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La Lazio (per il momento) conferma la rinuncia al'A1

  Pubblicato il 05 Set 2120  02:08
NOTA DELLA REDAZIONE: Il Consiglio della Lazio, riunitosi ieri, per il momento ha confermato la decisione di rinunciare al campionato in attesa eventualmente di sviluppi favorevoli legati a sponsor o altri situazioni che possano garantire al sodalizio biancoceleste le risorse per poter disputare la massima serie.
 
IL COMUNICATO DI MERCOLEDI' SCORSO' DELLA LAZIO
Oggi una delle più brutte giornate dei  120 anni di vita della Lazio Nuoto, ricca di traguardi sportivi e sociali di grande rilevanza che hanno segnato parte della Storia della Capitale.
Un patrimonio che questa amministrazione ha voluto colpire senza pietà, fino all’ultimo, con un atteggiamento inaudito per uno stato Democratico, sfrattando la Società Biancoceleste dall’impianto sportivo della Garbatella, gestito da 34 anni. E’ accaduto al termine di una lunga giornata grazie all’intervento di un massiccio dispiegamento delle forze dell’ordine, come si vede solo in occasione di operazioni contro la criminalità, deciso ad intervenire su ordine politico, malgrado la sentenza del TAR di giugno abbia disposto chiaramente tutt’altro.  A nulla sono servite le rimostranze, l’attaccamento dei dipendenti dell’impianto, usciti in lacrime, e il diritto.
Basta andare a leggere le motivazioni dei Giudici, pubblicate per trasparenza sul nostro sito, per rendersi conto di quanto grave sia la vicenda. Queste sono alcune delle parole con cui i Magistrati hanno espresso inequivocabilmente  la volontà di escludere dalla Gara quella società che invece i Cinque Stelle, con l’intervento della forza pubblica, vogliono imporre nella gestione dell’impianto della Garbatella:

“…La stazione appaltante (Roma Capitale) era vincolata all’accertamento dei requisiti di partecipazione da essa stessa posti nelle regole del bando; regole che andavano interpretate letteralmente e applicate rigorosamente al fine del rispetto dei principi di par condicio, di trasparenza e di massima partecipazione alla gara…”.

“…dall’erronea applicazione di tali regole è scaturita l’ammissione alla gara della S.S.D. Maximo a r.l. che, invece, non poteva parteciparvi, non avendo i requisiti speciali di partecipazione richiesti dal bando a pena di esclusione…. “
 
“…Ciò dimostra perplessità nell’intera azione amministrativa… annullata l’aggiudicazione della gara disposta in favore della S.S.D. Maximo a r.l. poiché viziata da eccesso di potere per carenza di istruttoria e di motivazione in relazione alla presupposta valutazione positiva dei requisiti di partecipazione….”
 
“Riteniamo di essere stati soggetti ad un'operazione inaudita - spiega Massimo Moroli, Presidente della Lazio Nuoto - malgrado ci sia una sentenza chiaramente a nostro favore  e malgrado ci siano circa 80 impianti comunali la cui concessione è scaduta da 2 a 10 anni in anticipo rispetto alla scadenza della Lazio. Il Comune,  con il suo  atteggiamento, sta dimostrando una inimicizia ed ostilità nei confronti della Società Biancoceleste  che si è palesata in modo sempre più evidente in questa allucinante vicenda e questo ultimo deprecabile atto porta inevitabilmente a ritirare la Lazio Nuoto dal Campionato di Serie A1 maschile di Pallanuoto. Eppure noi siamo un Sodalizio che lavora da 120 anni con grande successo;  siamo state una delle prime Società a portare lo Sport in Italia con un Palmares caratterizzato da centinaia di Titoli Nazionali  fra assoluti e giovanili, Campioni Olimpici, Mondiali ed Europei, tutte le onorificenze del CONI, una Società che milita in Serie A1, un Team  Paralimpico tra i più forti in Italia. Dovremmo essere trattati come un patrimonio di Roma e non sfrattati in questo modo a fronte oltretutto di una sentenza che,  come tutti possono andare a verificare nel nostro sito, è chiaramente a favore della Lazio. Oltretutto nel territorio Tutti vogliono che noi restiamo nessuno vuole questo assurdo sfratto. Noi faremo di tutto sul piano legale per opporci a questo inaudito atteggiamento che discrimina il merito e offende la legalità”.
 
