Italia-Montenegro: la Top 5 di Francesco Postiglione
Pubblicato il 13 Gen 2124 10:08
Il Settebello dimostra con la partita di ieri che la sconfitta con l’Ungheria è stato un passo falso con approccio non ottimale alla gara che è stato prontamente dimenticata. Buon avvio nel quale il Montenegro è rimasto attaccato alla gara grazie alla buona percentuale di realizzazione in superiorità numerica. Dal secondo quarto in poi l’Italia ha imposto il proprio gioco, la propria organizzazione e la propria filosofia fatta di grande difesa e ripartenza pur subendo diverse espulsioni, sia da transizione che dal centro, ma con una difesa così solida il Montenegro non sarebbe mai passato. Ottima prova corale come sempre, anche chi non è andato a tabellino ha partecipato nelle ripartenze, nelle controfughe, negli assist, si è sacrificato coprendo le controfughe ai compagni, recuperando palloni dal perimetro, tutti segnali molto positivi che serviranno tutti nella sfida eterna con la Spagna.
Di Somma
Così come nella sfida con la Grecia è semplicemente devastante. Nuota, difende, tira, segna. E’ senza dubbio l’uomo in più del Settebello e, fortunatamente, in questa gara non c’è il Var a fermarlo.
Del Lungo
Autentico baluardo azzurro che capitola solo ad inizio del match sulla buona percentuale in superiorità numerica montenegrina. Dal secondo tempo in poi infila parate su parate che sgretolano le sicurezze dei balcanici che, timorosi, a stento guardano la porta. Stasera non si passa.
Di Fulvio
Sa di essere tallonato dai difensori avversari ma il capitano oltre ad incidere con una doppietta contribuisce con repentine ripartenze e con diverse stoppate che avviliscono gli attaccanti montenegrini.
Velotto
Giocatore troppo prezioso per il gioco impostato dal Ct. Il “tamponatore” per eccellenza del Settebello; sul perimetro il suo lavoro di gambe fa recuperare secondi e palloni preziosi. Si fa trovare puntuale all’inserimento sul palo in uomo in più (con movimento ad elastico) e dal perimetro non si fa pregare.
Fondelli
Dalle sue mani viene quasi sempre fuori una minaccia quando Daddy è in fase offensiva. Segna due gol in altrettanti tiri, sforna tanti assist al servizio dei suoi compagni. Ormai è un giocatore che ha raggiunto una maturità tecnico-tattica invidiabile.
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