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Siamo ormai in prossimità del traguardo, la stanchezza è grande ma la carica regalata dalle battaglie vinte e la voglia di chiudere il torneo a braccia alzate aiuteranno a recuperare le energie utili ad affrontare l’ultimo ostacolo. Nella finalissima maschile dei campionati mondiali l’Italia, che in semifinale ha piegato   8- 6 la Spagna, affronta all’Aspire Dome di Doha, fischio d’inizio previsto domani alle ore 15:30 con diretta tv su Rai Due, la Croazia che ha regolato ai rigori la Francia grazie alla parata decisiva di Anic. La sfida con gli iberici ha premiato la straordinaria prova collettiva degli azzurri che in difesa hanno, per almeno tre quarti, concesso pochissimo ai campioni d’Europa, la squadra che, molto probabilmente, gioca la miglior pallanuoto e che, quasi sempre, arriva sul podio nei grandi eventi internazionali. Le difficoltà affrontate nel corso del torneo hanno forgiato il gruppo dal punto di vista caratteriale e gli hanno regalato l’energia necessaria a superare le battaglie affrontate. La certezza del pass olimpico ha rasserenato capitan Di Fulvio e compagni che, una volta messo al sicuro il ticket per Parigi, si sono scrollati la tensione dalle spalle ed hanno iniziato il loro torneo ed hanno dato il là ad uno splendido crescendo che sperano di concludere in gloria. Contro la Croazia sarà fondamentale ripetere le prove difensive offerte nelle ultime uscite cercando di controllare al meglio l’insidioso tandem di centroboa Vrlic-Loncar, potrebbe, inoltre, diventare determinante imporre alla contesa ritmi alti per sfiancare gli avversari dal punto di vista natatorio e  sfruttare l’arma delle ripartenze impedendo ad una squadra più “pesante” di potersi esprimere nelle migliori condizioni, a difesa schierata. Quella biancorossa è squadra solida che basa il suo gioco su un’ottima organizzazione difensiva nella quale si esalta spesso l’intramontabile Bijac; in attacco la ricerca della verticalizzazione per andare in profondità e la capacità di sfruttare, con eccellenti percentuali di realizzazione, il fondamentale della superiorità numerica sono le principali armi offensive dei croati. Tucak non dispone, rispetto ad altre squadre di prima fascia, di un roster che annovera al suo interno fuoriclasse in grado di risolvere la partita in qualsiasi momento ma svolge un lavoro eccezionale che mette i suoi nelle condizioni di poter esprimere tutto il proprio potenziale così come testimoniano le due finali raggiunte nel giro di un mese. Alla viglia Gu Baldineti, tecnico del Telimar, presenta così il match.

 

Gu Baldineti
Nella partita di ieri l’Italia ha disputato una grande gara, una prova emozionante nella quale tutti sono stati bravissimi. È una vittoria meritatissima che lascia ben sperare per la finale. Una menzione speciale per Del Lungo perché secondo me è stato eccezionale, in questo momento è il miglior portiere del mondo.  Il bilancio dell’Italia, tra Europei e Mondiali, non può che essere eccellente. Chiaro la finale si gioca contro una squadra forte, compatta ma abbiamo possibilità di vincere.  Contro la Francia la Croazia sembrava poter prendere il largo, si è fatta sempre riprendere, ha due centri molto forti, specialmente Vrlic. I croati cercheranno di addormentare la partita, sono una squadra che sbaglia pochissimo anche in fase di attacco, non buttano via palloni e non esasperano le situazioni, non si espongono alle ripartenze. La chiave sarà contenere i loro centri e riuscire a ripartire in contropiede per riuscire a sparigliare la loro difesa perché da piazzati hanno un’ottima organizzazione con dei buoni marcatori.
 
Credit: Andrea Staccioli, Andrea Masini, Giorgio Scala e Giorgio Perottino DBM