Queste invece le parole del legale biancoceleste Francesco Colosimo: “A seguito del rifiuto della consegna delle chiavi ci hanno notificato un avvio di procedimento  forzoso che hanno voluto iniziare e finire oggi a tutti i costi. Non ci hanno dato prova di notifica dell'avvio di questo sgombero forzoso, abbiamo dato disponibilità a poter lasciare l'impianto nell'ipotesi in cui un Tribunale Amministrativo ci dica che la determina di sfratto del 10 agosto sia legittima. Questa azione noi la riteniamo assolutamente illegittima è forzata come riteniamo assolutamente forzate le tempistiche con cui Roma Capitale sta operando, dando esecuzione ad una determina del 10 agosto il 2 settembre, non consentendone, in questo modo, alla Lazio Nuoto di poter ricorrere nei termini previsti dalla legge al TAR  per poter ottenere una sospensione del provvedimento.
Peraltro c'è un giudizio di ottemperanza che si concluderà probabilmente il 16 dicembre. Questa assurda controversa vicenda  denota da parte del Comune di Roma una inconcepibile fretta nella ripresa  dell'impianto, in riferimento al quale lo stesso comune di Roma ha chiesto delle delucidazioni al TAR in merito alla sentenza che noi riteniamo sia stata interpretata in modo assolutamente illegittimo da parte di Roma Capitale, visto che nelle  relative motivazioni i giudici hanno scritto che la Maximo era una Società che non poteva partecipare alla gara”.
 
 
I VOSTRI COMMENTI
 
Manlio forse si riferisce a qualche topolino della fogna comunale, uno dei tanti che prospera ? Uno di quelli che ha abbandonato la politica del piano piano con calma perché prima di rifare le strade che rispecchiano la fogna che manovra ci serve ancora un mandato e che invece con solerzia ha voluto mettere le cose in chiaro con la piscina della Garbatella ? Uno di quelli che 17 bus hanno preso fuoco e stanno capendo perché sempre piano piano con calma ? O quelli che hanno assunto altri 5-600 vigili urbani ma in città non si vedono ? Però allo sgombro sono stati chiamati in forze visto la situazione di urgenza e pericolo che si stava paventando... Io non sono a favore della Lazio sia ben chiaro, ma la gestione di questa situazione è stata indecente. Per le 12 squadre che "possono veramente permetterselo" mi pare una affermazione un po' eccessiva... come dire - te sei allargato !
Buonasera
 
Certo che perdere una società con 120 anni di storia fa riflettere. La FIN non fa nulla e sembra che non abbia interesse a risolvere il problema. Ma le regole devono essere rispettate. Ripartenza solo dalla Promozione. Viceversa si darebbe a ogni società di scegliere la categoria da dove ripartire.
Michele
 
Tranquilli..la Lazio farà il campionato, solo un pianto
Claudio
 
Qualche “topolino” lo aveva già detto mesi addietro che la Lazio fosse in difficoltà e che c’erano dubbi sulla partecipazione al campionato di A1. Adesso invece è colpa della raggi??ahahahaha. Fate l’A1 a 12 squadre, meglio! Almeno sono tutte società che possono veramente permetterselo
Manlio
 
Ma nessuno parla del canone che per 34 anni la Lazio ha dovuto pagare al comune? Il costo mensile Per la gestione di una piscina a Roma gira intorno ai 15.000€ mensili La Lazio aveva un canone che neanche si sognano tutti gli altri gestori Vogliamo affrontare anche il tema stipendi ai giocatori di serie A della Lazio ? I quali hanno mesi in arretrato da incassare e non vedranno mai? Oppure l’uso di piscine importanti federali dove sempre la stessa Lazio paga quando e come pare, oltretutto sempre a prezzi di favore? Oppure vogliamo parlare Di una società che non fa marketing di nessun tipo? Bah...
Vittorio
 
Per dare un giudizio più equo sulla questione sarebbe utile sapere se la piscina è stata gestita per 34 anni sulla base della vittoria di una gara di appalto o grazie ad una concessione per meriti sportivi? In ogni caso quanto era la durata prevista e quante volte e su quali presupposti tale "diritto" è stato prorogato per 34 anni dal Comune di Roma?
Ezio
 
Più dell'eventuale ritiro, mi preoccupa il fatto che se la sentenza di un tribunale può essere sovrasta dalla "qualunque" non è la pallanuoto alla deriva ma il paese.
13 R
 
e ora?? campionato senza retrocessioni??? con due promozioni per riportarlo a 14, ma cosa è? così adesso chi ha deciso comunque di fare l' A1 anche con una squadra piena di giovani sperando in chissà cosa ha trovato la soluzione e poi magari dopo ti dicono "hai visto ci siamo salvati". Per dare competizione al campionato sarebbe meglio due retrocessioni comunque e 4 promozioni altrimenti che spettacoli vedremo?
Furio
 
Quindi campionato a 12 squadre senza retrocessione? Cambieranno logicamente i gironi di coppa Italia. Che confusione, ben al di là del Covid.
Luigi Oliva
 
Il caso della Sport Management che il 23 agosto ha rinunziato alla A1 ha creato questo secondo caso importante. Ora la Fin deve applicare i regolamenti, partendo dalla Promozione entrambe, altrimenti è caos totale, farsa continua
Enrico
 
Uno sport alla deriva. Che tristezza vedere certe cose
BR
 
Non ritireranno mai la squadra dal campionato. È solo un bluff...tempo al tempo
Aldo
 
Roba da matti... allucinante
Perplesso
 

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