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La finale scudetto è Plebiscito-Imperia (tabellini e commenti)

  Pubblicato il 07 Mag 2015  07:37
LA FOTOGALLERY DI BOGLIASCO-PLEBISCITO
 
Finale scudetto
Si gioca al meglio delle cinque partite. Ecco le gare:
Gara 1 :PLEBISCITO-IMPERIA giovedì 14 maggio
Gara 2: IMPERIA-PLEBISCITO domenica 17 maggio
Gara 3: IMPERIA-PLEBISCITO lunedì 18 maggio             
Gara 4: PLEBISCITO-IMPERIA sabato 23 maggio (eventuale)
Gara 5: PLEBISCITO-IMPERIA domenica 24 maggio (eventuale) 
 
Finale 3-4 posto
Una sola gara
MESSINA-BOGLIASCO sabato 16 maggio
 
Semifinali - Gara 2
BOGLIASCO-LANTECH PLEBISCITO 8-10 (1-5; 2-1; 3-2; 2-2)
Bogliasco: Falconi, Viacava, Rossi, Dufour 1, Trucco, Millo G. 1, Maggi 4, Rogondino, Boero, Rambaldi 1, Cocchiere, Frassinetti 1, Casareto. All. Sinatra.
Lantech Plebiscito: Teani, Barzon L., Savioli I. 1, Gottardo, Savioli M. 1, Queirolo 2, Millo A. 1, Dario 2, Rocco 2, Bosello, Nencha, Lascialandà 1, Krasti. All. Posterivo S.
Arbitri: Collantoni e Taccini
Superiorità numeriche: Bogliasco 4/7 + un rigore, Plebiscito 2/6.
Note: uscite per limite di falli Queirolo (P) e Rambaldi (B) nel quarto tempo.
Situazione gare: 2-0 Plebiscito (Plebiscito in finale)
 
IL COMUNICATO DEL LANTECH PLEBISCITO
Stefano Posterivo: "Più che della partita voglio parlare di un gruppo di cui sono orgoglioso, che da due anni arriva in fondo in ogni manifestazione. Un gruppo che lavora duramente per raggiungere i massimi obiettivi. Dopo gara tre scudetto, l'anno scorso avevo detto che questa squadra sarebbe tornata a giocarsi altre finali. Così è stato. Siamo molto soddisfatti di questo ma adesso arriva il bello".
Filippo Barzon: "E' una grande soddisfazione per tutta la società, per il nostro presidente, per i nostri sponsor e i nostri tifosi che stanno sostenendo ogni giorno queste ragazze. Siamo in finale per il secondo anno consecutivo dopo una stagione davvero positiva, ma ora arriva il momento più importante e vogliamo divertirci. Grazie a tutti i nostri sostenitori, li aspettiamo  giovedì sera in piscina per gara 1 della finale scudetto. Non deve mancare nessuno".
 
