e inadatto a una persona accolta con piacere, ma che non ha neanche chiesto il permesso di registrare e trasmettere in diretta un evento in casa nostra. Detto questo, invitiamo tutti i benpensanti e gli sputa sentenze a vedersi tutta la partita, solo per ascoltare i deliri di questo signore. Culminati con degli isterismi subito dopo il gol del pareggio del San Mauro, quando il clima era sì caldo (a causa dell’esultanza da maleducato di Iaccarino, che rivolgeva insulti e gestacci non solo ai giocatori in campo, ma anche alla gente in tribuna), ma non era successo nulla e nessuno aveva subito alcuna aggressione, come invece detto ripetutamente dal signore in voce.
A questo punto, le persone posizionate vicino al cronista (per lo più donne, signore, che subiscono ora una vigliacca gogna mediatica e vengono insultate sempre dai benpensanti e dai puritani su Facebook) si permettono di dirgli di smetterla, di abbassare i toni e di non fare il cafone. Parole che si sentono chiarissime nel video. Il cronista, quindi, di tutta risposta decide di inquadrare e prendere a parole le signore che si erano permesse di interrompere il suo delirio di onnipotenza. E scaglia con violenza una bottiglietta d’acqua piena nei confronti di una di loro, tornata anche zuppa a casa per le gesta di questo educato signore. In questo momento si interrompe il video: il cronista perde per un momento i sensi, ma dall’audio non si sente partire alcun colpo. Anzi, la nostra società, da ieri all’opera per scoprire le dinamiche di questo singolo episodio per allontanare chi avesse commesso questo fatto grave, non è riuscita ancora a fare chiarezza. E, anzi, dall’ospedale, dove è poi finito purtroppo il cronista, ci dicono che il signore ha avuto un lieve svenimento per un calo di pressione, dovuto sicuramente all’agitazione del momento e al fatto che il figlio fosse tra i presenti in vasca, e non per un eventuale colpo subito.
Veniamo, invece, a quanto successo sul bordovasca. Il numero 7 del San Mauro, Iaccarino, segna all’ultimo istante il gol del pareggio. Esultando, non fa solo il gesto delle orecchie da elefante (come sottolineato in cronaca dal fazioso), ma insulta ripetutamente avversari in acqua e pubblico con epiteti come “coglioni, coglioni di merda”. Iaccarino, consapevole di aver sbagliato, verrà poi a scusarsi con il nostro capitano davanti a parte della nostra squadra, ammettendo davanti a testimoni di aver acceso lui con quel comportamento ingiurioso e sbagliato tutto ciò che è avvenuto. Ma torniamo alla ricostruzione. I giocatori del San Mauro vanno a prendere le loro borse, così come quelli del Frosinone, che poi passano davanti alla giuria e si ritrovano, verso l’unico accesso agli spogliatoi, davanti i loro avversari. Ancora una volta, un paio di giocatori del San Mauro provocano: volano parole grosse da entrambe le parti, ma ancora non c’è alcun contatto fisico.
Poi l’evento che scatena la rissa. E sottolineiamo che si tratta di rissa, non di aggressione o di caccia all’uomo: e le risse si fanno in due, quindi è da giudicare deprecabile il comportamento di entrambe le squadre e non solo di una. Il numero 8 del San Mauro, Ignazio Ciniglio, prima fa finta di portare la calma, invitando i suoi compagni ad andarsene e chiudendo di fatto le polemiche. Ma poi, come si può ben vedere dal video (provate a guardarlo con attenzione e soprattutto senza il condizionamento dell’audio delirante) è proprio Ciniglio ad aggredire alle spalle un nostro giocatore con un violento e codardo pugno. Il risultato? Tre denti rotti e quindici giorni di prognosi per il nostro giocatore e l’avvio della rissa. Ciniglio scappa e viene rincorso da un altro nostro giocatore che, sempre ben visibile dal video, gli fa il gesto di andarsene con le mani. Di tutta risposta, Ciniglio sferra un altro pugno (il cronista-cameramen distoglie per un attimo la telecamera, ma non è così bravo a nascondere l’accaduto), fortunatamente schivato dal nostro giocatore, e cade. A quel punto, come una foca, rotola vigliaccamente in acqua, per essere poi oggetto del lancio di una ciabatta da parte del giocatore a cui ha rotto, senza motivo, di spalle e dopo aver lui in primis gridato alla pace, tre denti.
Fine della storia. Nient’altro è accaduto, né sul bordovasca, né fuori la piscina, dove i ragazzi di entrambe le squadre si sono ritrovati senza nessun problema dopo essere passati negli spogliatoi, accompagnati dal nostro capitano. Sottolineiamo, tra l’altro, che su trenta tesserati presenti in vasca al momento della rissa, forse quattro sono i coinvolti, mentre gli altri venticinque, sia del Frosinone che del San Mauro, provavano in ogni modo a calmare gli animi. Quindi ci sembra esagerato ora sparare giudizi a zero su una società che da anni lavora in modo educato e corretto su un territorio in cui la pallanuoto di alto livello non era conosciuta. Allo stesso modo, ricevere sui nostri canali ufficiali Instagram e Facebook minacce di morte e insulti, da parte del pubblico napoletano e addirittura da giocatori e loro tesserati, non ci sembra una buona soluzione per mettere fine a questa storia. Magari poi, ad insultare sono le stesse persone che su Facebook fanno i perbenisti e i benpensanti riempiendosi la bocca con belle parole di sport. Chiediamo loro almeno di scegliere quale delle due linee seguire: non è carino minacciare di morte in privato per poi fare i moralisti in pubblico.
Concludiamo ricordando che il San Mauro, a contrario della Rari Nantes Frosinone, non è una società nuova a questi eventi burrascosi. Quattro anni fa a Casoria, la Zero9 Roma subì un’aggressione totale da parte del pubblico, con addirittura un dirigente dei napoletani che minacciava un giocatore romano, appena colpito in uno scontro di gioco, brandendo il palo di metallo che sostiene le bandierine. In quel caso (e non come ieri) la Zero9 uscì dalla piscina solo con l’aiuto delle forze dell’ordine, ma nessuno si indignò così tanto. Abbiamo cercato per ore il video della diretta, ma è ovviamente sparito. Allo stesso modo è andata anche al Cus Palermo due anni fa, con tanto di avvocati e tribunali impegnati per mesi. Ogni anno la stessa squadra crea gli stessi problemi, cambiano solo i dirimpettai. E ieri purtroppo siamo stati noi. I santi lasciamoli al paradiso: chi è senza peccato scagli la prima pietra. O bottiglietta.
Ufficio stampa R.N. Frosinone
 
