PRO RECCO-CN POSILLIPO 19-3(Parziali: 4-0; 7-3; 5-0; 3-0 )
PRO RECCO: Del Lungo, Di Fulvio 1, Zalanki, Cannella 1, Younger 1, Fondelli 5, Presciutti 1, Echenique 1, Condemi 2, Kakaris 2, Iocchi Gratta, Hallock 3, Negri, Rossi 2. All. Sukno
CN POSILLIPO: Izzo, Somma, Angelone, Rocchino, Mattiello 1, Aiello, Tubic, Cuccovillo 1, Briganti, Radojevic 1, Picca, Saccoia, Spinelli, Serino. All. Porzio
Arbitri: Schiavo e Grillo
Note: Spettatori 300 circa. Superiorità numeriche: Pro Recco 4/6 + 1 rigore, Posillipo 0/5 + 1 rigore. Nessuno uscito per limite di falli.
Partire subito forte per cercare di vincere con il maggior scarto possibile ed entrare nel migliore dei modi nel torneo. Nell’incontro di apertura dei quarti di finale della Final Eight di Coppa Italia la Pro Recco, detentrice del titolo, affronta ad Albaro il Circolo Nautico Posillipo; per l’occasione Sandro Sukno rinuncia ancora ad Ivovic e lascia in tribuna Aicardi optando per il tandem Hallock-Kakaris ai due metri. Rispetta appieno il pronostico della vigilia la formazione ligure che domina il confronto fin dalle prime battute, chiude i conti in poco meno di dieci minuti, s’impone con il punteggio di 19-3 e guadagna l’accesso alla semifinale di domani contro la vincente della sfida BPER Rari Nantes Savona-Check-Up Rari Nantes Salerno. I liguri mantengono fede alle parole del loro allenatore nell’immediata vigilia, partono forte, pressano gli avversari a tutta vasca e scardinano, con pazienza, la zona molto chiusa al centro dei partenopei. Per qualsiasi avversario provare ad arginare lo strapotere del club presieduto da Maurizio Felugo diventa sempre più impresa impossibile perché anche la più efficace tattica difensiva si dimostra una coperta corta: limitare la coppia di centroboa più forte del mondo lascia spazio ad una batteria di tiratori letteralmente stratosferica e ad assumersi l’onere di indirizzare l’andamento dell’incontro è uno scatenato Andrea Fondelli, alla fine top scorer del match con cinque reti. Una volta rotto l’equilibrio il sette in calottina bianca si distende, tiene alta l’intensità difensiva, serve con efficacia i centri ai due metri e sfrutta con puntualità l’arma delle ripartenze. Emblematica la fatica dei rossoverdi che riescono a trovare la via della rete con due perle individuali ed un tiro da rigore mentre è enorme la difficoltà nel riuscire a superare una difesa recchelina che spinge i due centri rivali ampiamente oltre i due metri difensivi negando sistematicamente la profondità. La differenza di valori era certamente abissale prima di scendere in acqua ma la sensazione è quella che Di Fulvio e compagni abbiano tutta l’intenzione di rimarcare, ancora una volta, la loro superiorità e chi avrà voglia di provare a frenarne la corsa potrà riuscirsi solo sfoderando una partita perfetta sui due versanti della vasca.
Credit: Enrico Casiraghi
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