IL COMUNICATO DEL BOGLIASCO
Rarirosa alla Vassallo per gara 2 della semifinale. Arriva il Padova, bisogna ribaltare il risultato dell’andata per giocare gara 3. Intanto c’è già la prima finalista scudetto è l’Imperia. Piscina piena ma il sentimento si divide tra Bogliasco e Savona dove la Rariazzurra gioca gara 3 per disputare la finale 5°-6°. Si ritrovano le sorelle Millo, Giulia e Alessia.
Partite. Palla al Bogliasco. Il primo tentativo di Alessia Millo trova Falconi, il secondo entra, da tre 0-1. Pochi secondi dopo il raddoppio di Savioli, la difesa delle padrone di casa è da registrare 0-2. Arriva la tripletta: Rocco in superiorità 0-3. Risponde Maggi a uomo in più, schema perfetto: Millo da uno serve Maggi sul palo 1-3. Ancora Padova: prima con Rocco, ancora una disattenzione difensiva, poi Lascialandà 1-5.
Secondo tempo. Palla al Bogliasco. Rigore conquistato da Frassinetti, Dufour trasforma 2-5. Ma il Padova non molla, ancora Alessia Millo, sotto le braccia di Falconi 2-6. Controfuga del Padova, esce l’estremo difensore della Rarirosa ed intercetta. Chiude un gran gol di Frassinetti da posizione cinque 3-6.
Cambio campo. Palla al Bogliasco. Maggi per il 4-6. La Rarirosa si avvicina ma arriva la doppietta di Queirolo, due tiri imparabili che fanno male 4-8. Ancora Maggi, bomber della serata 5-8. Chiude Giulia Millo con un gol di rapina: Rarirosa in superiorità, la parata di Teani e sulla respinta  il 6-8.
Ultimo tempo. Dario in apertura di frazione 6-9. Poi l’espulsione definitiva di Queirolo per tre falli, il cartellino giallo al tecnico del Padova e quello rosso al dirigente accompagnatore. Rambaldi in superiorità 7-9 che poi viene espulsa definitivamente anche lei per raggiunto numero di falli. C’è ancora tempo per le reti di Savioli in doppia superiorità e di Maggi in superiorità 8-10.
Per questa sera finisce così, con la piscina Gianni Vassallo in piedi ad applaudire la Rarirosa. Appuntamento il 16 maggio a Messina, gara secca,  per giocarsi un posto in Europa.
Mario Sinatra allenatore Rari Nantes Bogliasco:-“Per un tempo e mezzo non siamo scese in acqua, non abbiamo fatto niente di quello che avevamo detto di fare. Forse la tensione, non lo so. Quindi male all’inizio e loro squadra esperta se ne sono andate. Poi ci siamo messe a giocare, alla pari, in tutto e per tutto, loro forse si sono rilassate ma noi abbiamo giocato bene. Di fronte una squadra costruita per vincere lo scudetto, giocatrici con esperienza, per noi è stata la prima volta ed il prossimo anno non possiamo più dirlo. Tornando alla partita dico che c’erano due rigori netti su Frassinetti e se fossero stati fischiati non so come sarebbe finita la partita. Ma non sono io a dover giudicare l’arbitraggio, non mi interessa. Questo deve essere un punto di partenza per andare avanti, non un punto di arrivo. Ora dobbiamo andare in Sicilia e battere il Messina”.
Stefano Posterivo allenatore Lantech Plebiscito Padova:-“ Grande soddisfazione, lo avevo detto immediatamente dopo la sconfitta dello scorso anno che saremmo tornati a giocare una finale scudetto. Ci siamo riusciti, sono molto contento. Questo è un gruppo che è arrivato alla fase finale in tutte le competizioni e abbiamo già sollevato un Trofeo quello della Coppa Italia, arriviamo in fondo a tutte le competizioni e sono molto soddisfatto di queste ragazze . Non  mi è piaciuta questa partita, devo dire la verità, non riesco a decifrare il metro arbitrale, a volte si avverte la sensazione che bisogna difendersi da soli ma il rischio è di farsi male. Noi dovevamo vincere, magari più capaci a controllare quel buon inizio”.  
Giovanna Rosi
 
DESPAR MESSINA-MEDITERRANEA IMPERIA 7-8 (1-1; 2-3; 2-0; 2-4)
Depar Messina: Sparano, Apilongo, Gitto, Starace, Morvillo, Radicchi 1, Garibotti 4 (1 rig.), Sevenich 2, Maiolino, Aiello R., Avola, Bosurgi, Laganà. All. Mirarchi.
Mediterranea Imperia: Gorlero, Ralat 2, Borriello, Cuzzupè, Stieber, Casanova 1, Pomeri 2, Motta, Emmolo 3 (1 rig.), Bencardino, Drocco, Amoretti, Solaini. All. Capanna.
Arbitri: Petronili e Severo.
Superiorità numeriche: Messina 1/6 +1 rigore, Imperia 2/4 + 1 rigore.
Note: in tribuna il CT del Setterosa Fabio Conti. Uscita per limite di falli Radicchi (M).
Situazione: 2-0 Imperia (Imperia in finale
MESSINA - La Mediteranea Imperia campione d'Italia è nuovamente in finale. Vittoria-bis contro il Messina e semifinale archiviata in due sole gare. Ma alla "Cappuccini", come nelle previsioni, è stato tutt'altro che facile ottenere il successo per la squadra di Capanna. Grande equilibrio in acqua e match deciso da un episodio, il gol-partita di Giulia Emmolo realizzato a poco più di un minuto dal termine con un tiro da lunga distanza.
Decisiva è stata, tuttavia, anche la maggiore abitudine dell'Imperia a giocare questo tipo di partite. Una maggiore esperienza che le giallorosse hanno fatto valere proprio quando sembrava che la squadra di Mirarchi avesse messo il match nella giusta direzione (6-4) con il quarto gol personale di Arianna Garibotti (di gran lunga la migliore in acqua tra le padrone di casa) ad inizio quarta frazione. Ma procediamo con ordine.
Primo tempo bruttino, squadre contratte e poche conclusioni da una parte e dall'altra. Apre le marcature Pomeri con una deviazione vincente in superiorità, ben servita da Ralat. Risponde Sevenich con l'uomo in più. L'olandese ha onorato una delle ultime partite con la calottina del Messina (nella prossima stagione giocherà in Olanda, è l'anno olimpico) con una prestazione sicuramente positiva. E' lei a conquistare il rigore che permette alla Despar di passare in vantaggio (2-1) all'inizio di un secondo tempo decisamente più vivace rispetto al primo. Ripetuti i capovolgimenti di fronte e anche di punteggio.
L'Imperia perviene al pareggio con un gran gol di Emmolo, che poi riporta avanti la Mediterranea trasformando un rigore conquistato da Casanova. Pochi secondi prima Aiello si era mangiata un gol sola davanti a Gorlero.
Casanova è un problema per la squadra di Mirarchi in questa fase del match. Il centro imperiese prima conquista la superiorità del possibile +2 (non sfruttata dalle liguri), poi riporta avanti la squadra di Capanna (3-4) con una beduina dopo la prima (splendida) rete su azione di Garibotti. Con questo punteggio le due squadre vanno all'intervallo più lungo.
Nella terza frazione si vede in acqua il miglior Messina. In difesa regge benissimo l'urto delle campionesse d'Italia, in attacco continua a colpire con il tandem Garibotti-Sevenich. Arriva dunque il nuovo sorpasso delle padrone di casa (5-4), che in apertura di quarto tempo staccano le liguri ancora con una conclusione vincente di Garibotti. Ma proprio quando sembrava che la Despar potesse avere in pugno la gara, ecco che riemerge l'Imperia. Tre reti consecutive (due dell'ottima Ralat, l'altra di Pomeri) cambiano nuovamente volto a una gara dall'andamento singolare: 6-7. Ovviamente Messina non ci sta: Radicchi, prima di uscire per limite di falli, si incarica di riportare l'incontro in equilibrio (7-7).
Per quello che si è visto oggi in acqua il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Ma i tiri di rigore non arriveranno: con il già descritto gol di Emmolo l'Imperia conquista la finale scudetto sventando, tutta arroccata davanti a Gorlero, l'ultimissima occasione della squadra di Mirarchi in superiorità.
 
