Il processo alle Olimpiadi con Binchi e Postiglione: i verdetti dei quarti di finale maschili
Pubblicato il 08 Ago 2124 08:23
Archiviamo una giornata dei quarti di finale piena di sorprese. Potremmo definirli come i quarti di finale dei grandi delusi.
La Croazia che gioca una grande partita contro la Spagna porta a casa il passaggio che apre le porte dell’Olimpo. C’è grande agonismo in acqua, la Spagna è bloccata rispetto a quello che ci ha abituato a far vedere e nelle sfide che mettono in palio i piazzamenti importanti si vede la mancanza del giocatore mancino tanto è vero che l’uomo in più lo giocano spesso in 3-3 ma non riescono a far male a questa Croazia che grazie a Bijac che offre una prestazione spaziale, con lui o senza di lui la truppa di Tucak è un’altra squadra, il solito Kharkov, Maro Jokovic ed i suoi giocatori. L’arma in più dei croati è sicuramente il suo portiere.
Il secondo quarto conferma che i serbi non muoiono mai, sono delle bestiacce. Prendono una Grecia che aveva compiuto un percorso pazzesco e arriva in questa partita in cui i serbi la tengono nella morsa del serpente e piano piano la tritano. I greci riescono ad acciuffare il pareggio a sei secondi dal termine poi salgono in cattedra i serbi che non muoiono mai e trovano questo gol di Jaksic. La Serbia quando sente odore di medaglia, quando sente odore di vincere il torneo riesce a dare il meglio mentre sul fronte ellenico qualche giocatore non entra in partita, a partire da Argyropoulos e Genidounias. Il primo è stato comunque autore di un ottimo torneo mentre il secondo ha forse dimenticato di prendere l’aereo da Atene perché un giocatore che serviva tantissimo alla Grecia non ha dato il suo apporto.
Gli americani lottano per quattro tempi, all’inizio prendono un’espulsione per brutalità e gli australiani vanno sul 5-3. Quando gli statunitensi recuperano la parità, gli oceanici non segnano più, devono ringraziare Pavillard, giocatore pazzesco, che trova due missili da fuori però poi ai rigori non c’è niente da fare e la truppa di Udovicic si conquista il pass per la semifinale. Peccato per gli australiani che hanno fatto un percorso bellissimo, però purtroppo una squadra deve vincere.
Il panorama si chiude con il nostro quarto, il quarto della vergogna con un errore pazzesco anche peggiore di quelli di Moreno in Italia-Corea, un errore arbitrale commesso in mondovisione, una cosa brutta da poter anche raccontare qui perde lo sport, perde lo spirito olimpico. Per il resto un’Italia strepitosa a cui il pareggio sta stretto perché poteva vincere nei tempi regolamentari. Gli azzurri operano uno sforzo pazzesco per ritornare in partita dopo i quattro minuti senza Condemi che per noi è un giocatore importante. Peccato, peccato perché non è la giusta conclusione di quello che doveva essere. Un senso di vuoto ci pervade, commenteremo le fasi finali delle Olimpiadi ma non lo faremo con lo stesso spirito.
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