 
I VOSTRI COMMENTI
 
Tutte le STRADE PORTANO A... ROMA
Enrico
 
Altra vergogna direi le 2 giornate al giocatore che ha scatenato tutto quanto è accaduto. Non trovate?
Buonasera
 
E' una vergogna dopo i fatti che sono successi solo due giornate di squalifica al campo del Frosinone? Ma ci rendiamo conto!!!!!
BR
 
Senza dover giustificare nessuno o essere campanilistici, è evidente che la miccia è stata la provocazione iniziale...forse se avesse esultato in maniera composta anche vivace ma senza offendere atleti e pubblico tutto questo non sarebbe avvenuto. Rimarchiamo sicuramente che la reazione successiva di entrambe le squadre è stata spropositata.....io sono dell'idea che la sportività la si impara da bambini così come i comportamenti da tenere in vasca. Io spero in un abbraccio nella partita di ritorno.
Cimillo 1964
 
La partita è finita con un pareggio.......ma in compenso hanno preso il primo posto come atleti e società dell'anno, mi ricorda una serie tv ......saranno famosi...........complimenti vivissimi a tutti.........non dimentichiamo il pubblico
Gianni
 
Per IMPERIA - RAPALLO perchè l'arbitro ha rifiutato il reclamo ? mi risulta che l'arbitro deve obbligatoriamente accettare cmq il preavviso di reclamo scritto ,con la quota di 70,00 euro, se fatto nella mezz'ora successiva all'incontro . Poi deve seguire tutta la prassi documentale nei tempi previsti...
sandro
 
più giustizia, meno politica. Buona pallanuoto, quella vera!
Gianni
 
MENO MALE CHE A LORO HANNO RISPOSTO ... per IMPERIA - RAPALLO dopo aver segnalato che l’arbitro non ci ha permesso di fare preavviso di reclamo oltre all’errore tecnico , non ci ha nemmeno considerati #avanticosi
Lorenzo
 
Allora, prendiamo nota: prendere l'arbitro per il collo vale 2 giornate di squalifica del campo. Qualcuno potrà pensare che ne valga la pena.... sob.
Vigile
 
mi aspettavo una squalifica campo più lunga,per quello che e successo,evidentemente non si prendono sul serio certi fatti sgradevoli
seby
 
Ma è uno scherzo? Solo due giornate al campo è ridicolo dopo quello che è successo, soprattutto leggendo dell’aggressione anche all’arbitro! Sono quasi più scandalosi i provvedimenti che il fatto stesso...cosa pericolosa come giustamente detto, ricordo solo che in passato per una manata sulla mano dell’arbitro (donna) che mostrava il cartellino rosso, c’è stata una radiazione!
Roby
 
si chiama POLITICA
Alberto
 
Invasione di campo, aggressione all'arbitro, scazzottata con agguati ed inseguimenti, provocazioni enormi, aggressioni varie, minacce, di tutto. MA CHE BISOGNA AVERE IL MORTO PER AVERE PENE ADEGUATE E SEVERE??? Non si può risolvere solo con i soldini!!! GIUSTIZIA SPORTIVA? POCO MOLTO POCO
Enrico
RISPONDE MARIO CORCIONE: Perfettamente d'accordo con lei. Sentenza troppo morbida, precedente pericoloso.
 