IL COMUNICATO DELLA DESPAR MESSINA
Per portare le campionesse d’Italia in carica alla “bella”, alla Waterpolo Despar Messina servivano cuore, testa, gambe e fortuna. Proprio l’ultima componente, oggi assente ingiustificata, ha tradito, sul più bello, la squadra di Maurizio Mirarchi. Mai un episodio favorevole durante l’arco del match, al contrario delle liguri, protagoniste di salvataggi miracolosi, con Gorlero “protetta”, a più riprese, da pali e traverse. La fotografia del match è, poi, condensata, nella rete dell’ 8-7 per le liguri. Un lob senza pretese, quello di Emmolo, probabilmente partito, ma non per Alessandro Severo, dopo il suono della sirena dei 30 secondi e finito, beffardamente,  alle spalle di Sparano. C’è da aggiungere che la Waterpolo Despar Messina non è stata capace di chiudere il match a proprio favore, a cavallo tra il terzo e il quarto tempo, nel suo momento migliore e cioè dopo aver segnato tre gol consecutivi. Il vantaggio di due reti è stato, indubbiamente,  mal gestito contro un avversario apparso stanco ma che con esperienza, cinismo e sorte ha sfruttato quello che c’era da sfruttare. Imperia, dopo la vittoria per 8-6 di sabato scorso,  chiude la serie 2-0 e vola ancora in finale mentre le peloritane giocheranno, il prossimo 16 maggio, la gara secca che assegnerà il terzo posto.
CRONACA- Partita tattica e combattuta, giocata sotto un sole cocente davanti al Ct Fabio Conti e al sindaco di Messina, Renato Accorinti, per la prima volta alla piscina Cappuccini a sostenere la squadra peloritana. Le difese hanno la meglio sui rispettivi attacchi. A rompere il fronte è Pomeri in superiorità mentre tocca a Sevenich, sempre su azione con l’uomo in più, a riportare il match in equilibrio. Nel secondo parziale Garibotti tenta lo “strappo” su rigore, conquistato dall’olandese, ma la doppietta di Emmolo, il secondo gol dai cinque metri, riporta avanti Imperia, ripreso dalla solita Garibotti, oggi incontenibile. Chiude i conti Casanova, impiegata con contagocce dal tecnico Capanna e a mal partito, e in buona compagnia, nella fornace dei Cappuccini. L’equilibrio della partita sembra rotto dopo l’intervallo lungo. Imperia accusa la fatica e con un paio di giocatrici gravate da due falli. Garibotti pareggia e Sevenich segna il gol del nuovo vantaggio peloritano. L’inerzia della partita è adesso messinese. Tant’è che all’inizio del quarto parziale, la splendida Garibotti buca per la quarta volta Gorlero, salvata, per tutta la partita, da pali, traverse e salvataggi alquanto fortunosi. Imperia ringrazia la buona sorte e approfitta di un incomprensibile calo delle padrone di casa che, colpevolmente, si lasciano beffare da Ralat e Pomeri che pescano gli angoli giusti. Sul 6-6 è ancora la giocatrice di origini caraibiche a trovare un gol fortunoso con il pallone che, prima di finire in porta, rimbalza sulla testa di Sparano, altro segnale inequivocabile della giornata storta. Radicchi, prima dell’espulsione definitiva, ridà speranze alla Waterpolo Despar Messina.
Il finale è pirotecnico. Imperia non sfrutta a dovere l’ultima azione della partita ma Emmolo trova il tempo, dal centro della piscina, in posizione defilata, di una preghiera. Richiesta esaudita. Il suo pallonetto maligno allo scadere, ma anche oltre, dei 30 secondi muore nell’angolo destro di un’esterrefatta Sparano. E’ il gol vittoria delle liguri. Inutili le proteste di panchina e pubblico  verso Severo che convalida, convinto di aver udito la sirena dopo il tiro. I dubbi, rivedendo il replay, restano e macchiano la vittoria di Imperia. La Waterpolo Despar Messina fallisce l’ultima azione in superiorità, con il pallone che improvvisamente diventa pesantissimo, e dice, non addio, ma arrivederci al sogno scudetto. Perché la società del presidente Felice Genovese ci riproverà la prossima stagione, rinforzando ulteriormente la rosa.
COMMENTI - Il tecnico della Waterpolo Despar Messina fa i complimenti alle avversarie: “La partita non è stata fortunata, nel computo della doppia sfida l’Imperia ha, però, meritato. Il rammarico rimane perché potevamo andare alla “bella” ma, evidentemente, questa stagione doveva andare in archivio così, con una serie di occasioni non sfruttate.  Il gap con le prime è limato ma non basta. Forse ci manca ancora qualcosa. Adesso abbiamo l’ultimo impegno che vogliamo e dobbiamo onorare”.
Antonio Sangiorgi
 
