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Il Settebello insegue il riscatto e la zona podio: domani il match dei quarti con il Montenegro

  Pubblicato il 11 Gen 2124  14:29
Il colpo in pieno volto subito dall’Ungheria ha fatto male, la delusione però è stata assorbita e ora è il momento di trasformarla in energia positiva da riversare in acqua nella sfida chiave del torneo. Nell’incontro di chiusura dei quarti di finale dei campionati europei maschili l’Italia, qualificatasi come seconda nel girone B della divisione I, affronta a Zagabria, fischio d’inizio previsto domani alle ore 20:15 con diretta tv su RaiSport + HD, il Montenegro, compagine che nel crossover ha doppiato 10-5 la Germania. Le due contendenti incrociano nuovamente i loro destini dopo la sfida giocata a Cagliari lo scorso 21 dicembre e vinta ai rigori dai padroni di casa che hanno così alzato al cielo la Sardinia Cup. Troppo brutta per essere vera la squadra nettamente battuta dai magiari perché se è vero che mancavano due pezzi da novanta come capitan Di Fulvio e lo squalificato Di Somma, straripante contro la Grecia, lo è ancor di più che un gruppo in grado di potersi giocare la partita per poterla portare a casa si è espresso decisamente al di sotto dei suoi abituali standard di rendimento rendendosi protagonista di una prova offensiva ampiamente insufficiente come ben testimonia la disastrosa percentuale di realizzazione in superiorità numerica. Il Settebello ha però già dimostrato, in tantissime occasioni, di saper reagire nel migliore dei modi alle peggiori sconfitte come il campione che quando cade si rialza più forte di prima. L’approccio al match, la consapevolezza di dover affrontare una battaglia lunga 32 minuti nella quale saranno vietati i cali di concentrazione e la voglia di lottare con il coltello tra i denti su ogni pallone saranno ingredienti fondamentali su cui costruire la prestazione che deve garantire l’ingresso in semifinale con il duplice obiettivo di poter lottare per le medaglie e di continuare la corsa verso il pass olimpico. Dal punto di vista tattico risulterà determinante interpretare una maiuscola fase difensiva contro una rivale ben strutturata che dispone di un’ottima coppia di centri e vanta un perimetro completo che sa essere molto pericoloso da tutte le posizioni. Quello montenegrino è collettivo tradizionalmente ostico ed in forte crescita, un roster di talento che vuole iniziare a raccogliere i frutti del ricambio generazionale avviato da qualche anno. In attacco la rappresentativa tricolore dispone di un vasto repertorio offensivo per mettere in crisi gli avversari: la ripartenza in velocità, l’attacco a difesa schierata, gli schemi da sfruttare nelle situazioni di superiorità numerica e i colpi dei singoli che nelle grandi partite possono risultare decisivi per fare la differenza.  Alla vigilia il tecnico del Telimar Gu Baldineti presenta così il match.
 
Gu Baldineti
Partita vera, difficile, è un dentro-fuori. Quando inizia la fase decisiva tutte le gare sono complicate. Il Montenegro ad oggi ha disputato un ottimo torneo battendo la Croazia, sia pur se ai rigori, e vincendo in maniera netta lo spareggio contro la Germania pur non giocando magari la sua miglior gara. È un’ottima squadra, organizzata, fisica che ha un bravo allenatore, tanti giocatori che hanno giocato nel campionato italiano. Hanno tanti elementi bravi a cominciare da Vidovic, Tesanovic, Lazovic, il mancino Ukropina che non ha giocato in Italia ma è un ottimo pallanuotista. Ci conoscono molto bene e sanno come si devono giocare queste gare importanti, è un giusto mix tra giovani ed esperti. Una partita difficile però prima o poi questi confronti dovevano arrivare e dobbiamo secondo me fare quadrato perché è un incontro che si può vincere, che dobbiamo vincere e che ci proietterebbe tra le prime quattro. Nutro grande fiducia nel gruppo e in Sandro Campagna e penso che alla fine il risultato sarà a nostro favore.
Troviamo un avversario che gioca bene, è organizzato e ci può mettere in difficoltà. L’intensità e la concentrazione viste con Georgia e Grecia mi lasciano ben sperare, la partita con l’Ungheria un po’ meno ma un passo falso ci sta, non bisogna fare drammi e pensare che domani è un dentro-fuori, è quella la cosa più importante.
Credit: Francesco Pasquale Mesiano/DBM
 

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