Sbaglio, o oggi giovedì la fin non ha ancora pubblicato le decisioni del giudice sportivo? A dire la verità nemmeno della A2.
Vigile
 
Ma quelli che nel comunicato si riempiono le bocca di parole come "lealtà e sportività" e addirittura nei loro profili Facebook accusano avversari di giocare solo per soldi (a pallanuoto in serie b?! Sul serio?!), sono gli stessi che lasciano regalini in cambio di punti? A buon intenditor...
Marina Militare
 
Io farei un applauso al Presidente della R.N.Frosinone che per ironia della sorte è campano e napoletano verace, per l'esposizione degli avvenimenti e per i provvedimenti che vorrà intraprendere. Non esistono campanilismi... esite solo la sportività e l'educazione delle persone, il resto deve essere sempre isolato e punito.
cimillo 1964
 
Ancora????????? devono sparire dalla geografia pallanuotistica... Punto.
Ilario Ianiri
 
Credo che il comunicato stampa sia un arrampicarsi sui vetri il video è chiarissimo e attaccare il commentatore è veramente ingiusto addirittura sul gol del 7 a 6 del Frosinone fa i complimenti in maniera molto sportiva al giocatore numero 10 per la realizzazione. Sarebbe stato molto più elegante da parte della società chiedere scusa per l'accaduto e condannare gli autori di questa rissa da far west rimarcare poi cose degli anni passati addirittura di 4 anni fa di partite dove il Frosinone non c'entra niente ma solo per discreditare un'altra società è veramente di una bassezza imbarazzante. Il 1 Febbraio ho assistito al derby di A1 tra Roma e Lazio partita tiratissima la piscina piena di gente finita con un gol di differenza ma al fischio finale tutto tranquillo sia tra giocatori che pubblico come dovrebbe essere il degno finale di una partita....
giulio
 
Leggo dei commenti, ma non vedo repliche ufficiali a quelle del Frosinone. Ho la sensazione che le cose siano andate proprio come le hanno raccontate.
13 R
 
Che brutto Comunicato.. sa tanto di bimbo infantile che dice alla mamma “ma ha cominciato lui”... le scene del video sono chiarissime, dire che la realtà è distorta dalle parole del telecronista (che il comunicato più volte denigra .. danno e beffa per questo povero uomo) è un’offesa all’intelligenza di chi ha visto il video. Gli atleti del Frosinone se pur non distinguibili chiaramente è evidente che siano TUTTI o quasi coinvolti .. attenzione .. così come alcuni del San Mauro.. la punizione (in termini di giustizia sportiva si intende..) deve essere esemplare perché scene del genere non fanno altro che affossare ancor di più uno sport già “con l’acqua alla gola”
Tifoso
 
Squalificare il campo per il resto del campionato, oltre a multa salata alla società di casa e pesanti sanzioni ai giocatori.
Giovanni
 
Scene terribili se ne sono viste come queste anche negli spogliatoi come illo tempore, pagarono in maniera salata in tribunale, ora non è un caso analogo ma credo che una buona dose d cultura sportiva serva a tutti da arbitri, genitori,atleti, spettatori e dirigenti. In questo il rugby anglosassone e' maestro.
De Sanzuane Francesco
 
In passato per molto meno e senza video ad atleti sono state dare squalifiche molto salate, i colpevoli a prescindere dalla squadra di appartenenza vanno condannati, non significa fare i perbenisti mas con i video la giustizia ha materiale per decidere.
Sas 80
 
Il comunicato che ha emesso il frosinone : andate nella casa del signore a purficarvi anima e coscenza e x quello che si vede nel video avete anche pecccato dire che un esultanza di un gol nel ultimi secondi,scateni tutto cio sotto ce del marcio? x come la volete raccontare,spero che la fin valuti bene.In sintesi volete far credere che la san mauro e l' assasino , e voi foste innocenti il video e chiaro se fossi in voi mi vergognerei non ce niente di credibille nel comunicato.Fin dare giustizia x tutti I casi simili e non far precedenti.
marco
 
Cioè si vogliono anche giustificare?
Ilario Ianiri
 
Punizioni esemplari, anche esagerate, se non vogliamo che il nostro splendido sport diventi come il calcio.
Nick
 
Ci vuole una punizione esemplare per i colpevoli di questa brutta pagina di sport (?). L'unico modo possibile credo sia quello di togliere punti in classifica.
Luigi Galardi
 
In un passato....remoto..so fa per dire, per molto meno atleti tecnici e dirigenti hanno subito squalifiche e radiazioni. Finiti nell'oblio, marcati a vita. Oggi si assiste a scene da Daspo immediato. Attendiamo le decisioni del GUG ed il referto arbitrale le immagini sono chiare ed inequivocabili.
Caimano 19
 
Frosinone immediatamente fuori dal campionato! Tolleranza zero!
Biancorosso
 
Certe persone andrebbero allontanate delle piscine. Le società in Primis, specialmente in Campionati Nazionali, con ambizioni di salto di categoria, dovrebbero controllare i comportamenti dei loro tifosi ed intervenire quando necessario. Attendiamo le decisioni che verranno prese in merito sperando che non piovano squalifiche ai giocatori di entrambe le squadre, piuttosto punti di penalizzazione per le squadre che si rendono protagoniste in toto di atti del genere sia in vasca che sugli spalti. Tutto ciò andrebbe a falsare il campionato stesso.
Emanuele

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