IL COMUNICATO DELLA MEDITERRANEA IMPERIA
La Mediterranea Imperia conquista per il secondo anno consecutivo la Finale Scudetto. Decisiva la vittoria in rimonta, con rete di Emmolo a 30 secondi dal termine, a Messina che consente alle imperiesi di chiudere la serie sul 2-0. La Mediterranea incontrerà ancora il Plebiscito Padova vincitore della semifinale contro la Rari Nantes Bogliasco.
Il commento di Marco Capanna, tecnico della Mediterranea Imperia: "Sono molto fiero di queste ragazze, la Coppa Len è stata la ciliegina ma la torta è sicuramente lo scudetto. Essere approdate in finale, avere conquistato la qualificazione alle coppe per il quinto anno consecutivo su sette nella massima serie da senso di continuità. Oggi la partita me l'aspettavo dura, per il Messina che ha qualità, esperienza e tante giocatrici abituate al massimo livello. Dal mio punto di vista però la partita non è stata bella, molto equilibrata, poteva vincere chiunque o esserci un pareggio, credo però che dal punto di vista emotivo abbiamo dimostrato di avere qualcosa in più. In Gara 1 però mi era piaciuta molto l'intensità del gioco, oggi potevamo faticare tatticamente magari di più invece no, abbiamo anche sfruttato al meglio le poche superiorità e fatto molto bene in inferiorità (2 su 11 a imperia e 1 su 6 a messina ). Dal punto di vista però dell'intraprendenza, intensità, ritmo, circolazione della palla abbiamo fatto male. Già dal primo tempo fiacche e affaticate ma diciamo che sicuramente hanno influito i 37 gradi e la vasca scoperta con sole e luce alla quale non siamo chiaramente abituati, "fatti oggettivi non lana caprina". Per il resto qualche giocata ordinata e qualche colpo individuale importante come la doppietta di Ralat , i 3 gol del capitano Emmolo decisivi, la grande rete della Pomeri lasciata sola per scelta tattica dal Messina, una grande rovesciata di Casanova e soprattutto tanto tanto sacrificio difensivo. Buono l'arbitraggio per tutta la gara, sull'ultimo minuto ho qualche dubbio ma mi è stata data spiegazione e mi fa piacere che esista questo tipo di dialogo. Affrontiamo il lungo ritorno sapendo che sarà una bella settimana di preparazione in vista della Finale Scudetto. Faccio i complimenti e un in bocca al lupo al Messina, società ambiziosa, e alle sue ragazze per la finale terzo posto che vorrebbe dire Europa".
Andrea Somà

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